Un gesto simbolico composto ma di protesta anche a Rovigo.
In queste ore molti commercianti si stanno mobilitando per promuovere un flash mob di protesta contro l'ultimo DPCM del Governo Conte che prevede aperture dal 18 Maggio per il commercio con negozi di vendita al dettaglio e dal 1 Giugno (in forse) per il settore Ristorazione, Estetisti e Parrucchieri.
Uniti per lanciare il grido di allarme consegnando le chiavi della propria bottega all'Amministrazione.
Appuntamento fissato domenica 3 Maggio ore 12 in Piazza Vittorio Emanuele II a Rovigo
[REDAZIONALE]
[foto di repertorio]
Tutti i settori sono in crisi, e anche se qualcuno ha tentato la vendita concessa attraverso consegna a domicilio e take away, non è sufficiente per restare a galla. Ad ogni modo il continuo slittamento ha innescato in tutta Italia una serie di proteste tese a far sentire la presenza unita dei vari settori tutti colpiti e tutti in difficoltà, senza aiuti forti e senza per molti ricevere contributi. Qui non si manifesta per uno, dicono tra gli organizzatori, e nemmeno per chi ha più forza o meno possibilità. Siamo tutti allo sbando, senza certezze ci mettono in ginocchio.
"Saremo presenti mantenendo le dovute distanza, muniti di mascherina e guanti, senza assembramenti e in modo del tutto pacifico, professionali e diligenti come lo siamo per le nostre attività"
L'ultimo decreto del Presidente del Consiglio ha preannunciato che le imprese della ristorazione potranno forse riaprire i battenti dal 1 giugno, fino a prova contraria. Un ulteriore slittamento rispetto alla data ipotizzata del 18 maggio che va a colpire un settore in profonda crisi, con una perdita stimata di circa 34 miliardi di euro (dati ufficiali aggiornati al 27 aprile), stando ai dati raccolti in un'analisi Fipe-Confcommercio (Federazione Italiana Pubblici Esercenti) che prevede la chiusura di più di 50mila imprese, per un totale di 350mila nuovi disoccupati.
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