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POLESINE SEGRETO 2021

La passione d’amore, questo il fil rouge che accompagna in quattro tappe la scoperta dei segreti del Polesine.

La passione d’amore che da sempre, nelle sue forme accese e generose, appartiene più alle donne.

La passione d’amore che ha ispirato pagine stupende della letteratura e di ogni forma d’arte. 

Le storie che verranno narrate, giunte a noi attraverso la tradizione orale degli abitanti del posto, parlano di donne, di amori negati e di tragici epiloghi. Storie capaci ancora di interrogare e scuotere l’animo di chi le ascolta.

Capaci al contempo di svelare un pezzo del nostro bel territorio, restituendo la parola proprio alle donne figlie di questa terra.

Ciascuna tappa sarà introdotta da una presentazione storico, culturale, paesaggistica e in alcuni casi la messa la messa in scena teatrale sarà preceduta da un video in cui i protagonisti diventano custodi dell’inestimabile patrimonio di tradizioni, leggende, ‘fole’: sono i cultori della storia locale, gli studiosi, gli anziani del paese.

Sarà proprio la loro voce ad introdurci di volta in volta nel testo teatrale. La scelta delle ambientazioni si differenzia di località in località, mantenendo la forte identità e caratterizzazione, per aspetti paesaggistici e architettonici, di tutto il Polesine:

12 luglio, ore 21:15 – Gaiba: LA DAMA DI CHIUNSANO

14 luglio, ore 21:15 – Trecenta: IL GORGO DELLA SPOSA E IL CANTO DELL’AMORE NEGATO

16 luglio, ore 21:15 – Arquà Polesine: LA VIRGUNCULA: MARCHESELLA DEGLI ADELARDI

18 luglio, ore 21:15 – Ariano nel Polesine: DELITTO NEL SILENZIO

Direzione Artistica e consulenze di regia Letizia E. M. Piva

Organizzazione generale Francesca Chiappetta

 

Gli eventi sono gratuiti ma a prenotazione.

Puoi prenotare il tuo posto qui

 

CALENDARIO

 

12 luglio, ore 21:15 – Gaiba, Giardino di Villa Fiaschi

LA DAMA DI CHIUNSANO

Di Sondra Coizzi, Micol Andreasi, Giorgia Brandolese

Con Letizia E. M. Piva e Paolo Rossi

Con Gessica Rampazzo al flauto e Simone Vidali alla chitarra

E con la partecipazione di Micol Andreasi

 

«Chi è la misteriosa dama gota rinvenuta tra le rovine di un’antica villa romana nel 1992 lungo il fiume Po, a Chiunsano nelle campagne della provincia di Rovigo? Perché fu sepolta adornata dei suoi gioielli, ancora splendidamente intatti?». Questi sono alcuni dei quesiti che hanno incuriosito Sondra Coizzi ed ai quali, a modo suo, ha voluto dare una risposta. Il romanzo è infatti liberamente ispirato ai ritrovamenti archeologici della misteriosa dama gota tra le rovine di un’antica villa romana sul Po, a Chiunsano.

La dama di Chiunsano racchiude la vita e le avventure della guerriera ostrogota Amalia che legò il suo destino di guida di una tribù di Alemanni alla lacerante passione per Teodorico il Grande, il Re degli Ostrogoti che unificò l’Italia. Amore e passioni… fanno girare il mondo e sono anche il motore principale della vita di Amalia. L’amore profondo della Dama per Teodorico la spinge a vivere le avventure più importanti, a compiere scelte difficili e ineluttabili. Ma la protagonista non sarà mai totalmente schiava d’amore: per anni terrà nascosto il segreto più importante e lo svelerà solo nel momento del bisogno. Questa scelta fa di lei una donna molto moderna, che calcola le azioni che possono creare benefici.

 

14 luglio, ore 21:15 – Trecenta, Teatro Comunale F. Martini

IL GORGO DELLA SPOSA ED IL CANTO DELL’AMORE NEGATO

Di e con Micol Andreasi

Con Marino Bellini, Paolo Rossi e con Matilde Vigna

E con la partecipazione di Giorgia Brandolese e Letizia E. M. Piva

 

I gorghi sono specchi d’acqua simili a laghetti. La loro origine è di tipo naturale ed è riconducibile a tempi molti antichi, in cui la dirompente forza dell’acqua dei fiumi durante le esondazioni ha generato, attraverso l’azione centripeta, profonde depressioni nel terreno, tanto profonde da intercettare la falda acquifera e quindi da determinare la conservazione dell’acqua al proprio interno. A Trecenta, nel cuore del Polesine, se ne contano 8. Così profondi e così antichi da essere considerati a ragione custodi di innumerevoli misteri e segreti.  E così, se da una parte, insieme i Gorghi di Trecenta costituiscono un paesaggio naturale unico, particolarmente ricco di vegetazione e di fauna, tanto da essere zona protetta per legge regionale del 1989; dall’altra sono da sempre luoghi di grande fascino e mistero. La tradizione orale li vuole figli di antiche maledizioni divine per punire le crudeltà degli uomini. Ma a conservarsi è soprattutto la leggenda di una sposa sofferente e dannata.  Esso ha il suo palcoscenico nel più grande degli specchi d’acqua di Trecenta (7 ettari per 12 metri di profondità) e nel primo di cui si abbia testimonianza in un atto di concessione risalente al 1269.

