ADRIA • L'Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Rovigo è stato ospite lunedì 13 ottobre all'inaugurazione del nuovo anno accademico del Corso di Laurea in Infermieristica di Adria dell’Università di Ferrara, dando il benvenuto ai 55 studenti che iniziano il loro percorso universitario.

L'evento ha rappresentato la tangibile testimonianza di una fiducia reciproca tra Università, Azienda Sanitaria, Ordine degli infermieri e la politica locale, rappresentata per l’occasione dal sindaco Massimo Barbujani.
Il presidente dell'OPI di Rovigo, Denis Piombo, dopo avere ringraziato per l’invito i responsabili del Corso di Laurea, Sara Gasparetto e Nicola Murgia, è intervenuto per salutare i futuri colleghi, invitandoli ad abbracciare con orgoglio un percorso universitario di una professione definita “complessa ma straordinariamente nobile e dinamica”. Nel suo discorso, il presidente Piombo ha elaborato una metafora per evidenziare l'importanza centrale del ruolo infermieristico.
"All’interno del sistema salute – ha affermato il rappresentante OPI – l'infermiere è come un numero primo in matematica. I numeri primi sono gli elementi indivisibili che costituiscono l'universo dei numeri. Allo stesso modo, l'infermiere è l'elemento essenziale e insostituibile nel percorso di cura. Ogni progetto terapeutico può essere scomposto in tante parti ma il nucleo centrale, il fattore primario che non può mai mancare e che dà unicità al risultato, siete voi futuri infermieri. L’infermiere non è sostituibile. Mai".
Piombo ha anche evidenziato la responsabilità del professionista nel gestire il tempo, sempre più tiranno, e le tante criticità, data la carenza di risorse umane: "Il paziente arriva spesso nel caos della malattia e della naturale incertezza del dolore. Voi sarete la figura professionale che interpreta la miriade di bisogni clinici ed etici, trasformando quell'incertezza in un percorso di assistenza strutturato, sicuro e professionale. Governare il tempo è una nostra qualità. Non perdete mai di vista l'obiettivo finale ovvero essere cura, nel senso più autentico e profondo del termine. Una parola, l’ascolto, l’attenzione meticolosa di un dettaglio clinico assumono un significato fondamentale per le persone".
Il presidente ha poi ricordato agli studenti che il loro percorso non è finalizzato all'apprendimento di un semplice mestiere, ma all'abbracciare una vera e propria scienza dell'assistenza. "L'infermiere moderno è un professionista sanitario laureato, un pilastro fondamentale del sistema salute, dotato di autonomia decisionale, competenze cliniche avanzate e una profonda comprensione etica, deontologica e relazionale”.
Rivolgendosi ai 55 futuri professionisti, Piombo ha concluso con un forte invito.
"Sarete i protagonisti diretti della cura centrata sulla persona, i professionisti al fianco del paziente 24 ore su 24, portando quel tocco di umanità, quel gesto assistenziale che assume un significato profondo per la persona assistita. Vi invito a vivere questo percorso con curiosità, sapere e orgoglio per essere tra tre anni risorse preziose per il nostro territorio”.