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Coro Voci Bianche e non solo... Tante attività e soddisfazioni per il Teatro Sociale che guarda ai giovani

ROVIGO • Giornate di soddisfazioni per per l'assessorato alla Cultura del Comune di Rovigo e del Teatro Sociale.

Nei giorni scorsi all'istituto De Amicis sono stati consegnati ai ragazzi diversamente abili che frequentano il progetto "Le Canzoni da Battello del Settecento veneziano" gli ukulele donati dalla Fondazione Banca del Veneto centrale che ha voluto sostenere con questo dono un cammino importante di crescita musicale e culturale che verrà presentato alla città il 19 giugno in occasione della Festa della musica. Il lavoro con questo appassionato e bravissimo gruppo di ormai provetti musicisti è iniziato a febbraio 2025 e rientra nei progetti Educational del Teatro Sociale.

Alla gioia dei ragazzi, che  hanno degli strumenti personali su cui studiare anche a casa, si è aggiunta la soddisfazione di avere il teatro immerso nei suoni della prima prova del Coro di Voci Bianche del Teatro Sociale di Rovigo voluto dal Comune di Rovigo in stretta sinergia e collaborazione con la Fondazione Rovigo Cultura. Una giornata storica, iniziata con la riunione in platea di tutti i bambini e ragazzi e di tutti i genitori che hanno accompagnato i figli a questa prima lezione. Dopo mezz'ora tutti assieme,  il Coro ha iniziato la prova in Ridotto studiando, dopo gli esercizi di vocalità, i primi due brani del concerto che li unirà ai ragazzi del De Amicis nel progetto sulle canzoni da battello che i gondolieri cantavano duecento e trecento anni fa in laguna. Guidati da Francesco Toso e Milena Dolcetto, accompagnati al pianoforte da Paolo Lazzarini, i giovani si sono divertiti apprendendo e hanno dato prova di una qualità musicale meravigliosa che può solo che far ben sperare riguardo a questa nuova avventura cittadina.

Ispettrice del gruppo è Marisa Pugina che avrà il compito di coordinamento della compagine che ora vanta 72 iscritti provenienti da tutta la provincia di Rovigo.

“Momenti significativi – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Erika De Luca -, che ci riempiono di emozione. La cultura ancora una volta è cuore pulsante di tutta la nostra comunità, in questo caso abbracciando soprattutto i giovani. La prima prova del Coro di Voci Bianche del Teatro Sociale, un progetto che abbiamo fortemente voluto, è stata davvero un’esperienza coinvolgente  che dà senso al nostro impegno quotidiano per una cultura viva e partecipata che guarda alle nuove generazioni e al futuro. Il Coro di voci Bianche rappresenta non solo un’opportunità educativa, ma anche un vivaio prezioso per i talenti di domani. Ringrazio Fondazione Rovigo Cultura, i ragazzi che numerosi hanno partecipato, le famiglie  e tutti i sostenitori di queste importanti iniziative”.

 

“Sono particolarmente soddisfatto – ha affermato il direttore del Teatro Sociale Edoardo Bottacin -, dopo quasi due anni dall’idea primordiale di istituire un coro di voci bianche del teatro sociale di Rovigo,  nel vedere come questa iniziativa abbia suscitato l’interesse di oltre 70 ragazzi con le relative famiglie che hanno scelto di aderire al nostro progetto cultura. Progetto che vede la luce proprio grazie alla rinata sinergia tra Teatro Sociale, amministrazione comunale e Fondazione Rovigo Cultura, che oltre a curare la formazione del Coro ne garantisce anche la gratuità di frequenza.

Il nostro teatro è sempre più al centro dello sviluppo culturale della nostra città e al pari dei grandi teatri non solo nazionali ma anche internazionali, avrà un complesso stabile di giovani voci che verrà impiegato oltre che in concerti anche laddove previsto in produzioni liriche”.

 

Unanime il commento dei componenti della Fondazione Rovigo Cultura, Gianna Previato e Francesco Toso - “E' meraviglioso vedere prender forma un progetto sul quale si è ragionato per mesi e che ha trovato nell'Amministrazione Comunale e nella Direzione artistica del Teatro Sociale un terreno fertile per poter nascere e crescere forte. Il grande numero di iscritti al Coro di Voci Bianche del Teatro Sociale di Rovigo, ben 72, sono un segnale positivo e confortante che l'arte del canto e della musica non potranno mai scomparire finchè avranno la linfa vitale dei giovani. Il loro entusiasmo e il loro impegno, dimostrati durante il primo incontro formativo del 6 maggio sotto la guida paziente e competente dei maestri di coro Francesco Toso e Milena Dolcetto, coadiuvati da Paolo Lazzarini al pianoforte e Marisa Pugina in veste di ispettrice, indicano che la strada intrapresa dalla nostra Fondazione per diffondere la conoscenza della musica e più in generale della valorizzazione culturale fra i cittadini, è quella corretta”.


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