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Il Delta del Po tra Chioggia e Ravenna verso la prossima estate, l’ultima.

ROVIGO_ REM Ricerca Esperienza Memoria Aps nell’ambito delle iniziative del Maggio Rodigino 2023 organizza una tavola rotonda dal titolo “Antropocene: andata e ritorno?

Il Delta del Po tra Chioggia e Ravenna”. Giovedì 11 maggio, alle ore 18, presso la Sala della Gran Guardia di Rovigo.

Il Delta del Po tra Chioggia e Ravenna verso la prossima estate, l’ultima.

La drammatica attualità dei fenomeni connessi ai cambiamenti climatici mette il territorio e la società di fronte a scelte importanti e decisive: la temperatura elevata, le siccità, l’emergenza idrica, l’alterazione degli ecosistemi, la trasformazione delle colture e delle modalità di produzione sono fattori di cambiamento con cui siamo costretti a misurarci e a confrontarci senza ulteriori indugi.

 

Telmo Plevani e Mauro Varotto, nel loro Viaggio nell’Italia dell’Antropocene, hanno immaginato che nel 2786, 1000 anni dopo l’inizio del viaggio in Italia di Goethe, la Sicilia sarà un deserto roccioso, Roma una metropoli tropicale, Padova, Venezia e il Polesine interamente sommersi, la Pianura Padana quasi, la spiaggia di Milano distesa all’altezza di Lodi.

 

Tuttavia, oggi è il futuro stesso del Po e delle sue foci ad essere in gioco, un pezzo fondamentale, quello estremo, della nostra pianura più importante: il soffio vitale della nostra storia, le sorgenti di quello che siamo diventati.

Avvertiamo la necessità, sempre più urgente, di collocare il dibattito a nuovi e impegnativi livelli, coinvolgendo le voci della letteratura, della cultura e dell’immaginario che hanno tracciato l’incontro fra l’uomo e l’ambiente, recuperando la storia, e preservandone il futuro, delle secolari lotte fra i due principali protagonisti di questo racconto: la terra e l’acqua.

 

Una serie di voci – scrittori, intellettuali, operatori della cultura e del territorio – affronteranno il tema delle trasformazioni che inevitabilmente coinvolgeranno l’area lagunare veneta e il Delta del Po, rischiando di affrontarli e cambiarli, forse per sempre, in una tavola rotonda dal titolo “Antropocene: andata e ritorno? Il Delta del Po tra Chioggia e Ravenna”, organizzata da REM Ricerca Esperienza Memoria Aps, prevista nell’ambito delle iniziative del Maggio Rodigino 2023, giovedì 11 maggio, alle ore 18, presso la Sala della Gran Guardia di Rovigo.

 

Parteciperanno all’incontro:

Wu Ming 1 (Ostellato FE, 1970) è un nome d’arte. L’autore che lo adotta vive da molto tempo a Bologna ma resta ferrarese del Delta. È uno dei membri fondatori di Wu Ming (in cinese «Senza nome»), collettivo di scrittori attivi dalla fine del XX secolo. Nell’ultimo anno del Novecento, col nome «Luther Blissett», i futuri Wu Ming pubblicarono il romanzo “Q” (Einaudi Stile Libero). A partire dal 2000, col nuovo nome hanno firmato romanzi storici (54, Manituana, Altai, L’Armata dei Sonnambuli e Proletkult), raccolte di racconti (Anatra all’arancia meccanica e L’invisibile ovunque) e saggi, oltre ai libri per bambini del ciclo di Cantalamappa (pubblicato da Electa). Nel 2022 il collettivo pubblica un nuovo romanzo sul tramonto degli anni Settanta, Ufo 78 (Einaudi Stile Libero). Ogni membro di Wu Ming ha come nome d’arte quello del collettivo con l’aggiunta di un numero cardinale, e ciascuno di essi scrive anche opere «soliste». Le ultime due di Wu Ming 1 sono il romanzo “La macchina del vento” (Einaudi, 2019) e l’oggetto narrativo non-identificato “La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni: come le fantasie di complotto difendono il sistema” (Alegre, 2021). Wu Ming1 dirige per le edizioni Alegre la collana Quinto Tipo dedicata, appunto, agli oggetti narrativi non identificati. Insieme ai suoi compadres gestisce il blog Giap, www.wumingfoundation.com.

