“Il teatro è il luogo in cui scopriamo che l'estraneo, lo straniero, è sempre un nostro fratello”:
questo è il pensiero che anima da sempre il Teatro del Lemming.
La Compagnia rodigina produce da oltre trent’anni spettacoli che vengono ospitati nei festival e nei teatri italiani ed europei. Proprio in questi giorni è in partenza per una tournée estiva che la porterà in Polonia al Festival di Katowice, e poi a Bologna, Galbiate, Lecco, Firenze, Matera.
La novità è che da qualche mese, oltre al ventennale riconoscimento da parte del MiBAC come Compagnia di Produzione, il Lemming è risultato essere per il triennio 2018-20 uno dei tre vincitori del bando “Residenze Artisti nei territori”, promosso dalla Regione Veneto e dal MiBAC.
“Si tratta di un riconoscimento importante per il Teatro del Lemming” afferma il direttore artistico Massimo Munaro “che già da molti anni rivendica l’importanza delle residenze artistiche e porta avanti progetti di questo tipo in Teatro Studio.
Per vivere ed operare appieno, infatti, qualsiasi sperimentazione sui linguaggi scenici ha bisogno di spazi e di tempi più dilatati rispetto a quelli offerti oggi dal sistema teatrale. Eccoci così alla modalità delle residenze, la possibilità cioè per un gruppo o per un'artista di rimanere per un periodo più o meno lungo su di un territorio, in modo che venga favorito il dialogo con la comunità che lo ospita ed in modo che il suo lavoro trovi lo spazio ed il tempo necessario per potersi svelare appieno.
Metamorfosi e Visioni
Il progetto “IN METAMORFOSI – residenze per la ricerca teatrale” prevede, in particolare, la realizzazione di due tipologie differenti di residenze:
- da una parte verranno ospitati i processi di lavoro di artisti e gruppi veneti, operanti nella sperimentazione dei linguaggi scenici;
- dall’altra parte verranno individuate giovani realtà nazionali ed europee la cui ricerca ruota attorno al ruolo dello spettatore all’interno dell’evento scenico.
Ad ogni gruppo selezionato il Lemming darà la possibilità di utilizzare il Teatro Studio per un periodo di almeno 15 giorni, mettendo a disposizione degli ospiti il materiale tecnico, l’assistenza e una foresteria dove poter soggiornare e un compenso per gli artisti. Il Teatro del Lemming, inoltre, realizzerà dei momenti di incontro e confronto con i gruppi in residenza, di modo da favorire lo sviluppo dei processi di lavoro e creare momenti di approfondimento e scambio con altri soggetti del panorama teatrale europeo.
Tutti gli artisti ospitati, infine, avranno la possibilità di mostrare al pubblico gli esiti della loro ricerca, venendo inseriti all’interno della programmazione di VISIONI, la nuova Stagione del Teatro Studio, resa possibile anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (in foto: Dott. Giuseppe Toffoli - vice presidente della Fondazione)
“Sarà una Stagione di rilancio per il Teatro Studio” aggiunge Diana Ferrantini, organizzatrice del gruppo “che, anche grazie alla Fondazione, sempre più si configura come riferimento imprescindibile per la ricerca teatrale sul territorio regionale”.
Per selezionare gli artisti che prendono parte all’edizione 2019 di “IN METAMORFOSI – residenze per la ricerca teatrale”, la Compagnia rodigina ha indetto un bando a cui hanno partecipato 120 formazioni italiane ed estere. Dopo un’attenta analisi delle proposte pervenute, il Lemming ha selezionato sei gruppi da ospitare nel corso dell’anno:
- per il focus dedicato agli artisti locali, il gruppo rodigino MOMEC e i veneziani Farmacia Zoo:è;
- per la sezione nazionale ed europea, il regista torinese Simone Capula (storico collaboratore del Teatro Tascabile di Bergamo), l’attore Bernardo Casertano, il giovane gruppo italo-tedesco Welcome Project e il danzatore e coreografo italo-danese Fabio Liberti.
Il progetto IN METAMORFOSI è realizzato grazie al sostegno della Regione Veneto e del MiBAC, mentre gli esiti delle Residenze saranno ospitati all’interno della Stagione VISIONI, sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.