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Rovigoracconta 2024: un successo da “sogno”

ROVIGO • Rovigoracconta 2024. Confermate le 37.000 presenze tra pubblico presente agli eventi e in città e una novità assoluta: Rovigoracconta kids in arrivo in autunno.

Il sogno di Rovigoracconta si è avverato: le piazze piene, le voci degli scrittori ad animarle, gli applausi fragorosi del pubblico – felice, attento, interessato. Il Festival arancione è riuscito ancora una volta nella sua missione, portando, quest’anno, una riflessione profonda sul mondo che vorremmo, sulla cultura come presupposto per la crescita sociale. “La lettura mi ha fasciato come una garza. Leggere è farmacia” ha detto Mauro Corona, ed era proprio questa l’atmosfera che si respirava tra le 37.000 presenze che hanno affollato gli eventi.


Tanti gli ospiti del calibro di Gino Cecchettin, Roby Facchinetti, Vincenzo Schettini di @lafisicachecipiace, Vito Mancuso, il Premio Strega Helena Janeczeck, la filosofa e conduttrice di Radio 3 Ilaria Gaspari, Enrico Galiano, Guido Catalano, Jennifer Guerra, Vera Gheno, Roberto Emanuelli, e ancora Massimo Carlotto, Franco Berrino, Sergio Rizzo, Vittorino Andreoli, Selene Calloni Williams, Matteo Righetto, Michele Mezzanotte, Pegah Moshir Pour, Guendalina Middei.Il Festival si è chiuso, insomma, con tanta soddisfazione ma anche con una grandissima novità: non dovremo aspettare l’anno prossimo per rivivere le atmosfere arancioni perché in autunno prenderà vita la prima edizione di Rovigoracconta Kids, una manifestazione tutta dedicata ai più piccoli e alle famiglie.

“Per la decima edizione di Rovigoracconta abbiamo voluto proporre un programma denso di contenuti, che parlasse di inclusività, ascolto, uguaglianza di diritti tra uomini e donne”, dice il direttore artistico Mattia Signorini. “Avevamo considerato che questo avrebbe potuto portare meno spettatori, ma ritenevamo necessario farlo. Così non è stato, e siamo grati che ancora più persone abbiano sognato forte insieme a noi. Dieci edizioni sono un lungo tempo per un Festival letterario. Quando abbiamo iniziato, con Sara Bacchiega, non pensavamo che Rovigoracconta sarebbe arrivato fino a qui. È successo perché il dialogo con il pubblico non si è mai fermato, e questo si è reso possibile grazie alle tante persone che lavorano al Festival arancione mettendoci cuore, polmoni, anima, non lasciando mai nulla al caso, prendendosene cura come si fa con un bambino che cresce e grazie ai tanti giovani volontari che ogni anno vivono un’avventura formativa e umana unica.”

“Non abbiamo smesso di sognare nemmeno per il futuro”, aggiunge Sara Bacchiega. “Da qualche anno sono mamma di due bambini e mi sono chiesta a lungo cosa potevo fare per loro e per i tanti bambini e bambine di questa città. Partendo dall’esperienza che in tante edizioni abbiamo fatto a Rovigoracconta con gli eventi per le famiglie, è emersa la necessità e la voglia di creare uno spazio indipendente. Mattia Signorini e tutto lo staff sono entusiasti del progetto e stiamo già lavorando per dare vita, in autunno, a Rovigoracconta Kids, un evento tutto nuovo pensato per i più piccoli. Curerò io la direzione artistica e lo farò da professionista, da mamma, da persona che ama questa città e le possibilità che ha ancora da offrire. Rovigoracconta Kids sarà un sogno a occhi aperti non solo per i bambini e le bambine, ma anche per tutti gli adulti che non hanno mai smesso di esserlo. Un po’ come diceva Antoine de Saint-Exupéry.”

 

Apprezzatissime anche le tante novità di quest’anno, Rovigoracconta Off, che ha coinvolto tante realtà commerciali della città, The Stage, l’inedita area relax allestita nel cortile di Palazzo Roverella, che sabato sera ha ospitato l’Afterparty, una festa unica con gli ospiti del Festival, Un giro in città, un percorso che ha permesso di visitare tre mostre a entrata gratuita e uno spettacolo portato in scena nelle Segrete del castello dei Giardini di Piazza Matteotti da Valentina Tamborra, tra le più conosciute fotoreporter di viaggio e Diego Ronzio, artista visuale che ha creato progetti anche per la Biennale.

PUNTI DI VISTA: Tempo di bilanci dopo la X^ edizione giunte alla nostra redazione

•Qualche mugugno per l'organizzazione è arrivato dall'ospitalità del centro sorta da diversi imprenditori che non sono stati coinvolti allo stesso modo come lo scorso anno, partecipando al format ideato del venerdì, anche se la quantità di persone presenti come da comunicato ha fatto vivere ai locali e alle attività una bellissima tre giorni. 

Qualcuno dice troppa concentrazione in un solo luogo, anche se esclusivo, ma appunto The Stage, non per tutti e forse a danno di altri, non sappiamo.

•Rimane sempre la richiesta da parte dei lettori di poter ampliare il Festival a tutta la settimana o almeno allungare a un giorno in più, iniziando il Giovedì sera per continuare a pieno nel Venerdì e nel weekend, intervallando e non sovrapponendo gli appuntamenti.

•Ottima la prima esperienza di Rovigoracconta Off, anche qui parlando con le persone e i negozianti, sarebbe stata gradita una candidatura da esaminare e non una scelta dall'alto su attività "vicine" al Festival. 

•La scelta delle location: qualcuno avrebbe avuto il piacere (in tanti) di poter ascoltare gli Ospiti anche al complesso degli Olivetani, o in Piazza Masloo, o in piazza Merlin, Piazza XX Settembre, così come altre piccoli angoli della città per eventi magari più contenuti (vogliamo comunque ricordare che Salone del Grano quest'anno è stato inagibile, così come l'Accademia dei Concordi, e come sapete quest'anno anche le Segrete del Castello hanno fatto da camera al festival).

Su tutto vale il proverbio: Nessuno è profeta in Patria.

 

Ultima ma non sempre ultima, il ringraziamento da parte degli organizzatori andrebbe pubblicamente a tutti e rivolto (oltre agli sponsor e ai media partner) a tutte le altre redazioni, riviste, giornali, fotografi, blogger che partecipano, comunicano, promuovono, sostengono e diffondono il Festival con un grande impegno e sforzo organizzativo oltre che economico, e spesso forse (a volte) in modo più coinvolgente. Almeno in chiusura del Festival, un grazie fa piacere.

Dopo dieci anni, per tutte queste domande non è ancora giunta l'ora, ma sappiamo che le regole del business fanno parte di qualsiasi evento. Ci speriamo sempre, a volte si "sogna forte"... ma di certo a un evento culturale realizzato da rodigini, che parlano non solo di cultura, e che vivono la città tutti i giorni, ci si aspetta almeno che nelle relazioni ci sia più attenzione. Il diavolo è nei dettagli, certo, ma l'umiltà è nelle persone.

Il Festival Rovigoracconta è e resta in ogni caso il più bel appuntamento culturale dell'anno, anzi da Ottobre sarà anche KIDS!


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