La finale del Concorso nazionale Corto Teatrale Site-Specific: Donne da Palcoscenico: nel chiostro, storia e bellezza negli occhi delle donne.
Dopo il sold-out con Cristina Chinaglia e il Trio Gipsy di venerdì sera, mentre domenica 27 giugno compagnie professionali da tutta Italia si sfideranno con un unico obiettivo: quello di valorizzare il Secondo Chiostro del Monastero degli Olivetani attraverso il teatro in tutte le sue forme.
Da un’idea di Minimiteatri, in collaborazione con Fondazione Rovigo Cultura.
Sold-out per Cristina Chinaglia e i musicisti del Trio Gipsy: Carlo Stupiggia, Gianni Bertin, Massimo Braga. Insieme, attraverso monologhi al fulmicotone e musica jazz e swing in salsa manouche, hanno trasportato il pubblico presente, a suon di risate, nelle contraddizioni dell’età contemporanea, attraverso più registri linguistici e musicali. Il pubblico ha notevolmente apprezzato la performance dell’artista di origine polesana, che ha persino cantato in tante lingue diverse, incantando gli spettatori.
«Utilizzo la risata per sorridere dei guai della vita. È il mio balsamo ed è qualcosa che fa parte di me. Sono felice di essere qui, in questa bellissima cornice con attorno il Museo dei Grandi Fiumi che mi ricorda il legame che ho con questa terra» ha detto Cristina Chinaglia alla fine dello spettacolo.
Ma Donne da Palcoscenico 2021 – Ridere e non piangere, le Donne sorridono continua domani sera, 27 giugno alle ore 21:00 per una serata imperdibile. Lo scorso marzo, Minimiteatri ha indetto un concorso corto teatrale nazionale site-specific dal titolo Donne da Palcoscenico: nel Chiostro, storia e bellezza negli occhi delle Donne con un duplice obiettivo, ovvero da un lato quello di valorizzare, attraverso l’arte del teatro, il Secondo Chiostro del Monastero Olivetano di Rovigo, dall’altro quello di riflettere ancora, anche attraverso un sorriso, riguardo tematiche o pensieri del femminile che chiama il maschile a condividere la vita e tutte le sue molteplici sfaccettature. Durante la serata, verranno messi in scena i lavori selezionati e sarà il pubblico presente a decretare il podio dei finalisti, che – oltre alla possibilità di esibirsi davanti al pubblico di Donne da Palcoscenico 2021 – riceveranno un premio in denaro e un’opera d’arte creata per l’occasione dall’artista Raffaella Benetti.
Dopo il lavoro della commissione di valutazione formata da Letizia E. M. Piva, direttore artistico di Minimiteatri, Licia Navarrini, attrice, regista e pedagogista teatrale, e Claudio Sartorato, direttore artistico e musicista, sono state selezionate – tra le tantissime proposte arrivate – tre produzioni teatrali provenienti da tre città diverse: Genova, Roma, Treviso.
Letizia E.M. Piva, alla direzione artistica di Minimiteatri, commenta così l’iniziativa: «Sono felice che attraverso il Concorso un luogo splendido di Rovigo, a me particolarmente caro, sia stato portato alla conoscenza di artisti di tutta Italia. Le proposte sono state davvero molto interessanti e ringrazio tutte le Compagnie che hanno partecipato. Il mio augurio è che attraverso l'arte e la bellezza ogni persona possa tornare a vivere con più serenità».
Di seguito i lavori finalisti del Concorso corto teatrale site-specific che si vedranno in scena:
La principessa azzurra di Saskia Simonet e Filippo Capparella, con Saskia Simonet, Filippo Capparella, Simon Thöni, Adrien Borruat. Produzione Compagnia Teatro La Fuffa di Treviso.
- COMMENTO DELLA COMMISSIONE DI VALUTAZIONE: La drammaturgia, corroborata da un’energica e provocatoria recitazione, propone un rovesciamento degli stereotipi che stravolgono il compito formativo ed educativo delle favole. Utilizzo di qualità delle tecniche narrative teatrali, originalità del progetto e della messa in scena, centralità della figura femminile, capacità di approfondimento con acuta ironia. Adattamento site-specific originale.
L’albero di Kalaloch di e con Ambra Giordano, di Genova.
- COMMENTO DELLA COMMISSIONE DI VALUTAZIONE: Interessante e pertinente declinazione della tematica del bando: il luogo non luogo, il luogo dell’anima, è il luogo dove si possono narrare le storie che appartengono a ciascuno poiché è lo spazio dove ci si ritrova, dove si vive. Il testo coinvolge e nello stesso tempo si sovrappone alle mille storie di donne che vivono esistenze difficili. Viene voglia di uscire in punta di piedi da questa stanza-chiostro-rifugio. Qualità e intensità dell'interpretazione, eccellente scrittura in funzione site-specific.
Occhi di e con Chiara Alivernini, regia di Luca Gaeta. Produzione Fenice 21 di Roma.
- COMMENTO DELLA COMMISSIONE DI VALUTAZIONE: Storie di donne, molte donne, donne libere raccontate dall’ossessione di un uomo particolare: Modigliani. In questi occhi di donna si può leggere la loro storia, la storia di ogni uomo, la storia di ciascuno. Originalità del progetto e dell'utilizzo della tecnologia che arricchisce il linguaggio teatrale in modo emozionante. Adattamento site specific particolarmente suggestivo
Data l’elevata qualità delle produzioni in gara, è stata anche attribuita una menzione speciale per il lavoro:
Corde di ADA Stecca – Associazione di Associazioni Stecca degli Artigiani – Progetto teatrale Mettiunaserainstecca di Milano: Progetto di scrittura teatrale originale, anche con l’utilizzo del mito, che stimola ad una riflessione sui "legami", rappresentati dalla stesura scenografica di corde.
Prenotazione obbligatoria all’evento al link
Biglietto intero: Euro 13,00
Per informazioni:
www.minimiteatri.it, info@minimiteatri.it
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