La TerzaForma di Diego Forno selezionata per una mostra virtuale

«Gli oggetti non sono meri oggetti, ma sono portatori di informazioni storiche e biografiche: la storia del design è la narrazione di una società che li esprime e di una cultura che li elabora» 

Andrea Branzi – Designer in occasione della Festa del Lavoratori del 1° maggio 2020 ha inaugurato sul web “Autoritratti – Storie di Oggetti”, una mostra virtuale che vuole raccontare, attraverso i propri oggetti, gli artigiani e i maestri d’arte dell’alto artigianato nazionale. A questa esposizione partecipa anche il rodigino Diego Forno con la sua Bottega artistica TerzaForma.

Nata da Fondo Plastico, realtà imprenditoriale che si occupa da diversi anni di promuovere e valorizzare l’Alto Artigianato, come idea nei primi giorni di emergenza da COVID-19, l'iniziativa vuole essere un’azione concreta per dare voce ai tanti artigiani e Maestri d'Arte, in un periodo in cui l'emergenza Coronavirus ha visto cancellare tantissime iniziative dedicate al mondo dell'Alto Artigianato italiano e così come molti laboratori e "botteghe" artigiane sono state costrette a chiudere alcune delle quali ora, a distanza di più di un mese, stanno ancora aspettando di riaprire. “Noi di Fondo Plastico” – afferma Federica Preto, curatrice della mostra – “abbiamo pensato che dovevamo fare qualcosa per dare voce e visibilità ai tanti artigiani e Maestri d'Arte della nostra penisola”.

 

All’invito hanno risposto una cinquantina di realtà professionali tra Maestri d’arte, designer ed artieri provenienti da tutto il territorio nazionale. Ad ognuno è stato chiesto di raccontare una propria opera a livello emozionale: attraverso di essa il visitatore potrà immergersi e riconoscere la sensibilità e la passione dell’artefice che l’ha realizzata. Ogni oggetto è custode di una storia che deve essere scritta e raccontata, e rappresenta il suo vero valore immateriale. “Per chi ci conosce sa che il racconto “– continua Federica Preto – “è sempre stato il filo conduttore delle nostre iniziative. In questo particolare momento storico siamo tutti chiamati a riflettere e scrivere nuove narrazioni per dare Valore al nostro lavoro.” I racconti volutamente sono stati scritti in prima persona, per avvicinare maggiormente chi li legge: essendo una mostra virtuale, in mancanza di uno spazio fisico, si deve comunque cercare di creare una relazione di empatia con chi visiterà la mostra e magari, creare quella curiosità che potrà portare a una conoscenza più approfondita dell’autore. L’opera in questo modo diviene l’”autoritratto” di chi l’ha creata, elemento di narrazione e conoscenza. L'oggetto artigianale racchiude in se una storia e questa deve venire raccontata e valorizzata. L’Artigiano è custode di quel Saper fare autentico ed ambasciatore di una cultura territoriale specifica che, attraverso l’oggetto (l’opera) viene espressa e, se raccontata, può diventare cultura del proprio territorio. 

 

I Maestri d’Arte, designer e artieri che sono stati selezionati per la mostra sono: Adriano Pernigotti (VI), Alberto Alunni (PG), Alex Pellegrino (BR), Alfredo Gioventù (GE), Angela Simone (MI), Arsine Nazarian (VE), Stefano Facchini (TV), AV Metal (NU), Barbara Uderzo (VI), Bhumi Ceramiche (AV), Carolina Nigro (RM), Cautero Creazioni (UD), Ceramiche Gori (Castelfiorentino FI), Cristina Busnelli (VI), Demis Martinelli (CR), Fabio Guerra (VI), Floriana Palmieri (SO), Gabriele Vazzoler (TV), GioLelli (RM), Giuliana Collu (CA), Giuliano Negretto (VI), Impronte Gioielli (TN), Monica Martin (VE), La Bottega Verde Ramina (AP), Annapia Scogliani (Parigi), Elisa Betti (CO), Lidia Marti (CU), L’officina di Luca (PG), Lou Arteceramica (VI), Manifatturerranti (RM), Marchea (TV), Maria Giovanna Zannini (BL), Massimo Ballarin (VI), Massimo Doretto (VE), Matteo Seguso (VE), Maurizio Vazzoler (TV), Nicola Tessari (VI), Pachamama (FE), Pietro Virzi (MI), Pol (VI), Roberta Risolo (LE), Rossana Rossetto (VE), Sundari – Sabrina Bianco (TV), Sabrina Pandin (TV), Scricciolo di Marani Carlo (VR),Sergio Innocente (BL), Sigolo Gioielli (MI), Terra & Tela (MI), TerzaForma (RO), Theo Design (TV). 

