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A teatro con una Stella (VIII ed. – 2024) Rassegna-concorso in memoria di Davide Altieri

ROVIGO • Come ogni anno, torna l’appuntamento invernale con il teatro ad Arquà Polesine.

Il Circolo ricreativo Mons. Giacomo Sichirollo con la collaborazione e la direzione artistica della compagnia teatrale Proposta Teatro Collettivo . Arquà Polesine vi attende alla rassegna A teatro con una stella, giunta alla VIII edizione, nel Teatro parrocchiale di Arquà Polesine.

Febbraio 2024 vedrà il ritorno degli eventi teatrali dedicati alla memoria di Davide Altieri, amico e attore, noto arquatese, prematuramente scomparso. Tre gli appuntamenti in gara, due gli eventi di apertura e chiusura a cura della compagnia teatrale arquatese, con anche una nuova produzione, dedicata alla grande penna di Molière. Una rassegna che, come gli scorsi anni, sarà caratterizzata dalla presenza di un concorso: le compagnie che si esibiranno, infatti, concorreranno per alcuni premi che verranno assegnati da una giuria di qualità e dal pubblico presente


Verranno, dunque, assegnati due premi: il premio per il miglior allestimento intitolato a Davide Altieri e il premio per il miglior gradimento del pubblico, cui potranno poi aggiungersi segnalazioni per la qualità dei lavori o di alcuni aspetti degli stessi. A presiedere la giuria, quest’anno, sarà il vicesindaco e assessore alla cultura del comune di Arquà Polesine Luigi Carlesso. 


Gli eventi sono resi possibili grazie al sostegno e al patrocinio del Comune di Arquà Polesine e di F.I.T.A. Rovigo e grazie alla Parrocchia Sant’Andrea Apostolo per la concessione degli spazi.

Uno dopo l’altro, gli appuntamenti saranno sempre irriverenti, partendo dall’ultimo cavallo di battaglia, energico e eccentrico, della compagnia di casa. Dopo due sold-out, a grande richiesta, infatti, durante la prima serata di sabato 17 febbraio, tornerà Ti ho sposato per allegria, per la regia di Giorgia Brandolese, dal testo di Natalia Ginzburg. Una regia giovane e fresca, un teatro di parola in cui converge il teatro dell’assurdo, un ritmo incalzante e energico, per parlare della storia tra Pietro e Giuliana, giovane coppia che nel testo datato alla fine degli anni Sessanta, si sposa per allegria. Tra le incursioni di una scapestrata cameriera, Vittoria, e quelle della Madre di Pietro, suocera bigotta e indiscreta, si dipaneranno tante tematiche, legate anche all’emancipazione femminile, alcune profonde, ma tutte sempre condite da tanta, tantissima allegria e un pizzico di leggerezza.

Si passerà poi alla commedia brillante sabato 24 febbraio con lo spettacolo L’amore non si paga, tra vicende incalzanti e sotterfugi, a cura di Piccola Scena Arte&Spettacolo di San Martino di Lupari, testo di Italo Cordi e regia di Raffaella Bergamin. Questo sarà anche il primo appuntamento in concorso. Dopodiché, sabato 2 marzo, la compagnia Asolo Teatro ci accompagnerà in un altro testo brillante intitolato Che spirito me suocera!, testo di Simona Ronchi per la regia di Rossana Mantenese per ridere e sorridere insieme. Non poteva mancare la penna di Carlo Goldoni: ecco perché sabato 9 marzo ci sarà L’antikuario per la regia di Davide Berna con in scena gli attori della compagnia La calandra di Dueville. A concludere questo percorso, durante la serata di premiazione del 16 marzo, una nuovissima pièce teatrale, sempre a cura di Proposta Teatro Collettivo, per la regia di Giorgio Libanore, dedicata al grande Molière, per recuperare un grande classico, ironico e malinconico al contempo: Il malato immaginario.

Giorgia Brandolese, presidente del Circolo Mons. Giacomo Sichirollo, afferma: «Siamo pronti ad accogliervi, anche quest’anno, per una rassegna a cui noi teniamo molto per la persona a cui è dedicata, Davide Altieri, mio grande amico e amico di molti di noi, ancora nei nostri cuori e il cui ricordo non si spegnerà mai fintantoché ci sarà il teatro ad accoglierlo. Sarà un teatro divertente, un teatro allegro, ma anche un teatro che ci farà riflettere. Ringrazio, inoltre, quanti ancora hanno collaborato a queste serate, in particolare la Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo, il Comune di Arquà Polesine, F.I.T.A. Rovigo».

Gli appuntamenti partiranno da sabato 17 febbraio e inizieranno tutti alle ore 21:15. Costo d’ingresso per ogni evento di 8 euro. Abbonamento a tutti gli spettacoli: 35 Euro. L’entrata è gratuita fino ai 14 anni.

Per prenotazioni e informazioni: 3939760659. 

Programma

24 febbraio, ore 21:15

L’AMORE NON SI PAGA

Due atti di Italo Cordi, Regia di Raffaella Bergamin

Piccola scena Arte&Spettacolo di San Martino di Lupari.

