ROVIGO • A rischio numerosi posti di lavoro. I dipendenti polesani soffrono per il nuovo assetto della rete postale.

Il Responsabile SLC Cgil Stefano Gallo ci fa presente che il nuovo assetto pensato per la rete postale polesana, la cui attuazione è prevista entro novembre 2026, vedrà una riduzione di 70 unità nella filiale di Rovigo, dovute a uscite per pensionamento, alla quale non corrisponderà alcun reintegro di organico. Il numero del personale sarà insufficiente e non in grado di rispondere ai bisogni della cittadinanza.
La situazione risulta ancora più difficile nella provincia.

L’ufficio di Adria centrale si ritrova in una condizione di profondo stress a causa della chiusura nel dicembre scorso della sede Adria 1, conseguente all’incendio del palazzo “ex canossiane”. Anche l’ufficio di Lendinara, con tre operatori a doppio turno, è nella stessa circostanza con forti code e attese per i cittadini. Lo stesso anche per Occhiobello, a causa della chiusura, avvenuta lo scorso 14 febbraio, dell’ufficio di Fiesso Umbertiano.
La diminuzione di personale cui va incontro il sistema postale polesano determina un forte peggioramento dei servizi in tutto il territorio provinciale, andando a pesare negativamente, oltre che sulla vita lavorativa dei dipendenti stessi, anche sulle fasce più fragili della popolazione.
SLC Cgil Rovigo e SPI Cgil Rovigo chiedono che anche le Amministrazioni locali si facciano carico di mettere in campo tutte le iniziative, al fine di scongiurare tali disservizi che si vengono a creare per i propri cittadini.

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