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Magnificat, il romanzo della rodigina Sonia Aggio

E' uscito il primo romanzo di  Sonia Aggio 'Magnificat', inserito tra le opere segnalate dal Comitato di Lettura del Premio Calvino 2022, in libreria dal 2 settembre per Fazi Editore.

27enne rodigina, classe 1995 Sonia è laureata in Storia e lavora come bibliotecaria, tra i cinque finalisti del Premio Campiello Giovani nel 2016, è autrice di racconti pubblicati su 'L'irrequieto' e 'Narrandom', tra cui 'Nella sera d'inverno' con cui è stata tra i dieci finalisti della call 'Ogni desiderio' indetta dal Premio Calvino con Book Pride e tra il 2018 e il 2020 ha collaborato con il lit-blog 'Il Rifugio dell'Ircocervo'.

Al centro della narrazione una terra dal potere magnetico, insidiosa come il fiume che la attraversa, quel Po che rende la campagna fertile ma che talvolta la travolge per riprendersi tutto.

 

Il racconto a due voci di due giovani cugine che è come se fossero sorelle: la dolce Nilde e l'impavida Norma, sullo sfondo dell'alluvione che travolse la campagna del Polesine nel 1951


In un piccolo casolare nella campagna del Polesine, dove i temporali ingoiano all’improvviso i cieli luminosi e il granturco cresce alto e impenetrabile, vivono Norma e Nilde, due cugine cresciute come se fossero sorelle dopo che un bombardamento durante la guerra ha ucciso le loro madri.

Nilde è una ragazza riservata e timorosa di tutto e la sua ansia aumenta quando Norma inizia a comportarsi in maniera strana. Da quando è caduta dalla bicicletta mentre raccoglieva le ciliegie, sua cugina non sembra più la stessa: scompare senza motivo ogni volta che scoppia un temporale, è scontrosa, non le parla, impedendole persino di avvicinarsi. Nilde prova a seguirla nei campi, ascolta le voci che circolano in paese, ma non riesce a capire perché la sua Norma, il suo punto di riferimento nella vita, bella come la Madonna del Magnificat che le loro madri tanto veneravano, le stia facendo questo.

Cosa spinge Norma ad allontanarsi da Nilde e a fuggire come una bestia selvatica al primo rombo di tuono? Cos’è successo quel pomeriggio lungo l’argine del fiume? Perché tra di loro quell’abisso improvviso di silenzi e bugie?

Il legame indissolubile che lega le due protagoniste verrà messo a dura prova da inquietanti apparizioni e inspiegabili fughe in una storia perturbante fatta di assenze e di mistero. Sullo sfondo, una terra magnetica, insidiosa come il fiume che la attraversa: quel Po che la rende fertile ma che talvolta la travolge per riprendersi tutto.

Un libro intenso e visionario in grado di scandagliare i segreti della natura e dell’animo umano.

«Lei è Norma l’inflessibile, la regola, la legge:

non può scappare. Porta indietro il braccio.

Nel suo sangue si annida la sua condanna.

È già stata qui, ha già lottato, e così sarà sempre.

Lei è il cherubino del Magnificat, un gatto selvatico.

Appartiene al fiume, non può tornare a casa».


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