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Le Giornate FAI d'Autunno a Ficarolo

Undicesima edizione delle Giornate FAI d’Autunno. Anche il Polesine protagonista grazie al Gruppo FAI Giovani di Rovigo con la collaborazione della Delegazione di Rovigo.

Sabato 15 e domenica 16 ottobre in 350 città italiane verranno aperti 700 luoghi normalmente non accessibili al pubblico. L’obiettivo di queste giornate è duplice: dare la possibilità ai visitatori di scoprire luoghi, storie, curiosità delle proprie città che non avevano mai visto, o riscoprire sotto una luce diversa luoghi già conosciuti, e raccogliere fondi per consentire a questa storica Fondazione di proseguire il suo operato di salvaguardia dei Beni FAI.

Le Giornate FAI d’Autunno, unitamente a quelle di Primavera, sono i due eventi nazionali di punta del Fondo per l’Ambiente Italiano e muovono in tutto il territorio italiano migliaia di persone desiderose di conoscere meglio la nostra bella Italia. Per la Fondazione sono i momenti principali dell’anno in cui farsi conoscere attivamente, ma soprattutto costituiscono, come si diceva, giornate di raccolta fondi. È infatti grazie ai contributi e alle generose offerte dei singoli cittadini che la Fondazione può continuare a mantenere i luoghi di proprietà FAI, che oggi sono più di 60 in tutto il territorio nazionale. 

Per fare ciò quindi, il contributo dei privati è essenziale: per questi motivi verrà chiesto, in cambio della visita ai luoghi, un’offerta minima a partire da tre euro.


Il Gruppo Giovani di Rovigo ha scelto per questa edizione due luoghi in un unico paese della provincia: Ficarolo.

Comune dell’alto Polesine confinante con il Po, è stato per lungo tempo sotto l’influenza ferrarese tanto che ancora oggi i suoi abitanti sono molto più legati alla città estense che non a Rovigo.


Del resto, le architetture sono tipicamente emiliane e la piazza, su cui si affaccia la chiesa, dà l’impressione che il tempo si sia fermato a qualche decennio fa. Nel 2012 molti dei suoi edifici vennero danneggiati a causa del terremoto che colpì l’Emilia.

I luoghi aperti saranno due, ma entrambi dotati sia di indiscutibile fascino per le loro architetture, sia di storie molto importanti.

I luoghi

✪ Chiesa di Sant’Antonino Martire: caratterizzata da una facciata neoclassica, al suo interno nasconde tesori barocchi. La caratteristica più singolare e unica nel suo genere è la pianta a forma ovale, che si può vedere riprodotta in altre architetture simili oltre il Po ma non nel nostro territorio. I tesori di questa chiesa accolgono il visitatore dall’ingresso, lasciandolo stupefatto e avvolto dalle forme accoglienti; alle pareti dell’unica navata statue di santi che richiamano il passato ferrarese, oltre che un crocifisso cinquecentesco in materiali misti, tra cui compaiono anche tessuti. Le opere, le reliquie presenti all’interno di questo luogo sacro nascondono ognuna un pezzo di storia del paese. Ma forse l’elemento che più la rende riconoscibile è il campanile, pendente come la Torre di Pisa. Come molti altri paesi di questa zona, la chiesa subì ingenti danni in seguito al terremoto del 2012.

Le visite dureranno circa 30-40 minuti e i turni sono previsti ogni 20 minuti.

✪ Villa Giglioli: dalla sua costruzione cambiò ben 4 denominazioni (tante le famiglie che la abitarono), fino a diventare municipio dagli anni Venti del Novecento agli anni Novanta. Oggi è ancora di proprietà del comune, e ospita al piano terra la fornitissima biblioteca del paese. La possenza della struttura è di nuovo da collegare all’influenza della vicina Ferrara, mentre le quattro lapidi inserite nella facciata portano notizie di alcuni importanti avvenimenti di Ficarolo, tra cui il soggiorno di alcune teste coronate. All’interno, nella sala delle colonne, sarà allestita una mostra sul per ricordare il terremoto di dieci anni fa, insieme ad un altro avvenimento storico ambientale: la famosa Rotta di Ficarolo.

Le visite dureranno circa 30-40 minuti e i turni sono previsti ogni 20 minuti.

Saranno dunque due giornate di arte e storia senza dubbio, ma non mancherà l’occasione di affrontare temi ambientali, e la vicinanza al Po non può che essere più pertinente. Le giornate sono dedicate in particolare all'Arch. Luciana Malavasi, originaria di Ficarolo, venuta a mancare nel 2020, che nel suo testamento ha avuto un occhio di riguardo nei confronti del FAI lasciando una cospicua donazione in terreni e beni.

 

I luoghi sono raggiungibili a piedi in due minuti. Non sono previsti luoghi aperti solo per gli iscritti, ma ricordiamo che l’iscrizione al fai, che fino al 31/10 è a -10€ su tutte le quote, consente di saltare la coda ed avere la precedenza in caso di grande afflusso. Si torna inoltre in ogni aspetto alle Giornate FAI pre covid: non sarà necessario infatti prenotare la visita.

Gli orari di apertura saranno: Villa Giglioli 10.00-12.30 (con ultimo giro alle 12.10 per la mattina), 14.30-19.00 (con ultimo giro alle 18.40 per il pomeriggio) entrambi i giorni; Chiesa di Sant’Antonino Martire: 10.00-12.30 (con ultimo giro alle 12.10 per la mattina del sabato), 14.30- 18.00 (ultimo giro ore 17.30 il sabato pomeriggio), 10.00 – 11.00 (ultimo giro 10.30 la domenica mattina), 14.30-19.00 (ultimo giro 18.40 la domenica pomeriggio). Sono in fase di valutazione aperture prolungate dopo la celebrazione domenicale per quanto riguarda la chiesa.

Ulteriori dettagli sono disponibili al sito www.giornatefai.it.

 

Si ringraziano il Comune di Ficarolo, il parroco Don Massimo, il presidente della biblioteca e Luciano.


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