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Giorno del Ricordo. 78° anniversario Giovanni Palatucci

ROVIGO_ Venerdì 10 febbraio si terrà nella sala consiliare della Provincia la commemorazione del genocidio, dell’esodo degli Italiani dai territori istro-fiumano-dalmati e dell’ultimo Questore di Fiume: Dott. Giovanni Palatucci, Servo di Dio, Giusto tra le Nazioni, M.O. al Valore Civile, nel 78° Anniversario della morte.

La mattinata si aprirà alle 9.30 in piazza Palatucci (fronte Ex Ospedale Maddalena) con la deposizione di una corona per proseguire poi alle 10.15 nella sala consiliare di Palazzo Celio con gli interventi di saluto del Presidente della Provincia Enrico Ferrarese, del Sindaco Edoardo Gaffeo, di Don Andrea Varliero per la Diocesi di Adria-Rovigo e del Prefetto Clemente Di Nuzzo.

Alle 10.45 è prevista la lettura di un elaborato da parte di una rappresentanza di studenti delle classi V^D e V^ G dell'Istituto scolastico "De Amicis".

Faranno seguito gli  interventi di Flavio Ambroglini, presidente del Comitato Palatucci dal titolo “Tutta un'altra storia" e di Daniele Milan, Referente A.N.V.G.D. - Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia--Delegazione di Rovigo, sul tema "Esuli in Polesine dall'Istria Fiume e Dalmazia".

Alle 11.45 la cerimonia di consegna della medaglia d'onore a cura della Prefettura.

Sempre nell'ambito della commemorazione, giovedì 9 febbraio, alle 17.30, presso l'Accademia dei Concordi di Rovigo - Sala degli Arazzi, il prof. Raoul Pupo dell'Università degli Studi di Trieste, presentato dal prof. Giovanni Boniolo, Presidente dell'Accademia dei Concordi,  interverrà sul tema "Adriatico amarissimo. Una lunga storia di violenza in un confine difficile tra storia e memoria".

NOTE STORICHE

Il Presidente del Comitato Palatucci di Rovigo, Dott. Flavio AMBROGLINI, ha voluto essere il primo in Italia a far erigere in Rovigo un Monumento al defunto Questore Beato Giovanni PALATUCCI, deceduto nel campo di concentramento a Dachau il 10 febbraio 1945, due giorni prima della fine della seconda guerra mondiale. Il progetto è stato affidato allo studio tecnico Geom. Graziano MARON di Rovigo, Presidente dell’Istituto del Nastro Azzurro di Rovigo.

Il Monumento sorge vicino ai plessi scolastici superiori di Rovigo ed in adiacenza al campo da rugby e al centro C.O.N.I., quindi con grande visibilità sociale sia da parte dei giovani che non, su area verde comunale.

Il Monumento è costituito da una platea in calcestruzzo da ml. 5,00 x 5,00 con sovrastante un masso originario Carsico bianco. Sopra al masso è posizionata una grande sfera a spicchi che rappresenta il mondo, colorati con i colori della bandiera Italiana e avvolti da tre cerchi azzurri simboleggianti l’Europa, costruiti con schegge di proiettili della seconda guerra mondiale.

E’ presente una canna di cannone che la attraversa il mondo a simboleggiare l’enorme agonia vissuta da tutti a quei tempi. Sul cannone è presente un filo “reticolato” a ricordo dei campi di concentramento e la Memorah che richiama le gesta umane che l’ultimo Questore di Fiume Giovanni PALATUCCI ha compiuto a favore della popolazione, pur a conoscenza del rischio che incorreva ai quei tempi.

All’interno del recinto costituito da paletti in ferro e catena artigianale c’è un palo alzabandiera con la bandiera italiana che sventola perennemente.

Sul basso troviamo un faro che al crepuscolo illumina il Monumento.

Questo Monumento, essendo Giovanni PALATUCCI stato un Questore, rappresenta anche, simbolicamente, la nostra Polizia di Stato.

[Pietre della Memoria]

 


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