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ID MADE IN ITALY: IDENTITA’, INNOVAZIONE E DIFESA

ROVIGO • Eccellenze del Made in Italy patrimonio culturale, economico e identitario del Paese.

Tra i vari riconoscimenti di merito istituzionale risalta quello di Carlesso Susanna, presidente di “La Casa di Abraham”, persona di spicco del mondo del volontariato della realtà rodigina.

Su iniziativa del sen. Antonio Trevisi, si è tenuto lo scorso mercoledì 30 luglio il congresso “ID Made in Italy : Identità, Innovazione e Difesa” nella splendida cornice dalla Sala Zuccari presso Palazzo Giustiniani del Senato della Repubblica Italiana, cuore storico della storia della nazione dove è stata firmata la Costituzione.

 

L'evento è stato organizzato da IT Difesa, rappresentata dalla dott.ssa Katia La Rosa, in collaborazione con Asso Made in Italy e Verum Partners e Istituzioni, riunendo esponenti del Governo, rappresentanti delle Forze Armate, autorità legislative e protagonisti del sistema produttivo italiano. L’obiettivo dell’evento è affrontare in modo strutturato la sfida della tutela del Made in Italy come bene strategico e patrimonio culturale, industriale e identitario del Paese.

 

Tra i vari riconoscimenti risalta quello di Carlesso Susanna, presidente di “La Casa di Abraham”, persona di spicco del mondo del volontariato della realtà rodigina. Un riconoscimento di rilievo come prima associazione di volontariato premiata come Ambassador Made in Italy di eccellenza nel volontariato. Dimostrando che l’eccellenza passa anche per l’operato che mette al centro l’umano, costituendo parte integrante di crescita e sviluppo in un mondo di rete e collaborazione nel campo in cui spesso le istituzioni mancano o devono ancora imparare a intervenire.

Il volontariato è uno di quelli pilastri su cui si basa parte del nostro patrimonio nazionale e senza il quale la politica e l’economia faticherebbe a proseguire. Esso è essenza stessa della centralità della dignità umana e di impegno etico per un futuro sostenibile. È eccellenza di Made in Italy che tutela e difende ciò che è esso stesso patrimonio storico e culturale in Italia e nel mondo: il benessere della persona. Come suggerisce la figura del “Salvator Mundi”, “La Casa di Abraham” possa diventare mani che lavorano ogni giorno nella crescita e sviluppo dell’umano nel sociale. 

La linea comune dei vari interventi è stata l’orgoglio di esser parte integrante nella eccellenza che costituisce la ricchezza della nostra Nazione. Come descritto dal DDL 497/2023 il Made in Italy “tratta di capacità e competenze specifiche acquisite nel tempo, che fanno sì che l’Italia sia apprezzata nel mondo e che solo se adeguatamente potenziate potranno rappresentare il volano della nostra economia”.

 

L’eccellenza passa proprio per la salvaguardia del proprio prezioso lavoro e, come descritto anche dal sen. Maurizio Gasparri, il Made in Italy non è solo un fattore economico ma una partecipazione del proprio essere parte della crescita dell’identità italiana nella nostra nazione e all’estero. La propria creatività, il proprio pacchetto di conoscenze, l’eccellenza che coltiviamo in ogni nostro campo diventa parte integrante e tassello fondamentale della nostra Storia e va difesa e sostenuta e accompagnata dalle istituzioni. Il nostro patrimonio sono le persone che operano nella crescita culturale, economica, politica e digitale che soprattutto intervengono dove le istituzioni devono ancora imparare a intervenire.

 

L’eccellenza non è solo un concetto, ma si concretizza in ogni progetto che sostiene la nostra storia, la nostra cultura, la nostra economia. Non è un numero, sono persone. Concetto ripreso da più fronti, soprattutto dalla presidente di IT Difesa dott.ssa Katia La Rosa, indicando che il vero PIL, il vero fiore all’occhiello del nostro Bel Paese non sono i profitti o i numeri, ma le persone che credono e sostengono nel loro quotidiano con le proprie attività il valore di eccellenza in ogni sfera della nostra ricchezza tutelando o mantenendo strutture e progetti all’avanguardia.

 

Importante è stato l’intervento dell’avv. Davide Amorosi, vice capo di Gabinetto Vicario MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), con la presentazione di “Le Case del Made in Italy”. Esse sono strumenti e punti di accesso messe a disposizione di imprese e cittadini per avvicinare le istituzioni alle varie esigenze delle realtà locali. Esse costituiscono una rete di accordi tra enti e amministrazioni, in azioni territoriali di promozione e valorizzazione del Made in Italy e supportano imprese nelle analisi del mercato locale. Lo scopo di questa nuova realtà è di mettere a disposizione supporti concreti e progetti per le imprese nel territori. Vogliono collegare e raccogliere istanze, criticità e opportunità di imprese e cittadini locali con le istituzioni, e creare armonizzazione delle politiche e iniziative del MIMIT sul territorio.

