Presentazione Martedì 16 Aprile alle 17,30 presso Archivio di Stato a Rovigo del Volume (516 pagine):
Un imperatore a Rovigo (1819). Francesco I, il «buon padre» persecutore dei Carbonari
di Maurizio Romanato e Maria Lodovica Mutterle
La Storia
Gli apparati politici e di sicurezza dello Stato asburgico, tornato dal 1813 in Polesine, hanno sventato con numerosi arresti la cospirazione del 1818 dei Carbonari di Fratta, Crespino e Rovigo. Francesco I, l’imperatore nato a Firenze, educato dal rodigino Federico Manfredini, costretto a combattere per un ventennio Napoleone al quale ha sacrificato in sposa la figlia Maria Luisa, con il Congresso di Vienna ha consolidato l’egemonia austriaca sulla Penisola. Rovigo è diventata città Regia e capoluogo della Provincia del Polesine.
Durante il viaggio in Italia nel 1819, diretto a Roma e Napoli per i colloqui con il Papa, il Sovrano visita per due volte la città di Rovigo, in concomitanza con l’apertura del Teatro Sociale.
Il Libro
Il volume di Maurizio Romanato e Maria Lodovica Mutterle, partendo dagli appunti di Francesco I sui soggiorni rodigini, traccia un quadro della situazione a ogni livello, intrecciando i giudizi e le impressioni dell’imperatore con le cronache dell’epoca.
Focalizza gli interessi dell’ospite, lo sforzo organizzativo e l’accoglienza dopo la mancata visita nel 1816. Con documenti inediti fa luce sulle vicende dell'Imperial Regia Delegazione rodigina, dove in pochi mesi viene allontanato il conte Ferdinando di Porcia e il suo successore Carlo di Wullerstorf è trovato morto a Gavello durante una battuta di caccia. Il Sovrano, accreditatosi come “buon padre” dei suoi sudditi e ben accolto in città, diventa persecutore dei Carbonari condannati a lunghe pene detentive allo Spielberg e a Lubiana.
Terrorizzato dalle possibili rivoluzioni - in Francia la zia Maria Antonietta era stata decapitata - Francesco, proprio a seguito degli avvenimenti di Fratta, mostra il volto paranoico del potere. Alcune immagini all'interno del libro sono a cura di Rovigo de 'na volta.
*Il libro è disponibile in Libreria ed on line.
Gli Autori
Maurizio Romanato (1954).
Maturità al Liceo Classico “Celio” di Rovigo, laurea in Ingegneria civile all’Università di Padova, giornalista professionista, redattore al Gazzettino (1977-2015), ex presidente e ora fiduciario sindacale dell’Associazione polesana della stampa, nel direttivo del Sindacato giornalisti del Veneto, collabora con l’Ordine dei giornalisti per la formazione professionale. Addetto stampa dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, Comitato di Rovigo, vicepresidente nazionale della Rete Murat, opera con molte istituzioni per la divulgazione storica con propri saggi, interventi a convegni e consulenze per documentari e film.
Maria Lodovica Mutterle (1960).
Maturità al Liceo Classico “Celio” di Rovigo, laurea in Lettere all’Università di Padova, docente di Lettere al Liceo statale “Celio-Roccati” di Rovigo. Diploma di Paleografia, Diplomatica ed Archivistica alla Scuola dell’Archivio di Stato di Venezia (1986) e perfezionamento in Formazione della Dirigenza scolastica presso l’Università degli studi di Firenze. È direttore della Casa Museo “Giacomo Matteotti” di Fratta Polesine, socio ordinario dell’Accademia dei Concordi di Rovigo, componente del direttivo dell’Associazione Culturale Minelliana e dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, Comitato di Rovigo. Autrice di inventari e guide nell’ambito archivistico (pubblicate nella collana della Regione Veneto) e di testi scolastici su autori latini, è stata consulente scientifica per l’istituzione dell’Athesis Museo Veneto della Fotografia.