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Teatro in Castello XXXII edizione

ROVIGO •  E' finita l’attesa per una delle rassegne teatrali più amate del Polesine e non solo.

Proposta Teatro Collettivo, per la direzione artistica di Giorgio Libanore, già regista della compagnia, in collaborazione a livello logistico con il Circolo ricreativo Monsignor Giacomo Sichirollo e con il patrocinio del Comune di Arquà Polesine, è pronta a presentare l’edizione 2025 di Teatro in Castello.

Tanti gli eventi proposti: ben sette gli appuntamenti, ogni sabato sera alle ore 21:15 nella consueta - e splendida - cornice del Castello Estense di Arquà Polesine. Due gli appuntamenti fuori concorso, mentre cinque gareggeranno per il premio Ruggero Sichirollo, dedicato all’amico e attore della compagnia prematuramente scomparso, cui è dedicata anche la rassegna.

 

Le compagnie che si avvicenderanno sul palco porteranno in scena lavori di alta qualità, proponendo rielaborazioni moderne di testi antichi, il teatro comico e popolare in tutte le sue sfaccettature, temi di grande attualità, arrivando sino all’esibizione di compagnie professionali che sicuramente sapranno sorprendere spettatrici e spettatori.

Ma non è finita qui poiché questo è un anno molto speciale: Proposta Teatro Collettivo festeggia infatti ben cinquant’anni di attività. Lo farà con tanti momenti di festa che partiranno proprio con questa rassegna con eventi, mostre e il debutto di una nuova giovane parte della compagnia: il CollettivoLAB che, sotto la guida della regista Giorgia Brandolese, già attrice della compagnia, ha seguito un percorso laboratoriale per tutto l’anno, culminato in una nuova produzione teatrale: La bisbetica è domata? Scelta non casuale, poiché, tratta da William Shakespeare, è la trasposizione, dopo cinquant’anni, del primo lavoro messo in scena dalla compagnia stessa.

Il primo appuntamento, in programma per sabato 12 luglio alle ore 21:00 sarà proprio questo emozionante debutto che vede una dozzina di allievi del laboratorio vivere il palco, frutto di un percorso svolto insieme. ‘La Bisbetica è domata?’ è un lavoro liberamente tratto e riadattato dal testo di Shakespeare La Bisbetica domata. Un atto unico della durata di novanta minuti. Teatro nel teatro, commedia nella commedia: la magia della scrittura di Shakespeare rivive nella comicità di una compagnia di scapestrati che, davanti al vecchio Sly, ubriacone pazzo fatto credere un gran re, mettono in scena la storia di due sorelle, Bianca e Caterina, l’una buona e umilmente servizievole nei confronti del padre Battista, moderno Pantalone, l’altra “bisbetica” e difficile. Un uomo, Petruccio, accompagnato dal suo fido e folle servitore Grumio, cercherà di domarla e, al contempo, tante figure d’uomini sulla scena si intervalleranno tra giochi di furbizia e travestimenti per conquistare, per imporsi. Ed ecco giungere Lucenzio con il suo servo Tranio, pronti al cambio di ruoli per conquistare Bianca, ma anche Gremio e Ortensio, il gatto e la volpe della storia. Ma tutto è niente, niente è tutto: quel che davvero accade è lo svelamento finale del ruolo della donna e dell’uomo nella collettività grazie al comparire di una saggia vedova... O due?  Perché il teatro è cosa viva. Perché a teatro non esiste uomo, non esiste donna. Esiste il reale, per quanto immaginato e immaginabile possa essere. La bisbetica sarà domata? Agli spettatori, l’ardua sentenza. Shakespeare, non ce ne volere, ma qualcosa è stato cambiato.

In scena: Anna Chiavegati, Marco Chioatto, Valeria Iannone, Jacopo Ferrari, Elena Fioravanti, Luana Forcina, Pamela Milazzo, Giuseppe Mortella, Romina Paulon, Flora Turolla. Costumi e oggetti a cura di Giulia Zuolo. E con la partecipazione straordinaria di Arnaldo Bonafini.

