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IL CARCERE IN PIAZZA – Voci per la Libertà IN TOUR

Sensibilizzare la cittadinanza sul carcere e su chi vive all'interno della casa circondariale, è l'obiettivo dell'iniziativa “Il carcere in piazza”. Due serate, venerdì  1 luglio in piazza Annonaria alle 21 e sabato 2 luglio in piazza Vittorio Emanuele II alle 21, dedicate alla condizione carceraria organizzate dall’Associazione Voci per la Libertà all’interno del progetto “Carcere e comunità locale”, finanziato da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con Comune di Rovigo, il Manto di Martino e il coinvolgimento del Coordinamento Volontari della Casa Circondariale di Rovigo.

Il Carcere in Piazza

Il progetto, come ha spiegato l'assessore al Welfare Mirella Zambello, rientra nella finalità di facilitare le attività all'interno e all'esterno del carcere per sostenere il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti che hanno scontato la loro pena.

 

Il Garante dei detenuti, Guido Pietropoli, ha sottolineato che il carcere con più di 200 detenuti, rappresenta un quartiere delle città, che la città non conosce.

 

Dopo la chiusura della vecchia casa circondariale di via Verdi e l’apertura della nuova struttura in periferia della città, è ancora più importante non lasciare le persone ristrette, più isolate e con il rischio di diventare invisibili, ma far sentire che la città libera non si dimentica di quella reclusa. “Il Carcere in piazza”, realizzato per la prima volta nel 2007, è un evento dedicato a chi vive la difficile condizione di recluso, con lo sguardo rivolto non solo alla Casa Circondariale di Rovigo, ma dedicata a tutte le persone recluse e alle loro storie.


 

E la volontà, come ha aggiunto Livio Ferrari di Voci per la libertà, è proprio di creare un ponte tra la città reclusa e la città libera. Un processo di coinvolgimento, favorito anche da Caritas che attraverso il suo braccio operativo, come ha spiegato Alessandro Sovera, Il Manto di Martino, ha accolto subito l'iniziativa.

 

I dettagli delle due serate sono stati illustrati da Michele Lionello di Voci per la libertà durante la conferenza stampa.

Dopo i due concerti realizzatisi all’interno del carcere di Rovigo martedì 21 giugno in occasione della giornata europea della musica con tre artisti del festival Elisa Erin Bonomo, Chiara Patronella e Michele Mud, ecco gli eventi aperti al pubblico volti a sensibilizzare la popolazione sulla condizione carceraria.

 

Venerdì 1 luglio in Piazza Annonaria alle 21 la proiezione del documentario “Caine – Voci di donne dal carcere”, con la presenza della giornalista e autrice del documentario Amalia De Simone e una delle protagoniste, la cantautrice Assia Fiorillo. Il film documentario racconta la vita nelle carceri e conduce, attraverso le storie e le testimonianze, alla scrittura a più mani di una canzone condivisa. Amalia De Simone e Assia Fiorillo per mesi, hanno frequentato i penitenziari femminili di Fuorni - Salerno e Pozzuoli e hanno proposto un esperimento: la condivisione di storie e di ore di vita carceraria e la costruzione di una canzone scritta da tante mani che diventa il racconto autentico di una città controversa e appassionata, Napoli. Durante la serata la presentazione del progetto “Carcere e comunità locale” con la presenza delle autorità e delle associazioni convolte nella progettualità.

 

Sabato 2 luglio sempre alle 21 ma in Piazza Vittorio Emanuele “Il carcere in Piazza – Voci per la Libertà IN TOUR” con il concerto di Assia Fiorillo, vincitrice a Voci per la Libertà del premio "Il migliore per noi" nel 2020 e Tonino Carotone Unplugged Experience; un artista internazionale da sempre vicino ai temi del carcere per un concerto unico in una versione più intima, certo, ma non per questo meno energetica o sincera di se stesso, che egli ha pensato e studiato affinché richiamasse sonorità e tradizioni della sua terra. A condurre la serata Carmen Formenton di Voci per la Libertà, le letture di Alessio Papa del Tetro del Lemming e gli interventi di Mirella Zambello, assessore alla cultura del comune di Rovigo, Michele Lionello Direttore artistico di Voci per la Libertà, Rossella Magosso responsabile del Coordinamento dei Volontari della Casa Circondariale di Rovigo e Guido Pietropoli garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Rovigo.

Assia Fiorillo nasce nel dicembre del 1985 a Napoli.

Da sempre circondata dalla musica, all’età di 14 anni comincia studiare canto e frequenta un corso per cantautori dove compone i suoi primi brani. Dopo la laurea in psicologia, Assia decide di frequentare il conservatorio conseguendo a pieni voti la laurea specialistica in Musica Jazz. Collabora come interprete a diversi progetti inediti di musica jazz, cantautorale e non solo (Tra gli altri l’impegno con il collettivo Terroni Uniti e le Mujeres Creando, di cui è frontwoman). Con all’attivo 5 dischi incisi come interprete e coautrice, a gennaio 2022 pubblica il suo album ASSIA, un disco di dieci brani inediti di cui è autrice.  Uno dei brani che anticipa il disco, uscito a luglio 2020, Io Sono Te, è la colonna sonora del documentario Caine di Amalia De Simone, andato in onda su Rai Tre e ora disponibile su Rai Play. I due singoli che hanno anticipato l’uscita del disco hanno ottenuto diversi riconoscimenti: Il Premio Gianmaria Testa, Il premio Acep/Unemia al Pierangelo Bertoli e il premio Il migliore per noi del concorso Voci per La Libertà di Amnesty International per “Io sono te” ed il secondo posto al Premio Lunezia per “Qualcosa è andato storto”.

Antonio De La Cuesta in arte Tonino Carotone è un artista internazionale già di culto. Nasce a Burgos (Castiglia e León) e cresce in un sobborgo di Pamplona ascoltando la Radio e guardando la Tv.  È da sempre innamorato della musica italiana. Si ispira a Fred Buscaglione da cui prende il look mentre a Renato Carosone per lo pseudonimo, con quest'ultimo ha l'onore di incidere una indimenticabile versione di “Tu vuò fa l'americano”. Arriva in Italia per la prima volta nel 1995 ma raggiunge il successo del grande pubblico solo nel 2000 con l'album “Mondo difficile” che diventa subito Disco d'Oro. Negli anni ha collaborato con Manu Chao, Eugene Hùtz (Gogol Bordello), Erriquez (Bandabardò), Pietra Montecorvino, Locomondo, Arpioni, Zibba, Vallanzaska, Piotta, Pietra Montecorvino, Roy Paci, Africa Unite e molti altri.

Da sempre sensibile alle problematiche dei diritti umani e civili è stato uno dei primi renitenti alla leva nei Paesi Baschi, subendone purtroppo tutte le conseguenze anche penali. Nell'ottobre del 2018 a lui ed agli altri renitenti alla leva militare viene intitolato nel Parque de la Insumisión ("Parco dell'insubordinazione"), a Pamplona, il primo monumento al mondo che ricorda i non caduti in guerra, ma che hanno lottato per un ideale comune, la pace.


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