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Da Dobbiaco a Rovigo, il cicloviaggio di Mariagrazia Bellinazzi

La rodigina MariaGrazia Bellinazzi aveva un piccolo sogno nel cassetto, la sua prima avventura in solitaria in bicicletta attraversando le più belle ciclovie dell’Alto Adige, Trentino e Veneto.

Il Veneto è una delle mete turistiche più conosciute e ambite al mondo, la regione più accogliente d'Italia, prima assoluta in termini di presenze turistiche. Grazie al suo patrimonio culturale, al suo paesaggio e alla varietà di ambienti ed ecosistemi, è in grado di soddisfare un ampio ventaglio cicloturistico: dall'arte a quello balneare, dal termale allo sportivo, dalla montagna alla campagna. Due i mezzi di trasporto usati dalla professoressa viaggiatrice Mariagrazia Bellinazzi, il treno e la bicicletta da viaggio per scoprire le più belle ciclovie venete, partendo dalle Dolomiti passando per il lago di Garda arrivando in terra Polesana.


Il Viaggio

Il turismo sostenibile invita i viaggiatori a esplorare le meraviglie della natura custodendone l’integrità culturale, la diversità biologica e le tradizioni locali. L’Italia è un continuo susseguirsi di città, centri storici e paesaggi da esplorare attraverso percorsi poco battuti ed ecosostenibili. Sono oltre 58 mila i chilometri della rete cicloturistica italiana che offre a turisti da tutto il mondo la possibilità di godere dell’enorme patrimonio del Bel Paese.

Viaggiare ci permette di venire a contatto con persone di altre culture, di altri Paesi, ci dona una visione del mondo più completa, fatta di altri punti di vista e di vita.

Così è stato per la Bellinazzi che attraverso una citazione ci dice: “Sono una parte di tutto ciò che ho trovato sulla mia strada”. (Lord Alfred Tennyson)


Prima di ogni viaggio c'è lo studio del percorso, cercando le numerose app, cartografie e siti web dedicati per scaricare le cartografie, un lavoro di ricerca anche per gli ostelli sul dove fermarsi a fare ristoro e tappa di recupero energia. I percorsi scelti necessitavano del giusto mezzo e degli accessori a contempo utili e più adatti ad affrontare le lunghe distanze. Niente improvvisazione per questi itinerari. Si perchè affrontare tratte lunghe con 25 kg in più di materiale e con molti dislivelli di percorso, in qualsiasi condizione meteo, e con una media di 21km/h circa non è cosa da tutti i giorni. Trovarsi impreparati potrebbe costare caro sotto un profilo tecnico e fisico. Allenati si, almeno Mariagrazia classe 1965 non è nuova in sella alla sua bici. Dunque i consigli degli amici ed esperti, la preparazione atletica, un consulto medico, le spese essenziali per il viaggio, e in primis la bicicletta da cicloviaggio, una gravel speciale quasi unica con telaio in acciaio a triplo spessore da 14,2 kg vincitrice di numerosi premi e del Guinness World Record, la Cinelli Hobootleg 2020, acquistata da R_evolution a Boara Pisani attrezzata con portapacchi Tubus e tutto il necessario per viaggiare in sicurezza.


il Percorso a Tappe

Partenza in treno con posto bici (anche per e-bike) da Rovigo a Bressanone via Bologna.

Una grande comodità negli spostamenti su due ruote, fruibile a tutti i viaggiatori e che su alcune tratte diventa necessario. Molto amato dai cicloturisti stranieri, infatti lungo i percorsi Mariagrazia ha incontrato moltissime persone, ma pochi erano italiani.

Arrivata a destinazione, il viaggio già iniziato, comincia per davvero. Qui si fa sul serio, subito saltano all'occhio le numerose informazioni per gli amanti delle due ruote, percorsi sempre segnalati e serviti, accesso a ZTL, info counter digitali, aree attrezzate e una sensazione di sicurezza che non ti abbandona mai, e che fuori zona aiuta molto. Qui il cicloturismo è di casa ed è una cosa seria, ampiamente sfruttato per far conoscere e condurre il ciclista in ogni percorso verso le bellezze del territorio e delle zone limitrofe. 


