ROVIGO • La Rassegna al femminile di Minimiteatri festeggia il decimo anniversario di Donne da Palcoscenico, con prime assolute e nuovi progetti multimediali da settembre a novembre 2024.
La storica compagnia Minimiteatri, nata nel 2005 dall’incontro di personalità artistiche provenienti da diversi ambienti: Conservatorio, Teatro, Università, Accademia di Belle Arti, festeggia, tra settembre e dicembre 2024, i dieci anni della rassegna Donne da Palcoscenico, format teatrale dedicato a personaggi e personalità femminili, che ha ricevuto, tra gli altri, il Patrocinio del Parlamento europeo, del Senato della Repubblica Italiana e della Camera dei Deputati. Dal 2015 la direzione artistica è affidata a Letizia E. M. Piva che ha preso il testimone dal fondatore della compagnia Gabbris Ferrari dopo la sua scomparsa.
Ieri (ndr) in una sala Flumina dell’ex Monastero degli Olivetani di Rovigo piena per l'occasione , la direttrice ha presentato la 10a edizione della rassegna, seguita un approfondimento letterario/artistico a cura di Cesare Lamantea su Eleonora Duse di cui si celebra il centenario della scomparsa e alla quale è dedicato il Concorso Corto Teatrale Site-specific, denominato Donne da Palcoscenico: nel chiostro, storia e bellezza negli occhi delle donne, appuntamento ormai consolidato della rassegna, in concomitanza della mostra fotografica immersiva del decennale a cura di Raffaella Benetti. All'inaugurazione presente anche l’attrice Cristina Chinaglia.
Il 21 settembre verrà riproposto anche per questa decima edizione il Concorso Corto Teatrale Site-specific, denominato Donne da Palcoscenico: nel chiostro, storia e bellezza negli occhi delle donne che si propone di selezionare progetti artistici rappresentabili dal vivo, utilizzando come scenografia il Secondo Chiostro del complesso monumentale dell’ex Monastero degli Olivetani di Rovigo, edificato nel XIII secolo.
Donne da palcoscenico proseguirà domenica 22 settembre, ore 21.00, a Palazzo Nagliati, con il melologo in prima assoluta per voce, oboe e controfagotto I racconti dell'Acqua - parlar suoni e risonar parole testo di Marco Schiavon con il contributo di Letizia E. M. Piva, con la voce di Letizia Piva, Marco Schiavon all'oboe, Alessio Pisani controfagotto, musiche originali in prima esecuzione di Carlo Galante.
Parole che sgorgano dalla voce dell’acqua che per sua natura tende a dissolvere le separazioni, fluisce libera creando un legame naturale tra gli esseri viventi e mentre scorre inarrestabile attraverso di noi, ci trascina nella sua infinita danza di libertà, al di là delle nostre ristrette visioni e asfissianti abitudini, verso l’ignoto, in un salto nel vuoto che è l’incontro con l’altro. Tra infiniti intrecci, la poesia, ispirata dalla musica, è ritrasformata in suono dalla musica stessa e la voce narrante diviene strumento che, ora dialogando ed ora nascondendosi tra le note, crea una simbiosi osmotica tra suono e parola. Le isole sonore in cui approda questo viaggio spaziano dalle suggestioni di Ovidio a cui Britten si ispira, alle musiche originali di Carlo Galante scritte appositamente per questo spettacolo, al Ritratto malinconico di Lodi Luka e alla travolgente Lamentatio di Giovanni Sollima. Incontri mitologici e rap contemporanei, metamorfosi oboistiche e bagatelle controfagottistiche, recitativi di rumori e singulti arcaici di fonemi, fanno intravvedere la possibilità di un linguaggio comune tra musica e poesia, tra parola e suono, tra articolazione e vibrazione: un tentativo di ritrovare quella protolingua arcaica e primordiale, dove sentimenti, gesti, suoni e parole danzavano insieme, fusi in unica forma espressiva di Carlo Galante e musiche di Lodi Luka, G. Sollima e B. Britten.
Ancora una prima assoluta, domenica 13 ottobre, ore 16.30, nella Sala Flumina del Museo dei Grandi Fiumi per lo spettacolo Cassandra, forse...con Lucia Lavia e con il performer Thierry Parmentier, i musicisti Gessica Rampazzo (flauti), Marco Schiavon (oboe). Musiche a cura di Nuova Fucina Musicale.
Cassandra è la profetessa inascoltata, è la donna che sa vedere il futuro, è la donna non creduta.
Dal punto di vista del femminile attuale, riecheggiano sinistri rimandi di cronaca verso denunce ignorate e violenze non ritenute reali, ma giungono alla mente anche allarmi globali ancora non presi in sufficiente considerazione.
E dunque questo personaggio mitico vive di diritto nel nostro tempo.
Venerdì 15 novembre, alle ore 17.30, a Palazzo Cezza, a Rovigo, in collaborazione con l’Accademia dei Concordi di Rovigo, verrà presentato il libro-teatro Gigio Artemio Giancarli: un rodigino nel '500 - una rilettura della Zingana tra il teatro, la scena e le arti, pubblicazione sostenuta dalla Fondazione della Banca del Monte di Rovigo, con la narrazione visuale della vicenda in 8 scene, raggiungibili su pubblicazione cartacea con QR Code e con URL su pubblicazione digitale.
La rassegna si concluderà il 28 novembre, ore 21.00, al Ridotto del Teatro Sociale con lo spettacolo Cristina Roccati la Scienza delle donne nel Settecento degli uomini con la drammaturgia e la regia di Letizia E. M. Piva, con Francesca Tres e Paolo Rossi.
Lo spettacolo, in prima assoluta, è dedicato alla figura di Cristina Roccati (Rovigo, 1732 – 1797), studiosa, in particolare di fisica e poetessa che fu la prima donna a seguire corsi universitari regolari e a laurearsi, dopo tale percorso, all’Università di Bologna, divenendo così la terza donna laureata al mondo, dopo Elena Cornaro Piscopia (Università di Padova, 1678) e Laura Bassi (università di Bologna, 1732) che però avevano seguito studi privati.
La città di Rovigo dedicherà alla Roccati, proprio nel mese di novembre, oltre allo spettacolo teatrale a cura di Minimiteatri, una mostra, che vede la collaborazione tra Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Accademia dei Concordi, un ritratto commissionato ad un artista contemporaneo e uno studio approfondito delle sue lezioni autografe conservate nell’Accademia rodigina a cui seguirà una pubblicazione scientifica.
La rassegna è realizzata in collaborazione con il Comune di Rovigo – Assessorato alla Cultura, con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Azimut Group, Banca del Veneto Centrale, Lions Club Rovigo, Carla Import Sementi, Bimi Sushi, con il Patrocinio della Provincia di Rovigo, l’Accademia dei Concordi, Università degli Studi di Trieste, la Fondazione Sviluppo Polesine, CPSSAE, CPO – Ordine Avvocati Rovigo, Acli Padova, Acli Rovigo, Aqua Srl e la Parrocchia di San Bartolomeo.
Si ringrazia inoltre la Fondazione Rovigo Cultura per il contributo al concorso, la Fondazione Banca del Monte di Rovigo per la concessione delle immagini delle opere di Gabbris Ferrari e Carlo Alberto Schiesaro per le riprese video.
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