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Aperta una sede dell’Autorità Distrettuale del fiume Po a Rovigo

ROVIGO • Politiche dell’acqua, aperta una sede dell’Autorità Distrettuale del fiume Po a Rovigo nella sede della Provincia di Rovigo che ospiterà il nuovo Ufficio Territoriale. Oggi sottoscritto il Protocollo per una immediata partnership operativa con la Regione del Veneto e la Provincia stessa.

Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, Regione Veneto e Provincia di Rovigo da oggi, più che nel recente passato, potranno contare su una sempre più stretta collaborazione operativa, consolidata stamane nella sala Consiglio della Provincia, dalla sottoscrizione di accordo che porterà nell’immediato all’attivazione di un Ufficio Territoriale dell’Autorità a cui, per mission istituzionale, compete la pianificazione e la programmazione delle politiche sulla risorsa idrica nel distretto del Grande Fiume.


Secondo la normativa infatti e per perseguire lo svolgimento delle proprie funzioni , al fine di garantire un esercizio più efficiente e vicino alle singole realtà territoriali locali che presentano differenti specificità idro morfologiche, l’Autorità, che ha sede centrale a Parma, può contare sulla possibilità concreta di dotarsi di strutture operative a livello territoriale in collaborazione con le regioni interessate.


E proprio sulla base di queste ragioni e priorità funzionali che, in accordo con Regione Veneto, si procede a dare ulteriore impulso ad una sinergia più serrata, all’interno di un percorso comune e di reciproco scambio  su diversi temi e tipologie di interventi: tutela della risorsa acqua, mitigazione del rischio idrogeologico e idraulico, riqualificazione degli ambiti fluviali, sviluppo sostenibile del territorio, azione condivisa nei comuni del Polesine in funzione siti MaB Unesco, rafforzamento delle interazioni tra Riserve della Biosfera del Fiume Po con attenzione mirata agli equilibri del Delta, patrimonio straordinario da preservare.


In sala anche il Prefetto di Rovigo, l’assessore regionale Cristiano Corazzari, la Consigliera regionale Laura Cestari e alcuni sindaci, tra cui quello di Rovigo Edoardo Gaffeo e di Salara Lucia Ghiotti, l’ente Parco Delta del Po con il direttore Pako Massaro, e una delegazione di Assonautica Acque Interne Veneto Emilia con Rudy Toninato e Alba Rosito.

“L’Autorità di Bacino – ha sottolineato con soddisfazione il Segretario Generale di Adbpo Alessandro Bratti –aveva questa possibilità che oggi, grazie alle collaborazioni istituzionali con la Regione Veneto e la Provincia di Rovigo e al lavoro dei rispettivi staff siamo riusciti a concretizzare. La disponibilità dell’Assessore Bottacin e del Presidente Ferrarese e la condivisione dei percorsi di sostenibilità nella gestione dell’acqua in un territorio in cui la risorsa stessa è così importante hanno permesso oggi di poter contare su un presidio fisso di costante lavoro comune”.

“La nostra Regione, nella sua costante mission volta all'aumento della sicurezza territoriale – ha evidenziato l'assessore all'Ambiente e alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin –, ha positivamente sostenuto questa nuova iniziativa che nasce con l'intento di efficientare ulteriormente lo sviluppo sostenibile del territorio, anche attraverso importanti collaborazioni che possono dare preziose risposte agli obiettivi di adattamento ai cambiamenti climatici”.

“Siamo soddisfatti e orgogliosi per l’obiettivo raggiunto; come Provincia abbiamo dato impulso a quest’operazione nella quale abbiamo creduto e che riteniamo sarà di aiuto e stimolo per i Comuni del Po e del Tartaro-Fissero-Canalbianco – ha sottolineato Enrico Ferrarese, Presidente della Provincia di Rovigo –. Ci è sembrato logico e opportuno proporci come sede e, grazie alla disponibilità di Regione e Autorità di Bacino, con le quali la collaborazione si è dimostrata ancora una volta fattiva, oggi possiamo guardare al futuro con grande fiducia e aspettative. Ringrazio quindi l’assessore regionale Bottacin, il segretario generale dell’Autorità Bratti, la dottoressa Verza e l’ufficio Politiche Comunitarie della Provincia per il prezioso lavoro che ha reso possibile conseguire questo risultato”

 

L’AUTORITÀ DISTRETTUALE DEL FIUME PO E LE SUE FUNZIONI

Con i suoi 87 mila km quadrati il bacino idrografico del Po è il primo Distretto italiano per estensione, abbracciando i territori di nove regioni: Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche e includendo anche porzioni di territorio svizzero (bacino del fiume Toce) e francese. Un territorio che interessa oltre 3.200 comuni, la cui popolazione che vi risiede è pari a 16 milioni di abitanti: una realtà eccezionalmente varia e punto nevralgico dell’economia europea che si sviluppa lungo i 652 chilometri del Grande Fiume. Per sovrintendere e coordinare in maniera ancora più performante le politiche dell’acqua nei territori sottesi all’influenza del fiume più lungo d’Italia l’ADBPo, Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, opera sui bacini idrografici con funzioni per le azioni di difesa del suolo e del sottosuolo, tutela, monitoraggio e il risanamento delle acque, la fruizione e la gestione del patrimonio idrico e la tutela degli aspetti ambientali.


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