1ª Tappa: Dobbiaco Bressanone, lungo la Ciclabile della Val Pusteria

La Val Pusteria è nota soprattutto per le sue meravigliose montagne, si pedalerà sulla pista ciclabile a valle lungo il fiume Rienza. Partendo da Dobbiaco la ciclabile si snoda lungo i paesi della valle e conduce a Brunico attraverso un paesaggio molto vario caratterizzato da prati e boschi. Si continua fino a Bressanone proseguendo sempre sulla ciclabile lungo il fiume, attraversando le rovine della chiusa di Rio Pusteria, confine tra la Val Pusteria e la Valle d’Isarco.

2ª Tappa: Bressanone Bolzano lungo la ciclabile della Valle Isarco

Partita da Bressanone, lungo il fiume Isarco in direzione sud. Qui la valle è ancora larga, i meleti dominano il paesaggio e lungo i pendii soleggiati crescono le vigne. In poco tempo si raggiunge il borgo medievale di Chiusa (Klausen), dominato dal Monastero di Sabiona (Säben). Ponti e brevi gallerie rendono il passaggio interessante e vario. A Prato all’Isarco (Blumau) inizia, lungo la ciclabile, la “Augenreise”: una catena di opere d’arte, installazioni e disegni sui muri, ci accompagnano fino a Bolzano. La valle si allarga e ci si ritrova in un paesaggio di vigneti.

Si entra direttamente nel percorso R4 della rete ciclabile urbana di Bolzano (Bozen).


3ª Tappa: Bolzano Merano A/R attraverso la ciclabile Val d'Adige

Sono partita da Bolzano, pedalando in direzione sud seguendo il corso del fiume Isarco. Appena fuori dai confini urbani la pista ciclabile si immerge nei frutteti che rappresentano un po’ il filo conduttore di questo percorso. Qualche chilometro più avanti è già ora di lasciare l’Isarco per seguire l’Adige, imboccando l’omonima valle. 

In Val d’Adige si attraversano subito due passaggi a livello per poi proseguire sull’argine orientale del fiume. Si passa in mezzo agli abitati di Andriano e Terlano che si trovano proprio uno di fronte rispetto alla ciclabile. Questa è zona di produzione del Terlano, un vino bianco dal colore giallo paglierino a denominazione di origine controllata, la cui produzione è consentita solo in provincia di Bolzano.


Se il vino e la frutta sono produzioni tipiche di tutta la valle i roseti sono una prerogativa di Nalles, il piccolo comune che si trova a metà strada tra Merano e Bolzano e che, già ai tempi degli antichi romani, era una stazione lungo la Via Claudia Augusta.  Ancora qualche chilometro e mi trovo alla stazione di Lana dove proseguo in direzione di Postal. Qui abbandono la pista e prendo la strada provinciale verso Sinigo, raggiungendolo in pochi chilometri, giungo alle porte di Merano, meravigliosa città storica.

4ª Tappa: Bolzano Trento attraverso la ciclabile Imperatrice Maria Teresa

La pista ciclabile si sviluppa lungo il fiume Adige, attraversa la bella Valle dell’Adige, pedalando tra frutteti e vigneti, circondati da bellissime montagne. Presso Vela la pista ciclabile affianca per un tratto l’autostrada del Brennero e piega a sinistra all’ombra della Paganella. Presso il biotopo Foci dell’Avisio il percorso ciclabile passa accanto ad un terreno paludoso e si raggiunge il paese di Zambana, località molto famosa per la produzione degli asparagi. Ancora qualche chilometro di pista ciclabile e raggiungo Chiusa di Salorno e di conseguenza il confine tra il Trentino e l’Alto Adige, confine territoriale e linguistico (italiano/tedesco). Da qui in si prosegue attraverso la Bassa Atesina fino a Bolzanola pista ciclabile che segue principalmente il corso del fiume Adige.


In bicicletta è possibile anche raggiungere il Lago di Caldaro oppure Appiano.

5ª Tappa: Trento Rovereto sulla ciclabile dell’Adige

Un percorso spettacolare immerso tra i mastodonti di roccia del Trentino, è la ciclovia dell’Adige, che attraversa tutta la regione da Nord a Sud, dalle Alpi della provincia di Bolzano alla pianura padana in provincia di Verona.

La pista si sviluppa quasi interamente lungo il fiume Adige utilizzando le piccole strade in prossimità degli argini, che attraversano campagne costellate da vigneti e frutteti, costeggiando i piccoli borghi e i centri principali di Trento e Rovereto.


