ROVIGO • Ha preso il via oggi la tanto attesa demolizione dello scheletro di via Bramante, una struttura rimasta incompiuta per anni e simbolo di degrado urbano. L’intervento segna l’inizio di un importante progetto di rigenerazione che restituirà alla città un’area completamente rinnovata e funzionale.
Il piano prevede la costruzione di 12 nuovi alloggi, oltre al trasferimento della sede Ater nel nuovo complesso. Progetto finanziato da fondi propri Ater, contributi regionali e dall’accensione di un mutuo.
Contestualmente, nell’attuale sede ATER, l’obiettivo è di realizzare alloggi per studenti, prevedendo al piano terra una mensa comune, spazi ricreativi e una piccola biblioteca, favorendo così la socialità e migliorando i servizi abitativi anche per i giovani del territorio e per chi frequenta l’università e viene da fuori città.
Si avvia così la conclusione di un questione in sospeso da molto tempo, con la demolizione verranno recuperate e numerate delle travi che verranno riutilizzate nella nuova costruzione.
Un intervento che rappresenta un passo concreto verso la valorizzazione del patrimonio urbano e la creazione di nuove opportunità per cittadini e studenti, contribuendo al miglioramento della qualità della vita e del tessuto sociale di Rovigo.
“Con la giornata di oggi – dichiarano il sindaco Valeria Cittadin e il vice sindaco nonché assessore all’Urbanistica Andrea Bimbatti -, finalmente inizia la demolizione di una struttura che dimostrava degrado e abbandono, quindi non possiamo che essere felici che si sia dato inizio al progetto di riqualificazione e recupero di un’area che si trova in un quartiere popoloso dove insistono peraltro molte scuole. Un sito che non era certo esempio di buona amministrazione. Nel frattempo sta proseguendo l’iter per la realizzazione di una nuova struttura che ospiterà la nuova sede Ater oltre ad alcuni appartamenti. Vogliamo ringraziare i nostri uffici, i tecnici che in questi mesi hanno lavorato e l’Ater nella persona del suo presidente Ferrarese, con il quale abbiamo lavorato fianco a fianco affinché si arrivasse a definire un progetto che sarà qualificante per la città, ma migliorativo sicuramente anche per i dipendenti dell’Ater e per tutti i cittadini che devono accedere ai loro servizi”.
Soddisfazione anche da parte del presidente Ater, Guglielmo Ferrarese. “Dopo molti anni e vicissitudini giudiziali, finalmente si vede la luce alla fine del tunnel. L’auspicio è di partire la prossima primavera con i lavori per realizzare il nuovo progetto. E’ un momento importante che va a rigenerare un’area urbana collocata in uno dei punti strategici della città. Ringrazio il sindaco Cittadin e l’assessore Bimbatti per la sinergia e la collaborazione, che hanno portato a questo risultato”.


