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Gli instancabili sognatori presentano il Festival Opera Prima

5-12 settembre - FESTIVAL OPERA PRIMA

Spettacoli inediti e artisti della scena nazionale ed europea trasformeranno Rovigo in una cittadella del teatro 

Otto giorni, dieci location  e trentatrè eventi. Sono i numeri della diciassettesima edizione del Festival Opera Prima.

Festival Opera Prima Rovigo

Storicamente diretto dal Teatro del Lemming e rilanciato nel 2018 dall'associazione  Festival Opera Prima che anche quest'anno ha realizzato il Festival in collaborazione con il Teatro del Lemming e l’assessorato alla Cultura del Comune di Rovigo  con il  contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, della Fondazione Rovigo Cultura, del MiC-Ministero della Cultura e di ASM set.

 

A palazzo Nodari si è tenuta la presentazione.

“Siamo felici – ha detto l'assessore alla Cultura Roberto Tovo – di poter nuovamente presentare questa eccellenza artistica. L'ambito culturale è quello che ha maggiormente sofferto della pandemia, ma che ha anche saputo interpretare al meglio questa condizione, con una nuova socializzazione per godere del bello dell'arte e della cultura. Il Festival Opera Prima arricchisce il calendario degli eventi in città ed è frutto del lavoro di tanti”.

"Nonostante le difficoltà organizzative dovute al contenimento della pandemie e alle restrizioni stabilite dal governo nei confronti del nostro settore" – ha affermato Marina Carluccio, presidente dell'associazione Festival Opera Prima - "abbiamo deciso da subito di confermare comunque l‘evento. Sentivamo infatti che il Festival poteva essere un‘occasione importante per tornare a condividere collettivamente l’arte e la cultura, nel rispetto della sicurezza e della salute dei cittadini, senza rinunciare però a creare un momento di festa, di comunità, di incontro tra artisti e spettatori. In questo lungo periodo di “resistenza” abbiamo pensato al Festival come a un momento di “rinascita”, a cui pure rimanda l’immagine di quest’anno legata all’iconografia dei tarocchi: la carta 17 è la carta delle “Stelle”, la carta che simboleggia la speranza di un rinnovamento.”

 

Come negli anni precedenti, il festival popolerà quindi teatri, spazi urbani e luoghi storici della città con i lavori di alcuni dei gruppi più originali del panorama nazionale ed europeo, dando vita quest'anno ad una programmazione sempre più marcatamente multidisciplinare: accanto al teatro, infatti, saranno presenti anche eventi legati alla danza, alla letteratura e alla musica.

Gli spettacoli saranno  diffusi in tutto il territorio cittadino: accanto al Teatro Studio, ci saranno eventi alla ex Chiesa del San Michele, alla Gran Guardia, al Chiostro degli Olivetani, in Piazza Vittorio Emanuele II, ai Giardini Due Torri e in Piazza Annonaria.

In continuità con gli scorsi anni, il festival si propone anche come un ponte e a un confronto fra le generazioni. Ad alcuni maestri della scena, presenti con un proprio spettacolo, è stato chiesto di segnalare una rosa di nomi da cui il Festival ha individuato uno o più giovani artisti. Il Festival ha indetto poi un Bando, oltre 500 le proposte giunte da tutto il mondo, da cui sono stati individuati altri cinque giovani gruppi.

Soddisfazione anche da parte dei sostenitori, presenti Fausto Merchiori per la Fondazione Cariparo, “Il Teatro del Lemming è una delle realtà più qualificate partendo dal nostro territorio”; Manuela Nissotti presidente Asm Set, “aggiungerei una realtà qualificante per il nostro territorio”. Da parte della Fondazione Rovigo Cultura, impossibilitati ad essere presenti, è giunto un messaggio, “apprezziamo la volontà di esplorare l'espressione teatrale con le sue varie sfaccettature in un'ottica di collaborazione e confronto”.

 

Il programma qui di seguito è stato illustrato dal direttore artistico Massimo Munaro:

Si inizierà domenica 5 settembre alle 15.00 in Gran Guardia con l’inaugurazione dell'installazione di Momec, (visitabile fino a domenica 12 settembre, dalle 15 alle 19), un gruppo informale che ha attraversato il festival anche in passate edizioni. Questa installazione, Terzo Tempo, sarà dedicata ad uno spettatore alla volta, che verrà invitato a rievocare i propri ricordi più cari.

Alle ore 16.00 ai Giardini Due Torri sarà invece la volta di un laboratorio-spettacolo di Sarah Zambello e Susy Zanella, dedicato ai bambini dai 6 anni, che ruoterà attorno all’albo illustrato Nuvolario. Atlante delle nuvole e condurrà i bambini in un percorso tra scienza e immaginazione. L’evento sarà replicato anche domenica 12 settembre, ultimo giorno del Festival.

La sera, invece, presso il Teatro Studio alle ore 21.00 verrà presentata una co-produzione Teatro del Lemming/Teatro Sociale di Rovigo, Ante Lucem, una scrittura scenica del Teatro del Lemming su “Sette romanze su poesie di Aleksandr Block, op.127” di Dmitrij Sostakovic. Lo spettacolo sarà replicato lunedì 6 settembre e sarà preceduto da un incontro curato da Oliviero Ponte Di Pino, critico di teatro, attorno al rapporto tra teatro e musica. L’incontro, dal titolo A che serve il teatro? Musica e teatro, sarà realizzato alle ore 18.00 ai Giardini Due Torri e prevederà la partecipazione, oltre a Ponte Di Pino, del regista Massimo Munaro e Carlo Serra, filosofo della musica.

