Rovigo è pronta ad ospitare il primo “Street Art Festival”. Si chiama Wallabe ed approderà nella nostra città dal 17 al 26 settembre. Un progetto che coniuga arte, cultura, urbanistica, formazione ed educazione.
Coinvolgerà il quartiere commenda con un occhio all'ambiente.
Il progetto WALLABE Street Art Festival vuole essere l’occasione di ripensamento dell’importanza del ruolo attivo di tutti noi nei processi che condizionano la qualità dell’ambiente in cui viviamo e propone un approccio innovativo culturale, la street art, abbinata all’innovazione tecnologica, l’utilizzo di prodotti (nanotecnologie) mangia-smog.
Il Festival diventa così momento di riflessione, di condivisione e di connessione tra i diversi portatori di interesse di uno spazio vissuto da tutti, spesso non consapevoli dell’importanza dei gesti di tutti i giorni.
“Sarà un evento importante – ha detto il sindaco Edoardo Gaffeo -, particolare con un contenuto di innovazione tecnologica rilevante. Sono particolarmente contento di questa iniziativa, che vede la collaborazione della Fondazione Rovigo Cultura e come main sponsor della Fondazione Cariparo. Sono sicuro che questo sia il numero zero di una serie di eventi che porteranno a Rovigo innovazione con artisti internazionali”.
Felice ed orgogliosa l'assessore all'Innovazione Lusia Cattozzo. “Come dice il nome Wallabe, ossia l'aspirazione a diventare qualcosa, è la città che aspira ad uscire dai propri confini di città piccola ma che può ambire a trovare un proprio spazio anche in un contesto internazionale. Il festival infatti ospiterà artisti di fama internazionale che lavoreranno sullo stesso piano con artisti emergenti locali e con gli studenti delle scuole superiori, coinvolti massivamente nel progetto. Ringrazio tutti perché si sono resi disponibili a tentare di sperimentare questa innovazione”.
Entrando nel dettaglio il Festival si propone come un’iniziativa con cadenza annuale, itinerante nei quartieri e nelle frazioni della città, connettendosi alla rete dei parchi naturali e stimolando la nascita di veri e propri distretti creativi.
La prima edizione sarà localizzata in uno dei luoghi a più alta frequentazione giovanile, il quartiere Commenda, a nord-ovest di Rovigo, in cui sono concentrati sia il polo scolastico, sia la maggior parte degli impianti sportivi più importanti della città (Campo di atletica, Stadio di rugby, Pattinodromo, Palazzetto dello Sport).
L’idea è di avviare per la prima volta un processo di rigenerazione urbana col coinvolgimento attivo sia delle strutture sia di chi le frequenta. Infatti, a fianco di artisti famosi anche e a livello internazionale, gli studenti e alcune aziende locali saranno i protagonisti del cambiamento, contribuendo alla realizzazione delle opera di connessione alla rete ecologica urbana.
Il Festival prevede interventi di opere murarie su: Palazzetto dello Sport, Parete del Celio-Roccati che si affaccia sul Pattinodromo Le Rose, muro di recinzione del polo scolastico, Scuole medie Bonifacio, muro spogliatoio Stadio Battaglini, Campo Coni, muro di recinzione del Parco Maddalena.
Ciò che contraddistingue questo Festival è l’esclusivo utilizzo di vernici abbinate a nanotecnologie d’avanguardia, capaci di “mangiare” smog.
L’applicazione di un particolare strato di prodotto sulle opere realizzate, infatti, garantiscono la capacità di cattura a annullamento degli inquinanti atmosferici per effetto della fotocatalisi. Da una prima stima, la capacità di pulizia dell’aria di tale tecnologia sarà pari ad equivalenti n. 50 alberi di grande fusto per una superficie totale di intervento pari a circa 500 mq. L’innovazione del progetto sarà oggetto di certificazione da parte di un laboratorio universitario che ne attesterà in maniera scientifica i benefici indotti.
Attraverso percorsi laboratoriali di alternanza scuola-lavoro, gli studenti del liceo artistico contribuiranno alla realizzazione delle opere murarie sui muri di recinzione delle scuole e di una parete all’interno dell’impianto sportivo di rugby. Gli studenti della Scuola Edile realizzeranno gli interventi murari volti a ripristinare muri e pareti che fungeranno da tela agli artisti. Inoltre, è previsto il coinvolgimento degli studenti del Conservatorio musicale della città, che realizzeranno un momento di accompagnamento musicale (trekking urbano sonoro) dal centro ai luoghi del festival. Ma il progetto è aperto anche ad aziende locali che contribuiranno in forma di sponsorizzazione/partnership tramite prestazione di servizi, ad associazioni culturali e ambientaliste per animare e diffondere conoscenza sull’importanza della connessione uomo-natura anche in un contesto urbano e ad ulteriori partnership.
Da domani sarà attivo un sito (www.wallabefestival.it) costantemente aggiornato.
Sarà inoltre allestita in Pescheria Nuova, una mostra temporanea sulla Street Art con l’esposizione di opere importanti.
Soddisfazione anche da Giuseppe Toffoli vice presidente vicario della Fondazione Cariparo, “viene dato spazio ai giovani artisti, è una sfida per la città di Rovigo, e da Sandro Secchiero presidente della Fondazione Rovigo Cultura, “questa iniziativa si colloca perfettamente nell'obiettivo della Fondazione, essere strumento di progettazione e promozione di eventi culturali”.