Marco Belli (Ferrara, 1975) è insegnante di scuola superiore e direttore artistico del festival dell’editoria indipendente Elba Book Festival. Co-fondatore della Rete Pym e membro del collettivo LAPS. Come scrittore ha pubblicato nel 2017 Uno sbaffo di cipria e nel 2021 Canalnero, le prime due indagini della detective clochard Vivian Deacon, con Edicola Ediciones, sempre nel 2021 è uscito il racconto illustrato Storia di A., vincitore del Premio Microeditoria di qualità 2022 – sezione narrativa (Graphe.it Edizioni). Ha partecipato a raccolte di racconti pubblicate da Millebattute Edizioni nel 2022 e da Edizioni della Sera nel 2023. Come fotografo recentemente ha pubblicato per Rubbettino, insieme a Sandro Abruzzese, Niente da vedere. Cronache dal Polesine e altri spazi sconfinati.

Sandro Abruzzese (Napoli, 1978) vive a Ferrara dove insegna materie letterarie in un Istituto d’Istruzione Superiore. Per i tipi di Manifestolibri ha pubblicato Mezzogiorno padano (2015). Sul suo blog, raccontiviandanti, si occupa di viaggio e sradicamento. Nel 2018 ha pubblicato con la casa editrice Rubbettino il romanzo “CasaperCasa” ambientato tra Ferrara e la pianura circostante. Per la stessa casa editrice nel 2022 è uscito “Niente da vedere. Cronache dal Polesine e altri spazi sconfinati” un fedele resoconto dello stato in cui versano oggi le terre della bonifica a cavallo tra Rovigo e Ferrara con un racconto fotografico di Marco Belli.

Diego Crivellari (Torino, 1975) Polesano di Rosolina, insegnante, attualmente presidente del Cur – Consorzio Università Rovigo, vive a Rovigo. Laureato in filosofia all’Università di Padova con Umberto Curi con una tesi su Tocqueville, si è poi specializzato in Editoria alla Scuola superiore di studi umanistici di Bologna sotto la direzione di Umberto Eco. Ha lavorato per anni in ambito editoriale per la casa editrice padovana Il Poligrafo. È stato vicepresidente dell’Accademia dei Concordi di Rovigo. Consigliere comunale a Rosolina (Ro). Deputato nella XVII legislatura, ha promosso la legge che ha reso la Casa museo Matteotti di Fratta Polesine “monumento nazionale” e l’adozione del Contratto di foce Delta del Po nell’ambito della Strategia nazionale delle aree interne. Con Apogeo Editore ha pubblicato i volumi “Scrittori e mito nel Delta del Po” (2019) e “Mistero adriatico” (2021). Collabora con la rivista Rem. Da pochi mesi, è presidente dell’omonima associazione con sede a Adria.

Danilo Trombin (Adria RO, 1972) è tecnico faunista nel settore del monitoraggio e della ricerca, soprattutto nel Delta del Po e guida ambientale per il Veneto e l’Emilia Romagna. Ha pubblicato numerosi articoli scientifici sull’avifauna e collaborato alla stesura di opere divulgative su fauna e flora del Delta del Po. E’ coautore del volume “Le valli del Delta del Po” a cura dell’Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po (Apogeo Editore). E’ autore di “Poesia per chele e carapace”, di “Come ad Ash-Shuwaymiyyah, lettere dall’Oman” e di “Viaggio nel Delta del Po. Guida sentimentale all’ultima frontiera” (Apogeo Editore, 2021) una guida sottoforma di racconto lirico che si destreggia tra aspetti tecnici, ricordi e prospettive future tra gli angoli più remoti della più importante zona umida del mediterraneo.

Vainer Tugnolo (Contarina RO, 1971) laureato in economia aziendale e in filosofia. Si è occupato della storia e del ruolo del Delta nella letteratura e nel cinema. Ha curato incontri pubblici sul tema promuovendo serate ed eventi e incoraggiando iniziative di sostegno alla formazione di una cultura per il territorio. Ha realizzato attività divulgative attraverso la stampa periodica. Collabora con testate locali. È guida naturalistico-ambientale.


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