ROVIGO • Domenica 5 ottobre alle ore 11.00 presso l’Auditorium Marco Tamburini di Rovigo si è aperta l’edizione 2025 della “storica” doppia rassegna Musica e Poesia / Musica e Pittura organizzata da Conservatorio di Musica Francesco Venezze, Fondazione Banca del Monte di Rovigo e Accademia dei Concordi con la partecipazione di FinecoBank.

Iniziata nel 1996 con la sezione dedicata al rapporto pittura-musica, la rassegna si è arricchita nel corso degli anni del sempre più ampio coinvolgimento attivo degli studenti del Conservatorio Venezze protagonisti della parte musicale e, ultimamente, dei due licei cittadini “Celio-Roccati” e “Paleocapa” per l’esplorazione della parte letteraria, quest’anno dedicata alla poesia, sia in lingua italiana sia in dialetto veneto, del Polesine.
A simboleggiare il Polesine che sarà protagonista della sezione letteraria e di quella artistico-figurativa, l’evento inaugurale è stato introdotto dall’Inno della navigazione fluviale – Un fiume di persone di Edo Meloni eseguito dal Venezze Brass Quintet posizionato nella parte alta, opposta al palco, esercitando un impatto di grande suggestione sonora sul numeroso pubblico presente.
Dopo l’interpretazione dell’inno, la cui versione per quintetto di ottoni è stata curata da Roberto Martinelli, docente di Composizione, arrangiamento e concertazione per i nuovi linguaggi musicali al Venezze, hanno avuto luogo i saluti istituzionali del presidente della Fondazione Banca del Monte di Rovigo Giorgio Lazzarini, della presidente del Conservatorio Venezze Maria Grazia Faganello e del segretario accademico dell’Accademia dei Concordi Maria Lodovica Mutterle. Particolare accento è stato posto sulla partecipazione dei giovani come artefici degli eventi e la “voce” è passata alla Classe VA Classico del Liceo Celio-Roccati. Focus del lavoro, con relazioni degli studenti Maria Boaretto, Sveva Casolino, Matilde Castiglioni, Martina Foralosso, Francesco Laudonia, Giacomo Marangoni, Caterina Padoan, Giorgio Salin, Irene Sevarin, Agnese Siviero e Alessandra Toso, coordinati dalle docenti Laura Bolognini e Odette Sette, la poesia di Antonio Cibotto incentrata sul tema “Malinconica solitudine”, attraverso una sintesi ottimamente riuscita ed estremamente coinvolgente per il pubblico della complessa personalità dell’autore, grazie ad una oculata scelta di letture e a commenti di testi poetici particolarmente significativi per descriverne l’arte e il pensiero.
In seguito il Venezze Brass Quintet ha riguadagnato la scena per uno suggestivo impaginato musicale di composizioni tardo-rinascimentali e barocche di maestri italiani, diversi tra i quali operanti anche in Veneto, concludendo il viaggio con un lavoro di Roberto Martinelli, Nada te turbe dall’oratorio Santa Teresa d’Avila, efficacissima sintesi “tradizione-innovazione” dei costrutti musicali che, nel ricordo della santa cinquecentesca, ha altresì richiamato i compositori precedenti. L’impegnativa esecuzione delle dense trame contrappuntistiche è stata abilmente e solidamente interpretata da Leonardo Sandri tromba, Paolo Siliberti tromba, Elia Donegà corno, Alessandro Fraccascia trombone e Luca Michieletto trombone basso che hanno riscosso numerosissimi applausi tanto da concedere un bis con un’aria di Jean Philippe Rameau.
Il prossimo evento avrà luogo domenica 12 ottobre con inizio alle ore 11.00, sempre in Auditorium Marco Tamburini. Dal titolo “Gino Piva: il Polesine, geografia nostalgica dell’animo”, esso sarà presentato da studenti del Liceo Scientifico Paleocapa di Rovigo coordinati da Gianluca Gasperini, mentre la parte musicale dedicata a “Romanticismi mitteleuropei a confronto” sarà a cura del duo Filippo Arato clarinetto e Roberto De Nittis pianoforte con composizioni di Robert Schumann e Johannes Brahms.

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