 

Non è mancato l’intervento delle forze armate nelle figure del Generale Luigi Vinciguerra, Comando Generale della Guardia di Finanza, e del Colonello Paolo Befera, Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

Il Generale Vinciguerra ha presentato l’importanza della Guardia di Finanza nella tutela del Made in Italy negli ultimi anni, proprio nelle varie operazioni a contrastare la contraffazione, ottenendo importanti risultati. La Linea Diretta Anticontraffazione (LAC) ha gestito numerose richieste di assistenza operando in sinergia con vari reparti specializzati , agenzie delle Dogane e dei Monopoli, con il MIMIT e l’Ufficio Italiano Brevetti. I numerosi interventi hanno coinvolto la collaborazione di marchi, marketplace e social network, rivelando un approccio integrato e multilaterale al problema della contraffazione, sottolineando l’importanza di un approccio coordinato e multilivello per la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e la salvaguardia della salute e sicurezza di consumatori. La Guardia di Finanza con il suo impegno costante svolge un importante ruolo di tutela dell’eccellenza e della qualità che caratterizzano il “Made in Italy”.

Il Colonello Befera ha presentato l’importante ruolo dei carabinieri nella tutela del patrimonio culturale, dalla sua storia alla struttura consolidata nel tempo, alla creazione della banca dati delle opere culturali scomparse del territorio, chiamato “Leonardo”. La versione italiana dei “Monuments men” svolge un ruolo fondamentale sia a livello nazionale che internazionale creando un ponte tra le istituzioni per recuperare il nostro patrimonio artistico rubato, ma anche dei ricettatori conosciuti come “tombaroli”. Il nostro enorme patrimonio culturale ha purtroppo un grande mercato nero di contraffazione che coinvolge maggiormente l’estero. Le inchieste più complesse portano a collaborazioni strette con esperti del Ministero della Cultura e importanti magistrati, svolgendo numerose operazioni di prestigio che portano orgoglio a questo reparto dei Carabinieri.

Tra i vari protagonisti della giornata spiccano anche l’avvocato Simone Facchinetti, incaricato da IT Difesa e Asso Made In Italy per il progetto del passaporto digitale Made in Italy. Ha tenuto una relazione chiave sull’importanza delle certificazioni e del passaporto digitale per le eccellenze italiane. Questo documento di autenticità è uno strumento esclusivo che accompagna ogni prodotto certificato Made in Italy. Contiene informazioni dettagliate sull’origine, i processi produttivi, materiali utilizzati, certificazioni e storie dell’azienda. Si dimostra essere un servizio strategico che offre visibilità, tutela del rischio di contraffazione, accesso ai mercati internazionali e integrazioni con strumenti di marketing, export e comunicazione.

 

Per questo motivo i primi passaporti digitali sono stati conferiti a Levi-Montalcini Foundation, rappresentata dalla dott.ssa Claudia Levi Montalcini, che ha voluto enfatizzare l’aspetto innovativo e memoriale nella costruzione dell’identità italiana e dei progetti in corso e a CRAI Spa rappresentato dal presidente Giangiacomo Ibba, che ha sottolineato la scelta di valorizzare l’enogastronomia dell’eccellenza italiana promuovendo origine, etica e tracciabilità della filiera, con l’obiettivo di generare impatto sociale, economico e culturale nei territori.

Tra i numerosi imprenditori intervenuti rilevante è il dott. Benedetto Roberto Ingoglia, CEO di Energy Italy Group, che ha condiviso esperienze concrete sul valore del passaporto digitale per l’export. Un intervento significativo è stato quello del dott. Stefano Campagna, Presidente della Camera di Commercio negli Emirati Arabi, venuto appositamente per l’evento, il quale ha annunciato una prima importante partnership aprendo nuove prospettive per la collaborazione tra Italia e mercati mediorientali.

 

L’ultimo passaporto digitale è stato consegnato al progetto “Salvator Mundi”, della dott.ssa Katia La Rosa, organizzatrice anche dell’evento. Il progetto “rappresenta un punto di convergenza tra scienza e fede, un luogo in cui l’intelletto e lo spirito si uniscono per scoprire nuovi orizzonti e approfondire il mistero della nostra esistenza”. L’eccellenza italiana non passa dai grandi profitti, ma dall’impegno di costituire una società dai forti valori, mettendo l’essere umano al centro progettando così un futuro di sostenibilità etica, economica, culturale e politica.

Su questo pilastro si è conclusa la giornata con il conferimento del riconoscimento di merito istituzionale, confermando l’impegno collettivo per una diplomazia che tuteli e valorizzi il Made in Italy nel mondo, rappresentando un passo cruciale verso un futuro di eccellenza.

 


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