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Alla mostra del cinema di Venezia un'anteprima sul futuro del cinema Duomo

La riapertura in autunno con un progetto basato su socialità, inclusione e partecipazione.

Il futuro cinema teatro Duomo sarà uno spazio di socialità, all’insegna dell’apertura alla città, dell’inclusione, della ricostruzione di relazioni.

Lunedì 6 settembre, presente alla presentazione alla 78^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nel corso dell’evento “Seminiamo cultura: nuovi spazi per il cinema”, ospitato dallo Spazio Regione Veneto all'hotel Excelsior al Lido. Un’anteprima di quello che il cinema di prepara ad offrire, ma anche un’occasione per fare il punto sul progetto di riapertura, che vede coinvolte la Fondazione Rovigo Cultura, la cooperativa sociale Zico e diverse realtà culturali cittadine. 

Tutto è iniziato nel 2020, in pieno lockdown, come ha raccontato Elena Busson, vicepresidente della Fondazione: “In quel periodo abbiamo saputo che il cinema teatro Duomo stava per chiudere i battenti per sempre. Ci siamo detti: possiamo fare qualcosa per evitare l’ennesimo vuoto urbano in centro?” Dall’incontro con Zico ha iniziato a prendere forma un progetto, sviluppato con la parrocchia e con altre realtà, come la Federazione italiana teatro amatori e Minimiteatri. “E’ un progetto pilota, che porteremo avanti in base alla risposta che arriverà da parte della città – prosegue Busson – Sarà molto più di un semplice teatro. Può diventare uno spazio per molte realtà culturali che oggi non hanno un luogo in cui trovarsi”.

Plaude all’iniziativa l’assessore regionale alla cultura, Cristiano Corazzari: “E’ un progetto di grande qualità e di impatto nei confronti della città, con la valorizzazione di un luogo storico e di uno spazio in cui si possono produrre attività importanti – commenta – Sarà una fucina di idee, di conoscenze, di reti, di relazioni, aspetto fondamentale in un momento in cui certi legami e certe reti hanno la necessità di essere ripresi e rafforzati”. 

In video il saluto del sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo: “Far ripartire un cinema storico della nostra città è importante sia dal punto di vista culturale, sia della rigenerazione urbana in centro storico. Come amministrazione ci crediamo molto e siamo sicuri che porterà nuova linfa alla produzione culturale della città”.

“Il nostro ruolo vuole essere quello di facilitatori – ha spiegato Beatrice Damiani di Zico – Da qui la scelta di non marchiare il progetto con il nostro nome. Vogliamo invece che emerga l’aspetto della condivisione e della collettività. Abbiamo pensato a un progetto basato sulla condivisione e sul coinvolgimento di diverse anime del territorio. Uno dei primi eventi sarà un percorso in cui le persone potranno mettersi in gioco assieme a noi, costruendo e realizzando delle proposte”. 

A coordinare le attività della sala, che riaprirà già in autunno, sarà Valentina Guglielmo, esperta di promozione cinematografica, che torna alla sua città natale dopo esperienze in Italia e all’estero. “Sarà un cinema per il pubblico, creato assieme al pubblico – ha spiegato – Noi speriamo di riaccendere la voglia di cinema nei cittadini di Rovigo, che non hanno una sala in centro storico da troppi anni”. Cosa proporrà questo spazio? “Faremo cinema di qualità, ma ospiteremo anche teatro e musica dal vivo. Ci piacerebbe esplorare anche attività dedicate ai più giovani e percorsi didattici con le scuole. Infine, avremo un occhio di riguardo per il pubblico delle famiglie”.