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FESTIVAL ANTICHI ORGANI DEL POLESINE 2021

S’INNALZA IL CANTO DEGLI ANTICHI ORGANI DEL POLESINE

Al via il Festival più atteso dell’anno. Cinque concerti dal 28 novembre al 18 dicembre 2021

Edizione XVIII

Alle porte del mese di dicembre, col carico di speranze e tintinnii natalizi, riparte il Festival Antichi organi del Polesine, dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione dell’immenso patrimonio organario della provincia di Rovigo. Il programma è stato presentato stamane in conferenza stampa a Palazzo Celio, alla presenza del presidente e del direttore di Asolo Musica Maurizio Jacobi e Federico Pupo e del direttore artistico del Festival Antichi organi Nicola Cittadin. Per la Diocesi di Adria-Rovigo c’era il direttore dell’ufficio Beni culturali ecclesiastici Marco Maran, per il Comune di Lendinara il direttore  della Biblioteca comunale  Nicola Gasparetto e per il Comune di Loreo, la consigliera delegata alla Cultura, Sara Forzato. Per il Comune di Rovigo, il vicesindaco Roberto Tovo ha inviato un messaggio di buoni auspici.

Dopo la pausa forzata del 2020 che ha fatto mancare la musica come l’aria, sono cinque gli imperdibili concerti, in cui suoneranno da protagonisti sul palcoscenico del festival, altrettanti preziosi strumenti musicali di inestimabile valore storico e artistico: il 27 novembre alla Basilica della beata vergine Maria del rosario di Polesella; il 4 dicembre alla Chiesa di santa Maria Assunta di Loreo; il 5 dicembre in San Biagio a Lendinara; il 12 dicembre in San Nicolò vescovo a Ca’ Venier di Porto Tolle ed il 18 dicembre al Tempio La rotonda di Rovigo.

L’organizzazione del Festival Antichi organi è di Asolo Musica-Amici della musica col contributo della Regione del Veneto ed il patrocinio del Mic, nell’ambito del circuito concertistico “Cantantibus organis”, un percorso sonoro-emozionale, che a varie tappe in diversi periodi dell’anno, coinvolge gli organi storici di buona parte del Veneto, dove è nata e si è sviluppata la tradizione organaria della “Scuola veneta”, partita da Pietro Nacchini, vissuto a cavallo tra ‘600 e ‘700. Nella bottega veneziana del maestro, i suoi allievi ed eredi svilupparono una tecnica costruttiva omogena e riconoscibile, realizzando organi per tutti i territori allora soggetti alla Repubblica di Venezia, ed anche per la Romagna e le Marche. Il suo più importante erede è stato Gaetano Callido, che ha costruito gli organi di Polesella, Loreo e del Tempio La rotonda, che è lo strumento funzionante più antico del Polesine (1767).

 

“Gli antichi organi del Polesine – ricordano Maurizio Jacobi e Federico Pupo Presidente e Direttore di Asolo Musica - è una rassegna fondamentale all’interno del progetto di valorizzazione degli strumenti storici di Scuola Veneta che Asolo Musica sta sviluppando da molti anni nel territorio regionale, con il supporto fondamentale della Regione Veneto”.

Questo Festival 2021, che si presenta come un itinerario unico, che unisce idealmente gli organi del Polesine e realizza importanti collaborazioni istituzionali fra comuni e parrocchie, ha il patrocinio delle due Diocesi di Adria-Rovigo e di Chioggia, nelle cui basiliche e chiese sono ospitati i concerti in programma; ed altresì il patrocinio della Provincia di Rovigo, a sottolineare l’unica identità dei territori ospitanti. Fondamentale per il Festival è l’apporto dei Comuni partner e sostenitori del progetto: Lendinara, Loreo, Porto Tolle e Rovigo. Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito, con obbligo di greeenpass e mascherina.

IL PROGRAMMA

“Il programma musicale dei concerti, come la scelta dei musicisti è tutta in funzione della massima valorizzazione delle caratteristiche sonore di ciascun organo coinvolto – spiega il direttore artistico di Antichi Organi, Nicola Cittadin, docente d’organo al Conservatorio di Udine e membro della Commissione per la tutela e valorizzazione degli organi della Diocesi di Adria Rovigo. – Per ogni concerto abbiamo un diverso organico. Cominciamo con organo solo, ideale per il Callido doppio di Polesella, uno strumento molto ricco per la doppia tastiera (e abbastanza raro da ritrovare in tutta la regione) e passiamo per diverse combinazioni di organo ed altri strumenti (da segnalare la viola d’amore a Ca’ Venier) e voci, terminando alla Rotonda col duo organo e soprano, per il Callido più antico del Polesine, dove troviamo i classici registri callidiani e la particolarità unica per la provincia, quella di essere inserito in una cassa, ornata da due portelle richiudibili del 1615, tipiche degli organi rinascimentali”. 

Fra le curiosità del programma 2021, da evidenziare la partecipazione di due docenti del Conservatorio Venezze di Rovigo: Ruggero Livieri, organista non-vedente, solista di intensa attività concertistica; e la soprano Marina Bartoli, docente di Musica corale da camera. Unico polesano Doc è l’organista Nicola Cittadin, direttore artistico del Festival, diplomato al Venezze in pianoforte ed organo, docente d’organo ad Udine.

 

I CONCERTI

 

27/11/2021, ore 21

Polesella (Ro), Basilica della Bv Maria del Rosario

Organo Gaetano Callido, tipo “doppio”, 1797, n. op. sconosciuto

Ruggero Livieri, organo

 

4/12/2021, ore 21

Loreo (Ro), Chiesa di S. Maria Assunta

Organo Gaetano Callido, 1787, n. op. 239

Felix Marangoni, organo

Diego Cal, tromba

 

5/12/2021, ore 21

Lendinara (Ro), Chiesa di San Biagio

Organo Malvestio, 1926

Alberto Barbetta, organo

Alessandro Juncos, sassofono

 

12/12/2021, ore 17.30

Ca’ Venier (Porto Tolle), Chiesa arc. di San Nicolò vesc.

Organo Giacomo Bazzani, 1887

Silvia Berto, organo

Eugenia Zuin, contralto

Giulio Baraldi, viola e viola d’amore

Cassandra Sozzo, flauto dritto

 

18/12/2021, ore 21

Rovigo, Tempio della BV del Soccorso La Rotonda

Organo G. Callido, 1767, op. 34

Nicola Cittadin, organo

Marina Bartoli, soprano

 

Ingresso libero e gratuito. Green pass obbligatorio dai 12 anni d’età.