«È stato un anno - dice Giorgia Brandolese - di grande lavoro, ma soprattutto di grandi sinergie in cui il laboratorio si è fatto da sé, sperimentando, creando e utilizzando ciò che si è trovato nel percorso per arrivare alla produzione teatrale che andiamo a proporre. Ringrazio Giorgio Libanore, regista del Collettivo, per la fiducia datami, e per questo spazio che, sono sicura, darà frutti anche nel prossimo futuro».

Gli altri appuntamenti:

Dopo questo importante debutto, seguiranno altri appuntamenti in concorso. Si proseguirà sabato 19 luglio con una compagnia ormai di casa, ovvero L’Archibugio di Lonigo di Vicenza. Già apprezzatissimo per tanti lavori di indiscussa qualità, quest’anno sarà presente con Sogno di una notte di mezza estate, continuando così il filone Shakespeariano. A seguire, sabato 19 luglio, sarà presente la compagnia rodigina Fuori di scena che proporrà La ridicola historia di Candido l’Ottimista di Voltaire, un grande classico che, come in un gioco d’ombre e specchi, nel mezzo di un’avventura, saprà sorprendere.

E ancora, si continua con un titolo provocatorio di Valerio Di Priamo, ovvero Ti ucciderò fino a farti morire del Gruppo teatrale La Trappola di Vicenza, mentre il 9 agosto torna un testo a tratti storico, a tratti comico proposto dalla compagnia El Gavetin di Negrar di Verona, ovvero El cavalier de la trista figura di e con Franco Antolini.

Proposta Teatro Collettivo è inoltre lieta di poter ospitare una compagnia di alta qualità per sabato 16 agosto, ovvero Teatro Armathan di Verona con Maladie d’amour, Marcel e Pauline, una produzione e testo originali. La serata di premiazione sarà infine arricchita da uno spettacolo professionale con la già ben nota compagnia vicentina Stivalaccio teatro che con il loro teatro comico popolare saranno di scena con Super Ginger di e con Anna De Franceschi.

Tutti gli appuntamenti inizieranno alle ore 21:15.

Costo d’ingresso 8 euro, comprensivo di un caffè gentilmente offerto da Rhodigium Caffè.

In caso di maltempo, gli appuntamenti si terranno al Teatro parrocchiale di Arquà per cui si ringrazia la disponibilità della Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo.

La prenotazione è fortemente consigliata ai contatti: 3472579102 o 3441350020. Per informazioni: www.teatroincastello.it

 

Le parole della direzione artistica:

«Quest’anno - ha detto Giorgio Libanore, direttore artistico della Rassegna - abbiamo deciso di incrementare ancora di più l’offerta culturale della nostra rassegna con appuntamenti di qualità davvero alta e che sicuramente sorprenderanno il pubblico che da anni, numeroso, ci segue, ma anche un nuovo pubblico. Perché, alla luce dei nostri cinquant’anni di attività, ciò che ci piace pensare è di riuscire ad avvicinare sempre più giovani e famiglie alla grande arte del Teatro che diverte, esorcizza il male di cui questo mondo è avvolto negli ultimi tempi, fa sorridere facendoci ridere secondo le regole di base del teatro popolare comico, quello che anche noi, a nostro modo, proponiamo dal 1975. Si coglie positivamente anche il debutto del CollettivoLAB, un progetto in cui come compagnia crediamo molto per poter allargare il senso di comunità teatrale a nuovi attori e nuove attrici che, sicuramente, sapranno cogliere il testimone dell’esperienza teatrale che ci contraddistingue. Siamo felici di poter festeggiare, ogni sabato sera, con gli spettatori questo nostro traguardo. Ma non è finita qui poiché, negli ultimi mesi del 2025 ci saranno davvero tante sorprese che ancora non si possono svelare, ma che rientrano in questo anno di grandi celebrazioni per noi. Per questo motivo, il pensiero non può che andare ancora una volta al nostro compianto Ruggero Sichirollo, uno di coloro che per decenni ha sempre creduto nella compagnia, con simpatia e con grande impegno. A lui dobbiamo sicuramente gran parte della nostra Storia insieme».

 


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