ROVIGO_ La raccolta differenziata nel primo semestre 2023 supera l'80%. Lo hanno comunicato oggi in conferenza stampa a palazzo Nodari, con grande soddisfazione, i rappresentanti di Comune, Ecoambiente e Consiglio di bacino, illustrando il completamento del nuovo servizio di raccolta rifiuti. Il dato è riferito al primo semestre 2023, con un aumento pari al 15,32% rispetto al primo semestre 2022.
“Un dato importantissimo – ha evidenziato il sindaco Edoardo Gaffeo -. Siamo in una fase di evoluzione importante per Rovigo, con obiettivi sfidanti non facili da raggiungere ma che, al momento, possiamo dire di avere raggiunto. L'obiettivo finale è dare il miglior servizio possibile ad una tariffa ragionevole”.
Il presidente di Ecoambiente Paolo Frigato ha ringraziato tutta la squadra e i cittadini, grazie ai quali si è arrivati a questo risultato che rappresenta per il Comune di Rovigo una svolta epocale. “Un percorso difficile, ma l'impegno di Ecoambiente è di affrontare la gestione del ciclo integrato della raccolta rifiuti, ottimizzando tutti i servizi e creando i minori disagi possibili”.
Soddisfazione anche dall'amministratore delegato di Ecoambiente Adriano Tolomei.
“Nel Comune di Rovigo si è registrata oltre l’ 81% di raccolta differenziata nel corso del primo semestre 2023. L’estensione del sistema di raccolta porta a porta nei quartieri di Rovigo e l’introduzione dei cassonetti stradali ad accesso riservato ai possessori di Eco Card, nel centro storico cittadino, ha consentito al Capoluogo di raggiungere, nel primo semestre 2023, gli obiettivi prefissati dal Piano d’Ambito dei Rifiuti (almeno 80% di raccolta differenziata),
Inoltre ha evidenziato anche un calo progressivo e significativo della quantità di rifiuto secco residuo dal primo semestre 2021 (con sistema di raccolta misto) ad oggi, passando dalle 4.655 tonnellate del primo semestre 2021 alle 2.683 tonnellate del primo semestre 2023. Il dato dimostra una flessione di produzione del rifiuto secco di 1918 Ton. tra il primo semestre 2022 ed il primo semestre 2023. I rifiuti totali si sono ridotti di dalle 15.136 Ton. del primo semestre 2022 alle 14.699 Ton. del primo semestre 2023, pari a 437 Ton., che corrispondono al – 3%”.
Il direttore Walter Giacetti si è soffermato sull'attività di contrasto dell'abbandono rifiuti “al fine di aiutare a migliorare e monitorare il percorso intrapreso, prosegue l’attività di contrasto dell’abbandono dei rifiuti nel comune di Rovigo, dove dall’inizio dell’anno, sono stati intensificati e rafforzati i controlli degli Ispettori Ambientali di Ecoambiente su tutto il territorio comunale”. Gli Ispettori Ambientali di Ecoambiente, infatti, ogni giorno garantiscono un costante presidio del territorio, in stretta sinergia con l’Amministrazione Comunale, con azioni di verifica, informazione, deterrenza e contestazione di illeciti contro l’ambiente e il decoro urbano.
Dall’inizio dell’anno queste attività si sono concretizzate in n. 521 interventi sul territorio, di cui:
n. 123 controlli presso Utenze Non Domestiche
n. 398 controlli presso Utenze Domestiche
Sono stati privilegiati gli interventi di prevenzione ed informazione rispetto a quelli di repressione, senza peraltro evitare di sanzionare i comportamenti abnormi che generano situazioni oggettivamente non tollerabili.
Tali verifiche hanno portato all’emissione di n. 24 verbali di accertamento, con sanzioni amministrative per “mancata differenziazione” e ’“abbandono rifiuti”, le violazioni al regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti più ricorrenti.
Nello specifico sono stati emessi:
n. 12 verbali di accertamento a Utenze Non Domestiche
n. 12 verbali di accertamento a Utenze Domestiche
Giovanni Biagini direttore del Consiglio di Bacino, ha spiegato le nuove modalità di calcolo della tariffa, che si basa principalmente su due elementi: sul numero dei componenti della famiglia e non sulla metratura dell'abitazione e sull'introduzione della tariffa unica di bacino (uguale per tutti i comuni del bacino).