6ª Tappa: Rovereto Riva del Garda A/R, attraverso la ciclabile Adige Garda

La ciclabile Rovereto - Mori - Torbole sul Garda - Riva del Garda, si trova in Trentino e mette in comunicazione la valle dell’Adige, percorsa dall’omonimo fiume, con il lago di Garda.

È un percorso completamente asfaltato e adatto a qualsiasi tipo di bicicletta, quasi interamente pianeggiante e si svolge su itinerario protetto e alcuni tratti promiscui. Unica salita, il passo San Giovanni.

La discesa che da Nago conduce a Torbole sul Garda è in forte pendenza quindi bisogna prestare attenzione al traffico e al fondo, moderando la velocità. Allo stesso tempo la salita che da Torbole sul Garda porta a Nago è faticosa per la pendenza.


7ª Tappa: Rovereto Verona sulla ciclabile Adige Sole 

Dalla città di Rovereto, sono scesa superando Mori, Ala, Avio con il bel castello di Sabbionara e sono giunta a Borghetto, ultimo paese trentino. In Veneto ho proseguito lungo la nuova pista ciclabile con leggeri saliscendi fino all'ultima salita al forte di Rivoli. Da Rivoli Veronese si può decidere di proseguire in direzione di Affi lungo la BI1 Ciclovia del Sole o verso Verona lungo la ciclovia dei fiumi veneti. Ho optato per la Ciclovia del Sole, molto curata e piena di cartelli che non ti fanno sbagliare strada, ci sono anche passaggi tra un tratto di ciclabile e l'altro dove si attraversano strade statali poco trafficate. Il paesaggio è meraviglioso,  immersione totale nelle immense distese di vigneti, anche se in lontananza si vedevano e impattavano le gigantesche pale eoliche del parco eolico del monte Mesa, famoso impianto di produzione di energia eolica situato nel territorio comunale di Rivoli Veronese. Giungendo tranquillamente a Verona sulla ciclabile cittadina...


8ª Tappa: Verona Rovigo attraverso le ciclabili Adige sud e Adige Po

Sono partita da piazza Bra a Verona, passando per il ponte San Francesco, qui inizia il percorso del Boschetto zona sinistra Adige, passando sotto il ponte Rumor del quartiere San Pancrazio, continuando il percorso sempre sx Adige. Successivamente sono transita nel parco pubblico della suggestiva Villa Buri, proseguendo ho raggiunto i comuni di San Martino Buon Albergo e San Giovanni Lupatoto. Sono passata a fianco del ponte Perez, sulla destra si trova il centro di Zevio, cittadina caratterizzata dall’imponente Villa Sagramoso, circondata da fossato e attuale municipio comunale. La ciclabile passa a fianco della bella chiesa romanica dei SS. Filippo e Giacomo (XII sec.), nella frazione Scardevara di Ronco all’Adige.


Si costeggia il centro comunale di Ronco all’Adige, si passa a fianco del ponte di Tombazosana-Albaredo, si attraversa il ponte e ci si trova nel centro comunale di Albaredo d’Adige, si costeggiano i centri comunali di Roverchiara, Bonavigo, Angiari, giungendo nella cittadina di Legnago, principale centro del Basso veronese. Si superano le cittadine di Villa Bartolomea e Castagnaro. Poco dopo c’e` il confine provinciale con Rovigo, termina l’asfalto e la pista diventa sterrata fino a Badia Polesine (RO). Da qui ho optato di non fare la strada sterrata dell'Adige fino a Rovigo, ma di passare alla Ciclovia Adige Po, passando per i paesi di Ramodipalo - Rasa, Lendinara, Villanova del Ghebbo, Costa di Rovigo, Roverdicrè fino a raggiungere la città di Rovigo attraverso la ciclabile cittadina.

 

Nel Ringraziare Mariagrazia Bellinazzi per essere portavoce e madrina di questa bella avventura, auguriamo ai lettori buon viaggio e vi salutiamo usando una delle frasi che Lei stessa ha intercalato nel suo racconto:

"La bicicletta è un modo di accordare la vita con il tempo e lo spazio, è l’andare e lo stare dentro misure ancora umane". - Sergio Zavoli -