Va in scena una commedia brillante che ha come protagonista il ricco Fulgenzio Fortuna che per amore di Genuflessa, la figlia ingenua e credulona che si vorrebbe maritare, si dichiara disposto a risolvere i problemi economici di Rosario, un lestofante pronto ad approfittare della situazione.

Rosina, la fidata figlia d’anima, raccoglie le confidenze di tutti ma quando la voglia di rivelare un segreto diventa prepotente, ecco venire fuori le situazioni più impensate. Lazzaro Fortuna, figlio del capofamiglia Fulgenzio, deve lottare contro una pudica e petulante fidanzata. Un colpo di scena finale farà ritrovare persone da tempo lontane e rivivere situazioni straordinarie. Il tutto in un turbinio di risate senza trascurare il senso su cui ruota la commedia: L’amore... non si paga.


02 marzo, ore 21:15 

CHE SPIRITO, ME SUOCERA!

Due atti di Simona Ronchi, Regia di Rossana Mantenese

Asolo Teatro di Asolo

Nella casa dei maturi coniugi Furlan, Piero e Ortensia, la serenità è ancora turbata dall’ingombrante presenza della suocera Palmira, nonostante da tempo non risuonino più le sue graffianti battute nei confronti del genero. L’ostinazione di Ortensia nel voler riprendere contatto con la madre l'ha spinta allo studio di pratiche spiritiche, che intende mettere in atto in casa propria coinvolgendo un ristretto cenacolo di sedicenti esperti e volonterosi amici. L’insistenza di Ortensia disorienta e preoccupa Piero che, sentendosi trascurato, cercherà... consolazione tra le braccia di affettuose accompagnatrici, spinto anche da Giulio, compagno di giovanili scorribande, appena ritrovato. Nonostante il sincero impegno di Ortensia nello sperimentare le più recenti tecniche del settore occulto, malintesi ed imprevisti creeranno un turbinio di situazioni imprevedibili ed intriganti che, nel finale, lasceranno spazio a una ritrovata armonia tra marito e moglie. O forse...no?

09 marzo, ore 21:15

L’ANTIKUARIO

Due atti da Carlo Goldoni, Regia di Davide Berna

Compagnia La Calandra di Dueville

In casa dell'antiquario conte Anselmo Terrazzani il conflitto tra la contessa Isabella, sua moglie e Doralice, figlia del mercante Pantalone e moglie di Giacinto, figlio dei Conti, pare essere senza fine. La differenza di classe sociale, l'orgoglio delle dame, la disonestà dei servitori e la superficialità di cattivi consiglieri sembra far volgere le cose al peggio.

Tutto ciò, però, non pare turbare il padrone di casa, che pensa solo al suo museo d’antichità per il quale spreca tutti i soldi, venendo ingannato dal servitore Brighella con l’aiuto dell’amico Stringa. L'unica persona che pare assennata è il vecchio ed onorevole commerciante Pantalone che si preoccupa di salvare le sorti della casa e il buon nome della figlia, cacciando le persone che fomentano litigi e malignità. Con somma pazienza e la giusta dose di risolutezza, Pantalone riuscirà nell’intento di far convivere suocera e nuora.

Un classico di Carlo Goldoni proposto in una messa in scena contaminata dalla contemporaneità, dove dialoghi, costumi, scenografie e musiche proietteranno lo spettatore in un 1750 non esattamente tradizionale.


16 marzo, ore 21:15

APPUNTAMENTO FUORI CONCORSO E SERATA DI PREMIAZIONE

IL MALATO IMMAGINARIO – NUOVA PRODUZIONE

Tre atti di Jean Baptiste Poquelin, Molière, regia di Giorgio Libanore

Proposta Teatro Collettivo di Arquà Polesine

Rappresentare il ridicolo per esorcizzare il dolore e l’amarezza: questa è, in sintesi, la formula magica del teatro di Molière. Un’opera che vive di contrasti fra l’apparente leggerezza, decisamente farsesca e l’allucinata disperazione di un genio teatrale alla fine.

In un clima soffocante, fatto di purghe e di medicine, si dipana la vicenda di Argante, ipocondriaco concentrato sulla sua (cagionevole?) salute, e attorniato dalle donne della sua famiglia: la moglie manipolatrice, la serva scaltra ed autoritaria, una figlia irrispettosa ed un’altra inquietante.

Argante inoltre è assediato da una pletora di uomini: medici armati di enteroclismi, un notaio avvoltoio dei suoi beni, il corteggiatore di sua figlia deciso ad entrargli in casa. Beralda, sorella di Argante e la serva Tonina, lo convincono a fingersi morto: potrà così scoprire l'ipocrisia di chi lo circonda. Solo l'affetto (sincero?) della figlia Angelica verrà premiato: potrà sposare il giovane che ama e Argante deciderà di diventare medico lui stesso, di se stesso.

Dietro l’apparente semplicità e perbenismo si nasconde un verminoso ed inquietante intreccio di fobie e malattie. Argante vittima delle false informazioni dei medici è un brav’uomo che vuole imporre le proprie paure alla figlia Angelica. Solo la burla di Tonina lo potrà, apparentemente, liberare da queste follie. Tutto è raccontato con la comicità dei personaggi della commedia dell’arte. Ma è sempre presente Luigina, l’altra sorella, che tutto vede, tutto controlla...


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