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Le opere di Gabbris Ferrari in città. Una galleria d’arte diffusa accessibile a tutti.

ROVIGO • Si arricchisce il progetto della Fondazione Banca del Monte di Rovigo . Questa mattina, lunedì 5 maggio, si è svolto l’evento di presentazione di due nuovi dipinti in Salone del Grano della Camera di Commercio Venezia Rovigo.

“Il giorno dei prodigi e dei sacrifici” e “Barche notturne attraverso la terra paludosa”, suggestive opere del maestro Gabbris Ferrari, risplendono nel Salone del Grano della Camera di Commercio Venezia Rovigo, sede di Rovigo in piazza Garibaldi. Questo, grazie al progetto “Galleria d’arte diffusa. Le opere di Gabbris Ferrari in città”, ideato e portato avanti dalla Fondazione Banca del Monte di Rovigo che, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare il territorio ed il suo patrimonio culturale, si impegna da tempo a far conoscere la figura e l’opera dell’artista rodigino. 

Il progetto della Fondazione, che ha coinvolto alcuni enti della città, ha trovato prontamente condivisione anche della Camera di Commercio di Venezia Rovigo che ha accolto la proposta di posizionare le due opere nel Salone del Grano, che ospita conferenze, incontri, celebrazioni, dando visibilità e il giusto risalto ai dipinti. L’evento assume particolare rilevanza omaggiando il m° Ferrari nel decimo anniversario della scomparsa.

Il progetto e i due dipinti, di notevoli dimensioni, sono stati presentati questa mattina con una cerimonia ufficiale, alla presenza del vice presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo Gian Michele Gambato e del presidente della Fondazione Banca del Monte di Rovigo Giorgio Lazzarini. A moderare l’incontro, con un pubblico  attento ed interessato, è stato il Vice Direttore della Camera Giacomo de’ Stefani. Molte le autorità presenti in sala, tra cui  il presidente della Provincia di Rovigo Enrico Ferrarese che, portando i saluti dell'Amministrazione, ha sottolineato <<con gratitudine verso i promotori dell'iniziativa, come sia importante mettere a disposizione le opere di Gabbris Ferrari per la città e per il Polesine tutto, omaggiando il maestro Ferrari  e le ricchezze culturali del territorio>>. L’assessore alla cultura del Comune di Rovigo Erika De Luca ha fatto pervenire un messaggio con cui esprime plauso al progetto che <<crea comunità viva e consapevolezza portando le opere di Gabbris Ferrari tra la gente, nei luoghi della quotidianità, consentendo all’arte di dialogare con chi li attraversa.

 

Interessante e prezioso l’intervento della professoressa Cristina Elettra Ferrari (nessuna parentela con l'artista ndr ) che ha illustrato le due grandi opere e la figura di Gabbris Ferrari consentendo la comprensione del suo “astrattismo lirico”. La sua lettura guidata dei due dipinti “Il giorno dei prodigi e dei sacrifici” e “Barche notturne attraverso la terra paludosa”, opere complesse, dense di colori ricercati e particolari, dal personalissimo linguaggio artistico, altamente simbolico ed evocativo, ha consentito di apprezzare ancora di più il valore, la profondità, la cultura del grande maestro e distinguere chiaramente il suo legame con il territorio, in particolare il Delta del Po, la storia e le origini <<scorgendo il significato ultimo delle sue opere: non solo descrittivo bensì come invito rivolto ad ognuno di noi, utilizzando la metafora del viaggio, all’esplorazione del mondo esterno ed interiore e di affrontare il mare della vita e le sue quotidiane difficoltà>>.  

Gabbris Ferrari, scomparso nel 2015, è stato uomo di teatro, regista, sceneggiatore, pittore, illustratore, grafico ed ha lavorato molto nella sua Rovigo, anche come amministratore e ideatore di diversi luoghi culturali e di laboratori, oltre che a Urbino e a Venezia dove è stato docente di scenografia.

Nell’ambito del progetto dedicato all’artista, la Fondazione ha previsto, alla conclusione, la realizzazione di un pieghevole illustrativo che riunirà in un percorso artistico le sue opere collocate nei siti urbani coinvolti: Conservatorio di Musica Francesco Venezze, Palazzo Nagliati,  Comune di Rovigo con Palazzo Nodari e Museo dei Grandi Fiumi, Istituti Scolastici Viola-Marchesini e De Amicis, nelle due sedi di via Parenzo e di Palazzo Montalti, Auditorium Margherita Hack del liceo scientifico Paleocapa, inserendo inoltre il Teatro Sociale con le maquette e la stessa sede della Fondazione. I dipinti concessi ed esposti fino ad ora nei diversi siti cittadini si riferiscono a vari periodi di produzione del maestro, dagli anni ’70 del secolo scorso fino al 2012.

<<L’allestimento delle opere nei diversi luoghi, compreso il prestigioso Salone del Grano, secondo l’intenzione della Fondazione>> dichiara il Presidente Giorgio Lazzarini <<intende suscitare curiosità ed interesse delle persone che li frequentano, in particolar modo pensando ai giovani che non hanno avuto la fortuna di conoscere il poliedrico artista. In questo progetto abbiamo coinvolto anche studenti dell’Istituto De Amicis di Rovigo proprio per avvicinare i giovani all’arte di Gabbris. Con questa azione la Fondazione intende continuare la valorizzazione della figura di Gabbris Ferrari anche dimostrando riconoscenza per quanto egli ha fatto per Rovigo e per la Fondazione stessa con cui per molti anni ha collaborato. Una galleria d’arte diffusa che riguarda un illustre artista della città>> continua il Presidente <<è stata pensata dalla nostra Fondazione come modalità di divulgazione che vada oltre le forme tradizionali di esposizione privilegiando luoghi pubblici aperti alla cittadinanza e non. >>.

La Fondazione auspica che tale intervento possa rappresentare l’inizio di un condiviso progetto incisivo per far conoscere tutta l’arte polesana in modo più ampio, attestandone la prolificità e il valore, come risulta, dalla recente pubblicazione, ulteriore progetto della Fondazione, “Dizionario degli artisti nati o attivi in Polesine nel XIX e nel XX secolo” di Paola Pizzamano, Alfredo Sigolo, Mihran Tchaprassian, interessante ricerca edita da Apogeo Editore per la collana I Tigli dell’Accademia dei Concordi, dove trova naturalmente posto Gabbris Ferrari.

 

L’evento di presentazione dei due dipinti in Salone del Grano è inserito nel calendario del Maggio Rodigino promosso dalla Fondazione per lo sviluppo del Polesine, alla cui realizzazione contribuisce la Fondazione Banca del Monte di Rovigo.


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