Varato il Decreto Ristori dal Governo.
Ecco gli interventi economici in favore delle attività che sono state chiuse totalmente o parzialmente con l'ultimo Dpcm
Le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal decreto “Rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34).
La platea dei beneficiari includerà anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro (con un ristoro pari al 10 per cento del calo del fatturato). Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza.
L’importo del beneficio varierà dal 100 per cento al 400 per cento di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio.
Il contributo a fondo perduto sarà erogato automaticamente «già a metà novembre», ha detto Conte, alle oltre 300 mila aziende dei settori impattati dal DPCM e che lo avevano già avuto negli scorsi mesi. Per chi aveva già ricevuto il contributo, quello nuovo sarà corrisposto dall’Agenzia delle entrate mediante accredito diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale era stato erogato il precedente. Potranno presentare la domanda anche le attività che non avevano già fatto richiesta del contributo a fondo perduto: il tempo previsto per l’erogazione è, in questo caso, metà dicembre.
DETTAGLI:
«Per i settori chiusi completamente come palestre, piscine, teatri, cinema, l’importo viene raddoppiato», ha detto Stefano Patuanelli: «Molti ristoranti sono aperti solo la sera, perdono molto più di metà del loro introito, anche per questi dopo il confronto con le categorie abbiamo deciso di applicare il coefficiente del 200 per cento. Il 150 per cento andrà a bar pasticcerie, gelaterie». Conte ha fatto anche degli esempi: «Un piccolo bar che aveva ottenuto 2 mila euro di ristoro con il “decreto rilancio”, potrà ora ottenere adesso 3 mila euro, un grande ristorante che aveva ricevuto 13 mila euro potrà avere fino a 26 mila euro, una piccola palestra che aveva ricevuto 2 mila euro con il decreto rilancio potrà ottenere 4 mila euro». «Alberghi, taxi e Ncc sono inseriti nel contributo a fondo perduto», ha detto Gualtieri.
fonte: © ilPost - Il Sole24ore - Governo.it