Teatro Studio riapre al pubblico dal 13 luglio

Lo spazio di viale Oroboni riparte con una nuova programmazione dedicata alla contemporaneità

Dopo il lungo periodo di chiusura a causa dell’emergenza sanitaria, il Teatro Studio finalmente riapre i battenti: dal 13 al 19 luglio lo spazio teatrale di viale Oroboni ospiterà una produzione inedita del Teatro del Lemming, dal titolo “Metamorfosi. Di forme mutate”. Il lavoro prevede l’accesso di cinque spettatori a replica, la prenotazione è obbligatoria (quattro repliche al giorno alle ore 19.00 - 19.45 - 20.30 - 21.15).

Come spiega Massimo Munaro, direttore artistico del Teatro del Lemming, “A causa dell’emergenza sanitaria, a marzo siamo stati costretti a chiudere lo spazio, interrompendo all’improvviso la stagione e tutte le attività programmate.

 

Tra le altre, siamo stati costretti a rimandare le varie residenze che avevamo in programma, essendo il Lemming una delle tre realtà regionali riconosciute dal MiBACT e dalla Regione Veneto come Residenze teatrali-Artisti nei territori.

 

Dopo un lavoro di ricerca durato tre anni, eravamo anche pronti a debuttare a giugno con METAMORFOSI - NEL LABIRINTO DELLA MEMORIA. Il lavoro, che doveva essere presentato al Napoli Teatro Festival, così come era stato pensato non potrà più essere realizzato in quanto prevedeva la relazione prossemica attori/spettatori. 


In questi mesi non ci siamo però fermati e abbiamo a lungo riflettuto su come riaprire lo spazio, incontrare i nostri spettatori e offrire loro una proposta culturale alta, capace però di rispettare le normative vigenti. Siamo stati fin da subito tutti d’accordo nel non voler spostare la nostra attività sul web e sulle piattaforme social, rivendicando l’essenza del teatro in quanto arte dal vivo e luogo d’incontro tra esseri umani. A partire dal 15 giugno, data ufficiale di riapertura degli spazi teatrali, ci siamo allora concentrati nella realizzazione di una produzione ad hoc, ispirata sempre a Le Metamorfosi di Ovidio, in grado di accogliere le limitazioni indotte dall’emergenza sanitaria Covid-19, senza per questo rinunciare alla specifica poetica sensoriale della Compagnia: il “Teatro dello spettatore”. E abbiamo deciso di riaprire lo spazio dedicando ai nostri spettatori questo lavoro inedito, che vuole testimoniare la nostra volontà a ripartire nonostante le difficoltà, a non arrenderci, a non scegliere mai le strade più facili (fare attività online, adeguarsi e presentare solo monologhi o lavori frontali...), a trovare sempre il modo di accettare le sfide e reinventarsi”.

 

La riapertura del Teatro Studio, però, non riguarda solo l’opera del Teatro del Lemming: dal 20 al 26 luglio ripartiranno infatti anche le residenze con l’ospitalità del gruppo veneziano Farmacia Zoo:È. La compagnia era già stata ospitata lo scorso anno per lavorare attorno alla produzione Sarajevo, Mon Amour, di cui era stato presentato uno studio aperto al pubblico a fine 2019. Dal 20 al 26 luglio, il Teatro Studio diverrà il luogo in cui il gruppo veneziano potrà ripensare il proprio lavoro e adattarlo alle normative vigenti, in vista del debutto, che avverrà all’interno del Festival Opera Prima a settembre.

 

“Ad agosto saremo in tournée con Metamorfosi. Di forme mutate, ma era per noi importante riaprire il Teatro Studio a luglio. Questa ripartenza vuole essere un segnale sia per la città che per la scena indipendente nazionale.” afferma Diana Ferrantini, responsabile organizzativa “Il Teatro del Lemming, attraverso la gestione del Teatro Studio, vuole continuare infatti ad essere un punto di riferimento per la sperimentazione dei linguaggi scenici, un luogo aperto alle differenze culturali, uno spazio di libertà creativa in cui incontrarsi e reinventarsi.”

Lo spettacolo Metamorfosi. Di forme mutate prevede l’ingresso di cinque spettatori a replica / quattro repliche al giorno. La prenotazione è obbligatoria al numero 0425070643 o via mail a info@teatrodellemming.it

 

Il Teatro del Lemming, fondato a Rovigo nel 1987 da Massimo Munaro e da Martino Ferrari, è  una Compagnia teatrale professionista riconosciuta e finanziata dal Ministero dei Beni culturali da più di 20 anni. Il gruppo, che dal 2008 gestisce gli spazi comunali del Teatro Studio di viale Oroboni, si delinea, a partire dagli anni novanta, come una delle realtà più innovative della ricerca teatrale italiana. La Compagnia rodigina ha calcato con successo in questi anni i più prestigiosi palcoscenici Italiani ed Europei (Francia, Spagna, Polonia, Bosnia, Germania, ecc.), segnalando Rovigo come una città culturalmente all’avanguardia nella sperimentazione del teatro contemporaneo.