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A Rovigo nasce la “Cucina Solidale San Bortolo”

ROVIGO • Grazie alla donazione di Fondazione Azimut con 50 mila euro a Rovigo nasce la “Cucina Solidale San Bortolo”, per garantire alle persone in situazioni di disagio, ma anche all’intera collettività, l’accesso ad un luogo ospitale, aperto a tutti, dove ritrovarsi, consumare due pasti caldi al giorno, e sentirsi parte di una comunità.

È grazie allo stanziamento di 50 mila euro da parte di Fondazione Azimut che la parrocchia di San Bortolomeo, a Rovigo, potrà ristrutturare le cucine sociali e, a Natale, aprire le porte della “Cucina Solidale”, ribattezzata “della pace” da Don Andrea Varliero, parroco di San Bortolo.

 

La presentazione del progetto con il ringraziamento pubblico alla Fondazione, rappresentata a Rovigo da Massimiliano Dolcetto e Valter Pellegrini, del Team Azimut Dolcetto-Pellegrini di Rovigo, sono avvenuti durante  la conferenza stampa che si è tenuta oggi  a palazzo Nodari.

 

“Siamo felici – ha detto il sindaco Valeria Cittadin -, di presentare oggi un progetto davvero importante per tutta la comunità, proprio per la sua funzione inclusiva e aggregativa, che nasce all’interno di un mondo fatto di relazioni. L’iniziativa non è rivolta soltanto ai più bisognosi, ma sarà un luogo di benessere per tutti, dove anziani, persone con disabilità, giovani, potranno interagire ed essere accolti in un luogo dove il cibo sarà motivo di aggregazione. Ringrazio i promotori, Don Andrea e Don Christian, Azimut che sostiene il progetto, i volontari di Bandiera Gialla, la Dante Alighieri e chi collabora e collaborerà per la buona riuscita del progetto. A san Bortolo ci sono già molte attività che, grazie alla Parrocchia, vengono erogate, ora avremo un fiore all’occhiello in più” .

 

 

Il cibo diventa quindi un modo per agganciare le persone in difficoltà e per aiutarle ad entrare in contatto con la società, percependo la sensazione di accoglienza. “La nuova “Cucina della Pace - ha spiegato don Andrea Varliero con Don Christian Malanchin -, sarà un luogo in cui rispondere alle esigenze di integrazione. Qui verranno serviti pasti caldi a chi ne avrà bisogno, si organizzeranno le sagre del quartiere e delle Parrocchia, ci sarà modo di dare vita ad incontri e a momenti di aggregazioni. Ringraziamo la Fondazione Azimut per questo indispensabile gesto perché avremo modo di ristrutturare quanto esiste oggi, adeguandolo alle normative igienico sanitarie, creando degli spogliatoi per gli operatori, e dando vita a spazi accoglienti e belli da vivere, all’insegna dell’accoglienza e della condivisione pacifica. Disagi e persone indigenti nel nostro comune sono sempre di più, ma questo aiuto concreto che si basa sulle relazioni è l’elemento distintivo di questo progetto. Saranno così integrate le azioni di Caritas Diocesana e si darà modo anche agli anziani un luogo di incontro”.

 

“Siamo orgogliosi di rappresentare sul territorio Azimut, il gruppo indipendente e globale attivo nel management, nell'investment banking e nel fintech, al servizio di privati e imprese. Questa donazione di 50mila euro rappresenta molto più di una elargizione benefica: rientra nello spirito di etica sociale che caratterizza ogni singolo progetto finanziato dalla fondazione stessa”, ha sottolineato Valter Pellegrini. “Fondazione Azimut, dal 2011 ad oggi, ha stanziato 11 milioni di euro per supportare progetti e azioni concrete che avessero ricadute positive sulla collettività. La socialità è sempre il fulcro di queste donazioni e spesso, i progetti finanziati si trasformano in trampolino di lancio per altre iniziative che vengono poi svolte dal pubblico e dalle associazioni di volontariato che agiscono sul territorio”, ha specificato  Massimiliano Dolcetto.

 

L’assessore alle Politiche sociali Nadja Bala ha voluto anche parlare di numeri: 11.364 i pasti erogati dalla Locanda della Casa gestita da Caritas sul territorio. “Dove il pubblico fa fatica, l’intervento del privato è provvidenziale e il ringraziamento va proprio a Fondazione Azimut che concretamente ci sostiene e valorizza il nostro lavoro di squadra” ha ricordato. 

Presenti anche Davide Sergio Rossi di Bandiera Gialla che ha sottolineato la crescita della povertà sul territorio di riferimento che, stando agli ultimi dati, è passata dal 6,4% al 7.9% della popolazione. In conferenza anche Mirella Rigobello, presidente del Comitato di Rovigo della Società Dante Alighieri, che ha ribadito l’importanza di creare momenti di aggregazione sociale per supportare la crescita equa della società. I lavori alla nuova  “Cucine solidale” termineranno a settembre  e per Natale potrebbe essere opeartiva.


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