 

La mostra resterà aperta fino al 31 maggio 2020 nel sito www.arcadeitalenti.com. Per tutta la durata della mostra saranno organizzati incontri con gli artisti via web. Durante l’esposizione virtuale il visitatore potrà votare l’opera preferita: l’autore dell’opera più votata riceverà in premio la possibilità di realizzare un video professionale sulla sua attività.  Inoltre, grazie a Beniculturalionline, media partner dell’iniziativa, ogni partecipante avrà la sua scheda all’interno del loro sito, dove potrà raccontare il proprio laboratorio e il proprio luogo, diventando così attrattore per il territorio specifico. 

La mostra è ideata da Fondo Plastico, in collaborazione con Arca dei Talenti. Partner dell’iniziativa sono Beniculturalionline, Oasis srl e Fenster Laboratori di Thiene (VI). La realizzazione della parte multimediale è a cura di Fabbrica Lumière (Asolo – TV).  

L'opera di Diego Forno

L’opera che propongo riassume in se lo spirito dell’interazione tra diverse tecniche espressive all’interno del mondo dell’artigianato artistico in una sintesi formale che dialoga con la decorazione d’interni. Le formelle sono realizzate secondo la tecnica del “Raku dolce”, così denominata perché la seconda cottura, in forno raku, degli oggetti decorati avviene fino al raggiungimento di una temperatura notevolmente più bassa rispetto a quella della cottura raku, circa 680°C, cottura dolce appunto.

Si tratta di una elaborazione contemporanea delle antiche terre sigillate aretine, che tra il 1° e il 2° sec a.c. ebbero diffusione nel mondo romano per realizzare ceramiche da mensa in cui un ingobbio vetrificante con argille decantate, le rendeva impermeabili e di un bellissimo color corallo. Delicate velature cromatiche sovrapposte sono ottenute con terre di diversa natura; l’elegante craquelè che arricchisce l’equilibrio cromatico di ogni oggetto in maniera più o meno evidente, è dovuto all’annerimento per affumicatura dei cavilli che si creano dopo che l’oggetto viene estratto incandescente dal forno e sottoposto a riduzione.

Il legno combusto, in questo caso abete rosso, del supporto, recupera invece antiche tecniche di trattamento del legno per la protezione dagli agenti atmosferici degli edifici, in un epoca in cui non esistevano vernici; se ne trovano esempi sia nella tradizione europea, soprattutto in ambiente alpino e montano, che nella tradizione orientale-giapponese.

Il fuoco è elemento generatore dell’opera, in una sorta di performance generativa ed il fumo della combustione ne è elemento estetico principale.

 

TERZAFORMA / Rovigo

Nelle mani sta la forza della creatività, attraverso di esse passa l'idea creativa che diventa oggetto artistico.

Il progetto TERZAFORMA – Bottega artistica, è un presidio per la salvaguardia dell'artigianalità di eccellenza e tradizionale nella produzione della ceramica veneta, innovate in chiave contemporanea nel design e nella proposizione artistica dell'oggetto, in un connubio di arte, artigianato e cultura del progetto.

La bottega artigianale in cui i manufatti artistici in ceramica sono creati in pezzo unico e in serie limitata, è anche un canale diretto di esposizione e vendita, e un luogo di comunicazione dell'arte ceramica contemporanea.

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