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L'Arte Concordiana in mostra sulla facciata di Palazzo Bosi

ROVIGO DA VEDERE

L’Accademia dei Concordi apre il suo scrigno alla città per far conoscere il proprio patrimonio artistico culturale. Da questa mattina, mercoledì 23 febbraio, tredici opere sono state installate agli affacci di Palazzo Bosi e i personaggi in esse raffigurate ci osservano in attesa di una nostra “reazione”.

Arte si Mostra. Palazzo Bosi foto Loris Slaviero ph

Una Rovigo metropolitana da ammirare, così oltre le facciate di edifici disegnate dagli artisti di murales, in città si potranno vedere anche le opere artistiche dei pittori che hanno ritratto la nostra storia.

Nelle grandi città italiane e europee si usa promuovere l'arte all'esterno dei palazzi preposti ad ospitare rassegne espositive e culturali. E così anche a Rovigo grazie alla sinergia tra l’Accademia dei Concordi, Wallabe Urban Art, Pro Loco e con il sostegno di FinecoBank di Rovigo nasce il progetto L’ARTE SI MOSTRA.

Per qualche tempo (fino all'inizio del prossimo restauro) chi passeggia nella Piazza Maggiore di Rovigo (uno dei gioielli veneti della città, poi dedicato al re dell'Italia Unita, Vittorio Emanuele II) non potrà che alzare gli occhi verso questo gruppo di variopinte e dissimili figure.

Si tratta di un evento singolare, in quanto le opere non sono chiuse in una sala espositiva adeguatamente attrezzata, ma si possono ammirare dalla piazza in modo spontaneo e del tutto originale. Innumerevoli sono le opere contenute all’interno dei palazzi che arredano piazza Vittorio Emanuele II, e  “con questa iniziativa - evidenzia il Presidente dell'Accademia dei Concordi, prof. Giovanni Boniolo – vorremmo entrare ancora di più nel cuore dei rodigini mostrando loro un altro motivo per cui devono sentirsi orgogliosi della loro città e del suo immenso patrimonio artistico”.

“In questa particolare modalità espositiva, racconta Federica Sansoni Presidente dell’Associazione Wallabe, la finestra è presente per raccontare diversi tipi di tensioni tra mondo interno e mondo esterno, tra passato e presente; un espediente che racconta attesa, ricerca della libertà o prigionia. In molte opere d’arte pittoriche infatti le finestre hanno un ruolo significativo, la loro presenza ed il modo in cui esse sono rappresentate spesso offre chiavi di lettura importanti per l’interpretazione dell’opera.

 

“L’importanza di progetti sinergici nell’ambito culturale nella nostra città è una delle azioni di programma in cui la Pro Loco di Rovigo crede fermamente - così spiega il Presidente Marco Bressanin - L’ARTE SI MOSTRA è, in effetti, come “realtà” differenti del nostro territorio possono unire le proprie forze e competenze per donare bellezza valorizzando il proprio patrimonio culturale artistico in modo estremamente efficace e di impatto.

 

Dettagli:

Sulla linea più alta delle finestre del Palazzo, la prima serie di figure riprende dai capolavori dei secoli 16°-18° della Pinacoteca dei Concordi e del Seminario vescovile volti e fattezze che esaltano personaggi della cultura biblica e del passato locale.

S'inizia con La moglie di Putifarre (di Girolamo Forabosco), seguono il Doge Alvise Pisani (di Bartolomeo Nazzari) e  il Ritratto di studioso (di Domenico Capriolo). E ancora: i tratti incisi di Una vecchia (di Pietro Bellotti), quelli morbidi di Federico Manfredini (di Giuseppe Fabbrini) e di Giuseppe Tommaso Minadois (di Giuseppe Nogari) e infine quelli del fondatore dell'Accademia Gaspare Campo (opera ispirata di Giovan Battista Piazzetta).

Più sotto, sulla linea delle portefinestre con basse balaustre, il percorso visivo fa spazio prima di tutto a due citazioni da antichi testi a stampa: il bellissimo ritratto del grande geografo europeo Gerardo Mercatore dall'Atlas del 1595; a lato spicca il Re Davide da una splendida miniatura di un Libro d'ore parigino di inizio Cinquecento. La parte centrale e quella di destra  seguitano le citazioni dei grandi quadri delle raccolte pittoriche rodigine. S'inizia con la figura di Sant'Agata (di Girolamo da Carpi), si continua con i due busti di Vecchi (di Giuseppe Nogari), chiude la fila il patrizio veneto Giulio Contarini da Mula  (di Alessandro Longhi).

 

Il Dott. Gaetano Bisceglie responsabile della sede rodigina di FinecoBank, aggiunge “Dalla città di Rovigo abbiamo ricevuto molto, città dove siamo presenti da più di un ventennio, città nella quale siamo cresciuti molto grazie alla fiducia ricevuta ed al valore che abbiamo portato ai nostri Clienti  Oggi abbiamo scelto di restituire parte di ciò che abbiamo ricevuto, abbiamo scelto di rafforzare la nostra importante partnership con l’Accademia dei Concordi perché riteniamo che la tutela del patrimonio in ogni sua forma, anche quella artistica e culturale è, e lo sarà sempre di più, uno dei pilastri portanti della nostra strategia. Dunque quale miglior occasione a noi gradita se non quella di sostenere l’iniziativa promossa dalla Concordiana nel valorizzare la facciata del prestigioso Palazzo Bosi, gettando nuove basi per generare insieme valore per la tutela del nostro patrimonio culturale, continuando il nostro comune percorso di presenza e valore professionale sul territorio”. 


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