È il Gorgo della Sposa. È un mistero che parla la lingua dell’amore, ma anche delle donne nel tempo in cui non era possibile scegliere chi amare liberamente, e parla di vendette e di scelte. Quello della sposa triste inabissata nelle acque gelide e pesanti del gorgo è e resterà per sempre un mistero capace di far parlare di sé, soprattutto nelle notti senza luna, quando nell’oscurità e nel silenzio totale del luogo, c’è ancora chi dice di sentire la voce fioca di una giovane donna chiamare il suo amore. 

 

16 luglio, ore 21:15 – Arquà Polesine, Giardino del Castello Estense

LA VIRGUNCULA: MARCHESELLA DEGLI ADELARDI

Testo e regia di Giorgia Brandolese;

In collaborazione con Proposta Teatro Collettivo;

Con Attori e Allievi di Minimiteatri: Giorgia Aglio, Manola Borgato, Giorgia Brandolese, Silvia Dicuonzo, Maurizio Noce, Luca Pianta, Paolo Zaffoni.

E con Attori di Proposta Teatro Collettivo: Giorgio Brandolese, Alessandra Camozza, Lorenza Previato.

Musiche originali di Massimiliano Raspa;

Costumi di Ente Palio de Arquata.

 

La storia di Marchesella degli Adelardi è riportata da pochissimi autori e storici e non bastano queste fonti a ricostruire, esattamente, quel che successe a questa giovanissima donna. È per questo motivo che, di generazione in generazione sin dalle origini, le famiglie d’ogni ceto sociale si sono tramandate, fino a noi, molte storie riguardo la bella Marchesella che visse la propria vita tra Ferrara e il Polesine. Ultima discendente della famiglia guelfa degli Adelardi, venne rapita misteriosamente per volontà probabilmente del suo tutore Pietro Traversari, al fine di salvarla da un matrimonio combinato con un membro della famiglia ghibellina dei Torelli-Salinguerra. Pare, infatti, che lo zio volesse mantenere l’alleanza soltanto con la parte guelfa e che gli Estensi siano intervenuti anche per accaparrarsi la dote della ragazza. Promessa sposa di Azzo V (o forse Azzo VI?), di lei non si è più saputo nulla.

C’è chi dice sia morta per una malattia dopo aver dato alla luce un figlio, consegnando così l’eredità agli Estensi, ma c’è anche chi dice che Marchesella sia morta di morte violenta per aver amato un popolano, da cui avrebbe avuto un bambino, ucciso insieme a lei stessa. Ancor più probabile è, in realtà, che la fanciulla sia morta a pochi anni di vita e per questo motivo, della Virguncula, non v’è alcuna significativa testimonianza giunta fino a noi. Quel che rimane di lei, oggi, oltre ad una iscrizione nella cattedrale di Ferrara non del tutto corretta, è anche la sua voce che più di qualcuno dice di aver sentito provenire dalla Torre del Castello di Arquà Polesine, alle prime luci dell’alba come un’eco lontana, quando ancora il sole si nasconde e le ultime ombre della notte se ne vanno. Quella sua voce che continua a cantare, nel tempo, una misteriosa ninna nanna...

 

18 luglio, ore 21:15 - Ariano nel Polesine, Piazza Garibaldi

DELITTO NEL SILENZIO

Liberamente tratto da Delitto all’isola delle capre di Ugo Betti

Testo e regia di Letizia E. M. Piva

Con Giorgia Brandolese, Barbara Chinaglia e con Licia Navarrini

 

In un territorio avvolto dalle brume della nebbia, dove sbuffano pochi casolari sperduti tra i canneti come avamposti di umanità, si consumano storie segrete le cui grida, a volte, raggiungono un piccolo centro abitato. Si dice che, nei casolari e nei canneti, molti delitti siano stati consumati senza che si potesse venire a capo di certe sparizioni. Sullo sfondo di un immediato dopoguerra, tre donne aspettano il ritorno dell’unico uomo di famiglia. Donne oppresse dal silenzio di uomini partiti e mai più tornati sperano ancora, senza rendersi conto che quel territorio dai contorni immersi nelle acque riesce ad instillare follia. Mentre queste donne, perdute nella fatica di sopravvivere, ancora sperano nel loro sogno romantico, l’ossessione e la tensione cresce fino al terribile epilogo. L’Isola dell'Amore, distante da Ariano solo qualche chilometro d'acqua, è come muto testimone di aneliti spezzati… E l'acqua inghiotte ogni cosa.

Lo spettacolo ha debuttato nella rassegna Donne da Palcoscenico 2020 di Minimiteatri, registrando il sold out e raccogliendo gli applausi entusiasti di un pubblico assorbito dalle torbide spire delle relazioni tra queste donne e l’uomo che irrompe nelle loro vite. Gli eredi di Ugo Betti hanno concesso a Minimiteatri di rielaborare il testo in virtù del curriculum della Compagnia e del Direttore Artistico. Per approfondire l’autore, Minimiteatri ha realizzato una giornata di studi Ugo Betti, Un intellettuale tra diritto, letteratura, teatro e nuovi media, in collaborazione con Università di Trieste, Università di Padova e Accademia delle Belle Arti di Venezia.

 

 

POLESINE SEGRETO è un evento ideato da: 

Antonella Bertoli, Presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità di Rovigo;

Promosso da Provincia di Rovigo;

Ideazione e progettazione artistica di Minimiteatri;

RetEventi – Regione del Veneto;

Con il sostegno di Fondazione Cariparo;

Con la collaborazione delle amministrazioni comunali di:

Gaiba, Trecenta, Arquà Polesine, Ariano nel Polesine.