ROVIGO - “Scenari per il prossimo futuro dell’Italia. Le questioni aperte da gestire per essere vincenti in un’epoca di instabilità” è il titolo dell’evento organizzato da Confindustria Veneto Est, in collaborazione con The European House - Ambrosetti (TEHA), per offrire alle imprese un’occasione di approfondimento sugli scenari economici, geopolitici, tecnologici e sociali e sulle loro implicazioni per le imprese e per il Paese.
![Confindustria convegno](https://image.jimcdn.com/app/cms/image/transf/dimension=820x10000:format=jpg/path/sd60c8232c57ee394/image/id8dfb038a7ea9e33/version/1699552720/confindustria-convegno.jpg)
Una Salone del Grano della Camera di Commercio Venezia Rovigo gremito oggi (ndr) per l’incontro aperto dall’intervento di Lorenzo Tavazzi, Partner e Responsabile Area Scenari e Intelligence di The European House - Ambrosetti, sui principali trend che interessano l’Italia e il suo sistema produttivo, alla luce delle analisi e studi strategici realizzati da TEHA in occasione dell’annuale Forum di Cernobbio sugli scenari competitivi.
Ne anno discusso Leopoldo Destro, Presidente Confindustria Veneto Est, e Cristina Balbo, Direttore Regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo.
A condurre Roberto Papetti, Direttore Il Gazzettino.
L’attuale contesto globale può essere descritto come una “tempesta perfetta”, caratterizzata da alcuni fattori di crisi che non si erano mai registrati contemporaneamente: la pandemia, una guerra in territorio europeo (il conflitto russo-ucraino) e ora in Medio Oriente, la crisi inflattiva, l’incremento dei costi dell’energia e la disruption delle catene di approvvigionamento globali. In questa “permacrisi” si inseriscono alcuni problemi strutturali dell’Italia non ancora risolti, tra cui: una produttività stagnante, la crisi inflattiva (con impatti sui salari e sul reddito delle famiglie, a fronte di un cuneo fiscale tra i più elevati nell’area OCSE) e l’“inverno demografico”, con inevitabili conseguenze sulla sostenibilità del sistema previdenziale. In questo contesto, l’Italia deve affrontare tre transizioni per rafforzare la competitività e “costruire” il futuro: la transizione green e lo sviluppo delle filiere industriali ad essa collegate, la digitalizzazione del Paese e delle sue imprese e la demografia. Vi sono, inoltre, due questioni cruciali da affrontare nell’immediato: il futuro del PNRR, del quale si fornirà un aggiornamento sullo stato di avanzamento, e l’approvvigionamento di Materie Prime Critiche, uno dei principali ambiti di competizione geostrategica globale.
![](https://image.jimcdn.com/app/cms/image/transf/dimension=820x10000:format=jpg/path/sd60c8232c57ee394/image/i6e65f9a0f746b117/version/1699553352/image.jpg)