L'assessore all'Ambiente Dina Merlo è entrata nel merito con un approfondita analisi della questione
I costi del servizio raccolta rifiuti sono stati dal 2019 stabili, con una leggera flessione nel 2020 anno Covid (-5%), e con un leggero incremento nel 2022 (+7%), anno di partenza degli investimenti relativi al nuovo Piano industriale che ha dato avvio, in particolare a Rovigo, ad una trasformazione e revisione dei sistemi di raccolta e trattamento. Nel 2023 con il passaggio a tariffa puntuale la gestione del servizio è passata in toto al Gestore Ecoambiente, con la realizzazione di un Piano economico finanziario a livello di bacino.
Il Comune di Rovigo in questi anni, come ha spiegato Merlo, ha continuato a calmierare i costi della TARI con due modalità a favore dei cittadini. Gli importi che venivano via via accertati come evasione TARI sono stati applicati in detrazione a tutti i cittadini, riducendo in modo consistente il tributo, con una riduzione complessiva nel 2021 di 2.161.000 euro (perché riguardante due anni di accertamento) e nel 2022 di 1.381.000. Le bollette del 2021 hanno avuto pertanto, una forte detrazione, tanto da assorbire completamente la quarta rata. L’anno successivo il cittadino in bolletta ha pagato di più, ma non per aumento del costo del servizio, bensì per una detrazione minore perché riferita ad un solo anno. Nelle bollette che inviava il Comune non era evidenziato il valore totale del servizio e la detrazione comunale applicata a tutti i cittadini, l’utente trovava solo l’importo finale da pagare, ma la TARI era comunque già scontata.
Cosa succede quest’anno?
La fattura che ha inviato Ecoambiente riporta quindi i costi del servizio, suddivisi fra costi fissi e variabili, e l’importo totale. Solo nel caso del Comune di Rovigo a questo importo viene detratto l’accertamento annuale derivante da evasione TARI e quindi il valore finale da pagare è ancora un prezzo scontato per intervento comunale.
Il confronto con la spesa del 2022, che aveva già ricevuto la detrazione, va fatta perciò prendendo il valore scontato del 2023 se vogliamo confrontare due valori che hanno avuto la stessa modalità di calcolo.
Infine, ha concluso Merlo, il Comune di Rovigo destina ogni anno una quota del proprio bilancio per le detrazioni sociali a favore dei cittadini con un ISEE inferiore ad un certo limite e con un’attenzione alle disabilità e alle famiglie numerose.
Gli importi totali delle detrazioni sociali sono stati 200.000-230.000 euro nel 2019 e 20, negli anni 2021 e 22 oltre al contributo comunale è arrivato anche un aiuto da un Fondo Covid dallo Stato che ha permesso di arrivare a importi di 480.000-500.000 euro di detrazioni totali. Nel 2023, esauriti gli aiuti Covid, è stato ancora il Comune di Rovigo stesso a destinare 425.000 euro da bilancio comunale per coprire una cospicua fetta di detrazioni sociali, circa il doppio di quanto avveniva nel 2019 e 2020, accollandosi un importo su valori analoghi a quanto avveniva negli anni Covid, quando però c’era un significativo intervento dello Stato.
Per avere un quadro più preciso si può fare riferimento agli interventi che il Comune di Rovigo ha sostenuto a favore delle utenze domestiche, che erano nel 2022 complessivamente 22.858, di cui 1526 utenze sono state agevolate in base all’ISEE. I 1526 nuclei familiari agevolati si suddividono nel seguente modo:
- 1285 agevolati al 100% di cui 121 esenti perché assistiti dal Comune;
- 241 agevolati al 55%.
Quanto alla TARIP 2023, le utenze domestiche agevolate sono risultate in totale 1738, così suddivise:
- 1340 agevolati al 100% di cui 127 esenti assistiti dal Comune;
- 398 agevolati al 60%
Le Isole previste con mascheratura sono 12, all’interno delle quali saranno collocati i contenitori carrellati.
Verrà effettuata apposita comunicazione porta a porta alle varie utenze con adesione al servizio e consegna delle chiavi. Le utenze che potranno conferire nelle isole con mascheratura, verranno stabilite di volta in volta in base alle reali necessità, con particolare riferimento a quelle che hanno contenitori che deturpano visivamente il decoro di vie e piazze del centro storico. Indicativamente, saranno circa 60 le aziende il cui conferimento potrà avvenire nelle isole con mascheratura.