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SOGLIE. Il Progetto di Irma Paulon per il Consorzio Tutela Vini

PADOVA • Il Progetto site-specific di installazioni diffuse di Irma Paulon per il CONSORZIO TUTELA VINI COLLI EUGANEI, Vo'.

L'inaugurazione del percorso immerso nella natura, avverrà Sabato 5 Ottobre alle ore 16:30 con partenza dal Parcheggio del Campo Sportivo sito in Via Marconi a Vò e chiusura presso il Consorzio Tutela Vini Colli Euganei a Vo'.

• Soglie, un percorso artistico immerso nel paesaggio euganeo, e sulla contemplazione di sé.

“Mi sono chiesta, perché mai uno spazio all’aperto non possa essere concettualmente concepito, oltre che come luogo di natura, anche come sfondo reale o virtuale per l’arte. Arte, concetto per me quanto mai difficile da definire a parole. Non bastano le definizioni o i tentativi spesso vani di inquadrare un’idea che per me non ha confine fisico né limite concettuale.

Arte da toccare, da attraversare, con cui interagire, da intuire; stimolo per la mente e intrigo per i sensi.

Arte nella natura da vivere in tutte le stagioni e che viva in tutte le stagioni, anche attraverso opere che non sono frutto della natura ma di un uomo che con la natura ha dialogato. Arte nella natura che ci invita ad affidarci ai mutamenti, “a non trattenere” ma “a lasciare andare” e per comprendere che la vita stessa è una continua trasformazione.Arte nella natura, che sarà la natura stessa a completare il lavoro, plasmandola e mutandola nel tempo.” (Irma Paulon)


L'evento è stato inserito all'interno (RE)GENERATION FESTIVAL 2024: in occasione delle giornate dedicate al benessere e alla bellezza, su tutto il territorio dei Colli Euganei e delle Terme di Abano e Montegrotto.


La spiegazione del percorso paesaggistico sarà a cura dell'Arch. Nicola Salviato del GRUPPO FON ARCHITETTI, le opere dall'artista Irma Paulon e il territorio dal Prof. Antonio Mazzetti naturalista ed esperto dei Colli Euganei.

Soglie è il nome del progetto artistico ideato da Irma Paulon per La Vinum et Res Srl  di cui il  Consorzio Tutela Vini Colli Euganei che ha sede a Vo' (Pd) è socio unico.

L'ideazione ha visto anche la collaborazione a livello paesaggistico e didattica conoscitiva dei luoghi dell'Arch. Nicola Salviato del GRUPPO FON ARCHITETTI di Mestre-Venezia.

«Ammirare i Colli Euganei e poter creare nuova Arte – commenta l’artista Irma Paulon - in un luogo così affascinante ma al contempo che sento come familiare è per me un po’ come giocare in casa. Questo significa che mi sono trovata sin da subito a mio agio in un territorio che sempre mi ha trasmesso emozioni e belle vibrazioni.».

Un territorio antico, che ogni giorno riserva sorprese tra rilievi talvolta irti, talvolta scoscesi che si susseguono disordinati, pendii dolci, vigneti da cui sprigionano profumi inebrianti. La vita continua a generarsi, in un costante divenire, tra i castagni, gli ulivi, i boschi di leccio e di acacia. Non c’era luogo più adatto per lavorare sul concetto di Soglia, nel tempo e nello spazio: tutti percepiamo una soglia, talvolta la temiamo, talvolta con coraggio la attraversiamo. È in questo spazio di confine, che non è limite ma è opportunità, che si sviluppa il nostro divenire, in un rapporto costante di comunicazione tra Io e Mondo, ma anche tra Io ed Io. I luoghi non solo si vedono, ma si guardano e si lasciano guardare. Chi sono? Che cosa vedono i miei occhi? Verso quale direzione volgo i miei passi? Quale dono di natura mi circonda? Tutto questo è ciò che l’artista vuole trasmettere, lasciando spazio all’osservatore di interrogarsi e di proporre nuove prospettive.

Le opere di ferro divengono così simbolo di trasformazione, dalle forme essenziali, finestre da cui vedere e guardare. Si guarda attraverso, iniziando un dialogo tra interno e esterno; i luoghi diventano nuove occasioni di riflessione e inediti punti di vista.

«Alcune opere – conclude Paulon – ci invitano a non rimanere sulla soglia, ma ci esortano a protenderci, a sporgerci verso l’esterno e verso gli altri. Altre, invece, ci invitano ad espandere la nostra visione e la nostra coscienza».

