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OTTAVIO MUNERATI COMPIE 150 ANNI E LA SUA LEZIONE RESTA ATTUALE

ROVIGO • All’Istituto tecnico “O.Munerati” di Sant’Apolinnare un convegno celebra l’agronomo polesano che ha trasformato la bieticoltura

A 150 anni dalla nascita dell’agronomo polesano Ottavio Munerati, un convegno nella sede dell’Istituto tecnico- agrario che porta il suo nome  ne celebra il valore e il ruolo fondamentale per il Polesine ed il Veneto.  

L’evento, organizzato nell’Istituto tecnico, in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali e il Collegio Periti Agrari di Rovigo, ha visto la partecipazione di un’ottantina di studenti e di molti professionisti del settore.

Duplice l’obiettivo: valorizzare la figura di Ottavio Munerati, ma anche fare il punto sul futuro della bieticoltura,  che nella sola provincia di Rovigo conta circa 2000 ettari dedicati per fornire l’industria saccarifera.


Munerati, genetista di fama mondiale nato a Costa di Rovigo nel 1875 e scomparso nel 1949, nei primi anni del Novecento inizia gli studi sulla barbabietola da zucchero. In particolare, lo studio della tolleranza e della resistenza della barbabietola al fungo fitopatogeno "Cercospora beticola".

 

Nel 1901 fonda il quindicinale Rivista Agraria Polesana che contribuisce alla divulgazione dell’innovazione tecnica, in ambito locale e non solo. Nel 1912 è chiamato alla direzione della Regia Stazione Sperimentale di Bieticultura di Rovigo (oggi CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), incarico che manterrà fino alla morte.

 

A ricordare Munerati, sottolineando l’importanza della ricerca  scientifica come metodo capace di aprire le porte al futuro della coltura della barbabietola, ma in senso lato di ogni altra coltura che oggi più che mai si trova a fare i conti con eventi climatici estremi ed imprevedibili e la necessità di tutelare il terreno, c’erano  i presidenti degli Agronomi e dei Periti Agrari, Franco Brazzabeni e Massimo Pezzuolo, Ilaria Alberti, Direttrice del CREA di Rovigo,Alberto Lipparini di Assosementi, Chiara De Lucchi, Key account e Agroservice manager bietola di Kws, e Luigi Maccaferri, presidente di Coprob - Italia Zuccheri. Quest’ultimo  ha parlato della ricaduta positiva della ricerca anche nel settore industriale sottolineando come negli ultimi 20 anni il miglioramento genetico ha fatto aumentare dell’1,2% la raccolta agricola.

«Ottavio Munerati è stato una figura centrale della nostra storia - ha ribadito il Dirigente dell’IIS Viola Marchesini Francesco Lazzarini - e la sua eredità, in un territorio a vocazione agricola come il Polesine, ci spinge sempre di più a tenere viva e aggiornata la nostra scuola».


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