ROVIGO_ Dopo l’adesione alla Rete dei Comuni Sostenibili, ecco un nuovo riconoscimento dedicato ai comuni che si sono fatti “misurare” secondo gli indicatori di sostenibilità messi a punto dalla Rete e che hanno portato a compimento il percorso del primo monitoraggio. Come Comune di Rovigo si tratta di un prezioso riconoscimento, che sarà esposto temporaneamente alla visibilità dei cittadini sul balcone di Palazzo Nodari.
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La premiazione si è tenuta al Teatro dei Ginnasi a Roma, in occasione dell’assemblea nazionale della Rete dei Comuni Sostenibili gli scorsi 2 e 3 marzo.
A rappresentare il Comune di Rovigo e a ricevere il riconoscimento, c'era l’assessora allo sviluppo sostenibile Dina Merlo, che ha portato testimonianza delle esperienze e buone pratiche di sostenibilità avviate dal Comune di Rovigo nel campo della ciclabilità, del verde e della sua fruibilità, della digitalizzazione e del miglioramento del servizio di raccolta dei rifiuti.
L’assessore Merlo ha ricordato, inoltre, l’impegno del Comune di Rovigo a promuovere la qualità dei servizi e dello sviluppo attraverso la pianificazione degli interventi di sostenibilità nelle politiche amministrative della città. Il Comune di Rovigo è stato fra i primi venti in Italia a realizzare il monitoraggio volontario degli indicatori di sostenibilità, elaborati da Asvis e dalle Rete dei comuni sostenibili, ed ha presentato il suo primo rapporto sulla sostenibilità nel dicembre 2022. Il Progetto italiano del sistema di monitoraggio comunale, avviato dalla Rete, è ora all’esame del Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea e l’esperienza italiana viene valutata come un modello da sottoporre ad altri paesi europei. L’analisi conferma che se il mondo vuole raggiungere gli obiettivi di sostenibilità che si è dato con l’Agenda 2030, non può prescindere dal contributo dei livelli amministrativi più prossimi ai cittadini, cioè i Comuni
L’assemblea, come riporta una nota, ha rappresentato un momento fondamentale per il confronto, non solo tra Comuni, ma anche tra istituzioni che con i Comuni stessi collaborano per concretizzare le buone pratiche di sostenibilità. Significativa la presenza del Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea, quella di Enrico Giovannini e di ASviS e di ARCI. All’assemblea nazionale della Rete dei Comuni Sostenibili hanno preso parte circa 200 partecipanti da tutta Italia, tra sindaci, amministratori e relatori.
Nel 2022 lo sviluppo sostenibile è entrato a far parte della Carta costituzionale, con la modifica degli articoli 9 e 41, dove si è inserito un riferimento diretto alla salvaguardia dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità nell’interesse delle future generazioni, è questo è stato ritenuto un significativo impegno da realizzare nelle politiche economiche ed ambientali future.
“La Rete dei Comuni Sostenibili continua a crescere e l’impegno dei nostri iscritti diventa sempre più capillare su tutto il territorio nazionale – commenta il presidente dell’associazione, Valerio Lucciarini De Vincenzi –. Sindaci e amministratori comunali stanno condividendo gli obiettivi della Rete e soprattutto li stanno mettendo in pratica: quello verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 è un percorso che si può fare solo insieme e l’assemblea credo abbia rappresentato una tappa fondamentale di questo percorso”.
“È stata una bella e partecipata prima assemblea nazionale della Rete dei Comuni Sostenibili – conclude Giovanni Gostoli, direttore della Rete –. In un solo anno e mezzo di attività, l’associazione è già oggi una delle esperienze più virtuose a livello europeo sulla localizzazione degli obiettivi di Agenda 2030 nelle comunità locali. Solo i comuni che adottano un monitoraggio volontario, che misurano l’effetto delle politiche e delle scelte locali con gli indicatori oggettivi e autorevoli, solo le realtà che si pongono degli obiettivi verificabili e si impegnano per migliorare le performance degli indicatori stessi, solo chi promuove iniziative concrete insieme alla comunità locale, è davvero un comune sostenibile.
La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i Comuni italiani e Unioni di Comuni e Province, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale.
L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.
È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile e in sinergia con il Joint Research Center della Commissione europea.
Nel primo anno e mezzo di attività hanno aderito già 80 Comuni e Città ed è in costante espansione con oltre 300 manifestazioni d’interesse.
È possibile seguire l’attività della Rete dei Comuni Sostenibili tramite il sito web e i canali social.
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