                                                                          

Il percorso e i significati delle opere

  1. Dalla pianura verso il cielo.

Punto d’inizio: il paesaggio in cui siamo immersi

Volgiamo lo sguardo a partire da ciò che abbiamo sotto i nostri passi lenti: la Terra. Essa è la materia dell’esistenza, il centro di tutte le trasformazioni, la sorgente da cui attingiamo nutrimento, sostegno, vita. È nutrice generosa e fertile, ma al contempo è pesante e solida. Radicandoci alla Terra, anche noi possiamo essere solidi e centrati.

Alzando a poco a poco i nostri occhi, proseguiamo nei colori di ciò che la natura ci offre, fino a percepire l’incontro con l’altra metà del nostro mondo: l’elemento Aria, il Cielo. A braccia aperte ci possiamo elevare verso di esso, ricevendo luce, espansione, energia, virtù, saggezza. Ci facciamo guidare dalla coscienza che risiede nel nostro cuore. Ora siamo pronti a iniziare il nostro Viaggio, oltre la Soglia.

  • La Forza – Elemento Fuoco

Vista Monte Vendevolo

Ci troviamo di fronte alla nostra prima Soglia, un totem con all’interno tre finestre a forma triangolare la cui punta è rivolta verso l’alto. I davanzali si protendono verso l’esterno, su un supporto di ferro piantato nel terreno. Il triangolo, simbolo mistico e religioso, ha la sua punta rivolta verso l’alto, collegandosi all’elemento Fuoco.

Tale elemento è la fonte primaria di tutto, rappresentato dal Sole, senza il quale non esisterebbe vita sulla Terra. Nel Fuoco, simbolo di trasformazione, è racchiusa la scintilla della vita, quella scintilla che vibra in noi, che rappresenta la nostra forza interiore. Così ci dotiamo di energia, passione, creatività, volontà, coraggio, ardore.

  • Antipodi – Elemento Terra

Vista Monte Comun e Monte Rovarolla (cava)

Per noi oggi il significato di antipodi risuona come negativo: essere così distanti da non potersi capire. Ecco che la Soglia abbatte la differenza, spinge al confronto, ci determina nel nostro essere “diversi”. In questa diversità sta la nostra pace, la nostra possibilità di uguaglianza.

Creazione-Distruzione

Il quadrato è simbolo della sostanza terrena, di corpo e realtà per eccellenza, di stabilità. Sono quattro le stagioni, gli stati della materia, le direzioni fondamentali, gli elementi. Solidità, protezione, giustizia. Questo stato stabile creativo non può esprimersi a pieno senza confrontarsi con la sua crisi: la distruzione. Ecco dunque che lo spirito si esprime e si affina e l’essere umano si ritrova a creare e a distruggere le stesse dinamiche, fino a quando non ne comprende gli aspetti manifestati, aumentando così la sua consapevolezza.

Luce, simbolo di Creazione: dalla finestra rettangolare si genera un davanzale per protendersi verso l’esterno, che porta l’attenzione su un dolce pendio collinare creato da Madre Natura.

Ombra, simbolo di Distruzione: dalla finestra rettangolare si genera un davanzale capovolto, che porta l’attenzione sulla collina cava data dall’intervento dell’Essere Umano.

  • Sintonizzazioni – Elemento Etere

Vista Chiesa della Natività di Boccon di Vo'

Un'opera quadrata con all'interno una finestra a quattro triangoli che si protendono verso l'esterno. Dopo aver affrontato il conflitto, ci troviamo su una Soglia d’armonia. Sintonizzarsi significa trovare un equilibrio, ottenere la stessa frequenza. Attraversiamo e ci facciamo attraversare. Essere in sintonia vuole dire permettere il fluire di tutta la comunicazione, anche non verbale, con Noi stessi, ma anche con il mondo esterno. L’etere è il ponte di comunicazione tra mente e cuore. In questo ponte la comunicazione raggiunge i suoi livelli più alti, divenendo profonda capacità di ascolto.

  • 4 Fluire – Elemento Acqua

Vista Rudere e Acqua

Di fronte a noi vi è un’opera quadrata con all’interno una finestra triangolare, simbolo mistico e religioso, la cui punta è rivolta verso il basso. La direzione verso il basso ci collega all’Acqua; essa è anche stimolo a porre l’attenzione verso lo scorrere del fiumiciattolo. Una serie di onde fuoriesce dall’opera, su supporto di ferro piantato nel terreno.

