· 

La Prosa del Teatro Sociale apre al CenSer con Bergonzoni

Grande apertura con la Prosa al Censer

Grande serata e grande successo con “Trascendi e sali” di e con Alessandro Bergonzoni che, ieri sera al Censer, ha dato il via agli appuntamenti di Prosa, promossi dal Teatro Sociale di Rovigo in collaborazione con Arteven, nell'ambito della Stagione estiva Ariaperta.

foto credits: Valentina Zanaga

Pubblico coinvolto in un'ora e mezza di riflessioni su tematiche attuali e forti, quali l'immigrazione e la pandemia, attraverso una grande proprietà di  linguaggio e sempre con la comicità che ha fatto da filo conduttore per tutta la serata.

 

Ma cosa significa per Bergonzoni “trascendere”.  “Trascendere – ha detto alla fine dello spettacolo -,  vuol dire non fermarsi solo a trasalire o trasecolare, a stupirci delle cose,  ma cominciare ad andare alto. Ossia come grandezza non dobbiamo avere manie di grandezza ma grandezza. Attraverso la comicità cerco di raccontare l'invisibile, l'incredibile l'inguardabile e l'indicibile. E' fondamentale la comicità della risata grossa che stasera ho sentito, soprattutto da parte del pubblico femminile e questo mi onorgoglisce, risata occupatoria non liberatoria. A me piace trattenere il pubblico non intrattenere,  che esca scosso, vibrato e anche un po' stanco. Gli argomenti sono trattati non con leggerezza ma inseriti come una spina nel fianco, devi sentire questo male questo fastidio e capire cos'è. Ho voluto unire l'alto e il basso il freddo e il caldo, per far passare alcuni concetti che oggi sono molto divisi e poco unitivi”.

E il messaggio è arrivato chiaro e preciso con il pieno di applausi finale per un artista poliedrico grande protagonista della scena.