ROVIGO • ANAP Veneto premia Maria Paola Padovan: riconoscimento per l’impegno imprenditoriale e associativo.
In occasione del convegno promosso da ANAP Veneto nei giorni scorsi a Quarto d’Altino, dedicato al futuro della sanità e dell’assistenza in una società sempre più longeva, si è svolta anche la cerimonia di premiazione degli artigiani oggi in quiescenza che si sono distinti per la propria attività imprenditoriale e per la dedizione alla vita sociale e associativa nelle rispettive province.
Tra i riconoscimenti assegnati, l’ANAP regionale ha voluto rendere omaggio a Maria Paola Padovan, figura di riferimento per l’imprenditoria rodigina e socia attiva dell’associazione dal 2003. La sua storia personale e professionale rappresenta in pieno i valori di continuità, impegno e dedizione che ANAP intende valorizzare.
La sua storia nasce da una tradizione familiare importante, quella della vetreria Padovan, che i suoi genitori avviarono con coraggio e lungimiranza dopo l’alluvione del 1951.
Dopo essersi dedicata completamente alla famiglia, a 40 anni si è messa in gioco, scegliendo di impegnarsi nell’azienda, affiancando i fratelli in un settore che richiedeva visione e competenze nuove. Con passione e determinazione, ha contribuito a guidare la Climo Glass di Rovigo, la seconda azienda creata dal padre Guerrino, verso l’innovazione, investendo in macchinari all’avanguardia e portando avanti quella capacità di guardare al futuro che era nel DNA della famiglia.. Oltre all’impegno in azienda, non ha mai fatto mancare la sua presenza nella vita associativa, promuovendo occasioni di incontro e testimoniando i valori di solidarietà, vicinanza e spirito comunitario.
Il presidente regionale Severino Pellizzari, durante l’evento, ha ricordato che "questi artigiani rappresentano una vera risorsa perché continuano a mantenere saldi i valori e viva una comunità fatta principalmente di relazioni. Il futuro delle RSA e del nostro welfare deve quindi passare dall’invecchiamento attivo: non solo cura, ma prevenzione, inclusione e dignità. Garantire il giusto sostegno alla famiglia con un fondo dedicato alla non autosufficienza deve essere una priorità, il giusto riconoscimento a chi ha costruito il nostro presente".