Guarigione e fluire della vita: questo è in sé l’origine dell’elemento Acqua. Esso corrisponde al mondo delle emozioni, connettendosi così ai sentimenti, all’inconscio, alla luna. Πάντα ῥεἰ, ovvero tutto scorre, è il più famoso aforisma attribuito al filosofo greco Eraclito. Noi fluiamo, ci mettiamo nel mezzo del fiume, aspettiamo che l’acqua fresca e leggera ci accarezzi, ci attraversi, ci depuri

  • Espansione – Elemento Aria

Vista Panoramica

Monte Venda, Monte Lozzo, Pianura, Colli Berici e Altopiano di Asiago

Il nostro occhio osserva cinque opere rotonde, con grandi finestre sempre rotonde, su supporti di ferro piantati nel terreno. Non c’è esterno, non c’è interno. È qui e altrove. È il compimento del significato di Soglia in un dialogo con il sé, con i luoghi, con il cielo che trapassa. Il confine non circonda, ci attraversa.

Il nostro Viaggio è compiuto nell’opera della completezza e dell’eternità: davanti a noi si stagliano cerchi di diversa grandezza, senza inizio e senza fine, simbolo per eccellenza della ciclicità, del flusso continuo. È perfezione, compiutezza, unione. È il nostro divenire nella comunicazione armonica con ciò che è Altro da noi, con altri Esseri viventi, con la Natura, Madre che circonda dotata di forza eternatrice.

 

Si ringrazia:

Il Consorzio Tutela Vini Colli Euganei di Vo', Vinum et Res srl, Lisa Chilese, Marco Calaon, l’Assessore alla Cultura del Comune di Vo', Simonetta Tognetti, la collaborazione dell’Assessore alle Politiche Agricole Maurizio Biasio, Thermae Abano Montegrotto (RE)GENERATION Festival, l'Arch. Nicola Salviato e il Prof. Antonio Mazzetti.

 

Evento Gratuito – Prenotazione obbligatoria entro il 3 Ottobre (Max 40 persone)

Per iscrizioni: info@comune.vo.pd.it |+39 049 994 0027 Int. 1-1


IRMA PAULON

Originaria del Polesine in Veneto, dal 2003 si interessa alle tecniche e forme dell'arte applicata mediante l'utilizzo di: legno, perle di vetro veneziane, metallo, plexiglass, pietre dure, pigmenti colorati, specchi e materiali di recupero. L'indagine sui materiali accende la passione e l'intrinseco desiderio di modificarli e assemblarli con uno stile personalissimo. Protagonista dei lavori è la resina, fluida e misteriosa nella composizione, quale enigmatica energia.

Nel 2008 si confronta con la sperimentazione di installazioni polimateriche da inserire in armonia in contesti naturali quali: parchi e giardini di Asolo e in prestigiosi luoghi veneziani.

Dal 2015 inizia a collaborare con l’azienda Maso Martis e dà il via a progetti site-specific da interni ed esterni.


 

Nel 2017 viene scelta da Amorim Cork Italia, azienda leader nel mondo del sughero, per la realizzazione dell'opera “La Forza”, creata con la corteccia di quercia da sughero vergine, materiale che utilizzerà in seguito in buona parte delle sue opere.

A partire dal 2019 produce installazioni-sculture Post-Modern l’utilizzo di metalli pesanti quali ferro e acciaio, divengono parte integrante dei suoi studi, affiancati ai materiali succitati.

Molteplici sono i rimandi ed i significati dell'indagine artistica sulla materia, così come il coraggio di analizzarne in profondità le verità ed i simboli arcaici e, nel contempo, di far emergere l'essenza genuina che fa sentire nel profondo quel senso di un'appartenenza al Tutto, oramai smarrito. La sua peculiare sensibilità la conduce, quale naturale vocazione, al desiderio di rivitalizzare e riqualificare con consapevolezza luoghi variegati e paesaggi di natura. Un campo, quest'ultimo, dove ha saputo ben presto affermare il suo stilema caratteristico.

Nel 2022 viene scelta per realizzare progetti site-specific presso:     

- Gruppo Lunelli, installazioni open air “Quel che resta quando passa il vento”, per Bisol 1542

- Spazio Thetis Venezia, installazione open air “Piani di Esistenza”

- Fattoria La Maliosa, installazioni diffuse open air “Terre Numinose”

Agli inizi del 2023, approda in America con opere polimateriche, tra queste una dal titolo “Riverbero veneziano” viene inserita anche nel sito della Sotheby's.

 

(Giancarlo Bonomo Critico d’Arte e Curatore)


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