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Convegni, mostre, seminari per celebrare il 70° anniversario dell'alluvione del Polesine

Il Consiglio di Bacino “ATO Polesine”, Ente di Governo d’Ambito del Servizio Idrico Integrato in 52 Comuni tra i fiumi Adige e Po, ha pensato che la commemorazione del 70° Anniversario dell’alluvione che il 14 novembre 1951 interessò la nostra Provincia, potesse essere l’occasione per promuovere iniziative che dal ricordo di quel nefasto evento, portassero nella dovuta attenzione non solo dei polesani ma a livello nazionale, quanto è stato fatto per la messa in sicurezza del territorio dopo l’alluvione, ma anche delle nuove attenzioni che si devono riservare al fiume più grande d’Italia.

70 anni Alluvione. Eventi del Consiglio di Bacino ATO Polesine

Sono stati organizzati, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Rovigo, l’Accademia dei Concordi, il sostegno del Comune di Rovigo, del Consorzio Universitario di Rovigo e il qualificato contributo del Dipartimento di Ingegneria Civile,  Ambientale e Architettonica dell’Università di Padova che inaugura nella nostra città, proprio in concomitanza con il 70° dall’alluvione, un Corso di Laurea Magistrale in Water and Geological Risk Engineering, una serie di eventi che iniziano proprio con un  Seminario dal titolo: “Polesine la terra del grande fiume”,che si terra venerdì 12 novembre 2021 alle ore 15 00 presso la Sala Flumina del Museo Grandi Fiumi.

Le iniziative sono state presentate a palazzo Nodari.

“Presentiamo un cartellone di eventi che coinvolge più soggetti -ha esordito l'assessore ad Eventi e manifestazioni Roberto Tovo-. Attorno all'anniversario dell'alluvione del Po, sono nate diverse collaborazioni, un percorso che definisce e presenta prospettive molto importanti anche su tutto quello che sta succedendo in merito al rapporto tra il nostro territorio e l'acqua. Crediamo di poter insieme, capire e definire la nostra identità”.


 

Il Seminario antecede l’inaugurazione alle ore 17.30  di una mostra fotografica che documenta gli interventi più significativi realizzati dal Magistrato per il Po, ora AIPO (Agenzia Interregionale per il PO ) dopo l’alluvione, grazie a documentazione messa a disposizione dall’AIPO. L’Agenzia sarà rappresentata dal Direttore Generale Luigi Mille, affiancato da Sandro Bortolotto ex Dirigente AIPO, che per un lunghissimo periodo ha potuto collaborare alla realizzazione di moltissimi interventi, che illustreranno i documenti esposti.

Sarà, come hanno spiegato Sandro Bortolotto del Consiglio dell'Ordine degli ingegneri di Rovigo e Giampaolo Milan, coordinatore del Comitato organizzativo, una mostra di grandi significati, che coinvolgerà 4 sale del Museo grandi fiumi, con un seminario all'inizio e uno alla fine. Sarà la storia di 70 anni, dalla quale si capirà come le cose sono cambiate. Basta pensare che dal 1951 al 1966, ci sono stati 30 eventi alluvionali; dal 1966 ad oggi neanche uno. “Dobbiamo essere orgogliosi – hanno concluso”, del lavoro che è stato fatto”.

Avendo fortemente voluto e auspicato che il 70° Anniversario “non fosse un’occasione per rievocare un lacrimevole passato, ma piuttosto un impegno per guardare con concretezza al futuro“ è stato organizzato per lunedì 15 dicembre alle ore 10 00 presso il Salone del Grano della Camera di Commercio un Convegno  dal titolo : USCIRE DAL CIRCOLO VIZIOSO: DISASTRO – RICOSTRUZIONE – SI RIPETE “E’ proprio ora di cambiare prospettiva “Galileo Galilei -La conoscenza e la previsione dei processi  per la riduzione  del rischio idrologico e geologico”.

Il Convegno di elevato valore scientifico, potrà beneficiare dei contributi dei massimi rappresentanti degli Enti preposti alla pianificazione degli interventi atti a garantire la sicurezza idraulica del grande fiume e l’ottimale utilizzo della sue risorse, (Autorità di Bacino) e alla loro attualizzazione, (AIPO) e di qualificati studiosi che sono chiamati a farci prendere conoscenza e consapevolezza della realtà fisica ma anche morale delle prospettive future che il grande fiume riserva per il nostro territorio.

“Abbiamo deciso di partire dall'evento alluvione per riflettere su quanto è stato messo in campo per prevenire questi disastri – ha detto Leonardo Raito presidente del Consiglio di Bacino Polesine -. Da quella catastrofe, enti ed istituzioni hanno lavorato molto affinché si potesse evitare che ricapitassero delle sciagure simili. Le iniziative organizzate metteranno in luce questo, invitando a riflettere sulla nostra storia”.

L'importanza di capire il passato per gli insegnamenti dati, è stata sottolineata da Marco Marani, Coordinatore Corso di Laurea Magistrale Water and Geological Risk Engineering.

“Una lezione da cogliere, collocata negli anni con le innovazioni tecnologiche e i metodi all'avanguardia che rendono visibile in modo ampio, per lasciare un'impronta agli studenti di tutto il mondo  che vengono qui per imparare queste discipline”.

Ma per conoscere l’evoluzione che il nostro territorio, delimitato dai due più grandi fiumi italiani, dovuta sia a eventi naturali sia per mano dell’uomo, attraverso interventi di regimazione fluviale e di bonifica del territorio, è importante il contributo dato da una Mostra organizzata dall’Accademia dei Concordi delle mappe storiche raffiguranti il “Governo delle acque in Polesine fra XVI e XVIII secolo “ . La Mostra sarà inaugurata sabato 13 novembre alle ore 10 30 e sarà aperta al pubblico.

“Non esiste solo un Polesine alluvionato o del futuro – ha detto il presidente dell'Accademia Giovanni Boniolo -, ma esiste un Polesine che riesce ad avere memoria di sé stesso”.

“Come Cur – ha aggiunto Sofia Nicoli, siamo orgogliosi di  collaborare a questi eventi, in particolare con l'inaugurazione del nuovo corso di laurea magistrale sul rischio idrogeologico. Nel '51 il Polesine era una terra da dove si scappava, ora è una terra che accoglie studenti da più parti. Il CUR è impegnato nel tentare di migliorare e incentivare questa accoglienza. Il Polesine dell'alluvione non c'è più. Eccellenza e accoglienza sono le parole d'ordine”.