 

Martedì 7 settembre il festival ospiterà invece il primo artista storico: alle ore 21.00 ai Giardini Due Torri, Pippo Di Marca presenterà il libro Sotto la tenda dell’avanguardia, un racconto in prima persona sui sessant’anni di storia di quel teatro che in Italia ha segnato e illuminato il secondo Novecento. La conversazione sarà guidata e curata da Silvia Mei, storica del teatro e prevederà anche la proiezione nel corso della serata del documentario di Rai educational A spasso con l’avanguardia.

La programmazione dedicata alle “conversazioni sul teatro” continuerà anche mercoledì 8 settembre, dove, sempre presso i Giardini Due Torri, alle 18.00 sarà presentato il libro di Massimo Munaro La Tetralogia del Lemming. Il mito e lo spettatore. Alla conversazione parteciperanno, oltre all’autore, Roberto Lamantea, critico di teatro e poeta, Roberta Gandolfi, storica del teatro, e il filosofo Giovanni Leghissa.

 

A partire da giovedì e fino a domenica, dalle 11.00 alle 13.00 ai Giardini due Torri, tornerà il Prefestival, un momento in cui gli artisti del giorno presenteranno il loro lavoro al pubblico e si rifletterà assieme sui lavori visti il giorno precedente.

 

Giovedì 9 settembre alle ore 18.00 ai Giardini due Torri andrà in scena il duo Nardinocchi/Matcovich, gruppo segnalato da Pippo Di Marca, che porterà a Rovigo lo spettacolo vincitore del Premio Scenario infanzia 2020, Arturo, uno spettacolo che indaga il tema della morte del padre. La giornata proseguirà poi presso l'Ex Chiesa di San Michele con un altro gruppo storico: Masque Teatro tornerà dopo vent’anni a Rovigo con la performance Luce, presentata in doppia replica alle 19.45 e alle 20.30.

A concludere la serata, presso il Chiostro degli Olivetani, saranno presentati a partire dalle ore 21.30 due brevi studi di teatro documentario, selezionati su bando. Miriam Selima Fieno e Nicola Di Chio presenteranno From Syria: is this a child, un lavoro che mira a raccontare ai ragazzi la guerra in Siria; a seguire Paola Di Mitri presenterà invece Vita amore morte e rivoluzione, uno studio che cerca di ricostruire una geografia emotiva, sensoriale e storica di Taranto.

 

Venerdì 10 settembre alle ore 18.30 in Piazza Vittorio Emanuele II il coreografo e danzatore svizzero-americano Joshua Monten, già ospite della XV edizione del festival, presenterà Game Theory, un lavoro adatto al pubblico di ogni età che affronta in modo ironico il tema del gioco. A seguire, alle 20.15 in Teatro Studio, sarà ospite del festival la compagnia spagnola Teatro de lo Inestable, che presenterà in prima nazionale El rastre d'aquella nit, un lavoro che coniuga sapientemente teatro e video. A chiudere la serata sarà uno spettacolo di danza, Mondo di Gennaro Lauro, artista segnalato da Sosta Palmizi. Lo spettacolo andrà in scena al Chiostro degli Olivetani alle ore 22.00.

 

Sabato 11 settembre si inizierà ai Giardini Due Torri con l'artista italo-danese Fabio Liberti, che presenterà alle 18.30 Don't, kiss, una performance che indaga le dipendenze e co-dipendenze relazionali. A seguire, presso l'ex Chiesa di San michele, sarà presente il terzo artista storico di quest'edizione del Festival: il regista catalano Roger Bernat presenterà in doppia replica alle 17.00 e alle 20.15 Numax-Fagor-Plus, uno spettacolo che invita gli spettatori e rievocare assieme gli scioperi dei lavoratori della fabbrica di elettrodomestici di Barcellona Numax. A concludere la serata, presso il Teatro Studio alle ore 22.00 sarà ospite Giulia Odetto con lo studio Onirica, un lavoro che utilizza la performance e l'installazione visiva per rievocare la dimensione dei sogni.

 

Domenica 12, giornata conclusiva del festival, gli eventi inizieranno al mattino con un laboratorio gratuito di danza aperto a tutti, dalle 10.00 alle 11.00 presso i Giardini Due Torri, condotto da Giorgio Rossi, fondatore e coreografo di Sosta Palmizi, quarto gruppo storico ospite della diciassettesima edizione del festival.

La compagnia, infatti, nel pomeriggio alle ore 18.00 presenterà in Piazza Annonaria lo spettacolo per bambini Esercizi di Fantastica. La programmazione proseguirà poi alle 21.00 al Chiostro degli Olivetani con un'altra artista segnalata da Sosta palmizi: Olimpia Fortuni presenterà un breve solo di danza dal titolo Soggetto senza titolo.

A concludere il festival, infine, alle ore 22.00 ai Giardini Due Torri, sarà il concerto gratuito del musicista e compositore siriano palestinese Aeham Ahmad, cresciuto nel campo profughi siriano di Yarmouk e fuggito in Germania nel 2015. L'artista, conosciuto anche come il pianista di Yarmouk, è diventato famoso a livello internazionale per le sue esibizioni in mezzo alle macerie della città siriana.

 

Gli eventi a pagamento sono accessibili con un biglietto unico di 15 euro che permette la partecipazione a tutti gli spettacoli di una singola giornata o con un biglietto per singolo spettacolo a 10 euro. Sono previsti inoltre numerosi eventi gratuiti.

La prenotazione (obbligatoria anche per gli eventi gratuiti) può avvenire online sul sito www.festivaloperaprima.it; la biglietteria sarà attiva online su www.liveticket.it/festivaloperaprima e, a partire dal 5 settembre, in Pescheria Nuova dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

 

Per informazioni, rivolgersi al Festival Opera Prima al numero telefonico 327.3952110 o via mail all’indirizzo operaprimafestival@gmail.com

www.festivaloperaprima.it