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Cambiamenti climatici, Iuav fa tappa a Ca’ Vendramin con progetto Miracle

TAGLIO DI PO •  “Il Delta che cambia”. Questo il titolo del laboratorio urbano organizzato da Università Iuav di Venezia presso il Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin.

L’appuntamento, che segue di una settimana l’evento di Ravenna dedicato alle infrastrutture climatiche e la gestione e del rischio nei contesti urbani, si colloca nell’ambito del progetto itinerante Miracle (Multi-risk integrated resilience approach for coastal landscapes and environments), finanziato dal PNRR all’interno del partenariato esteso RETURN: focus di giornata, l’adattamento al multi-rischio nei cosiddetti “paesaggi d’acqua”.

I lavori hanno visto la partecipazione di Francesco Musco e Denis Maragno, coordinatori del progetto, affiancati da una nutrita compagine di docenti e ricercatori Iuav composta da Raffaella Fagnoni, Filippo Magni, Paolo De Martino, Elena Ferraioli, Iris Brucculeri e Carlo Federico Dall’Omo. Folta anche la platea di stakeholder e addetti ai lavori presenti all’incontro: il direttore del Consorzio di Bonifica Delta Po e “padrone di casa” Rodolfo Laurenti, il direttore dell’Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po Pako Massaro, il vicedirettore di Confagricoltura Rovigo Sara Sturaro, il presidente di CIA Rovigo Erri Faccini e il presidente di WWF Rovigo Eddi Boschetti.

Il rischio climatico è ormai considerato dalla scienza condizione permanente, tanto che si parla sempre più spesso di adattamento ai cambiamenti climatici e non solo di mitigazione: di questo si occupa Miracle, che analizza territori costieri e città d’acqua in un percorso che oltre al Delta del Po tocca Bagnoli, Castellammare di Stabia, Ravenna, Rimini, Venezia, Verona e Vicenza. Sotto la lente di ingrandimento, fenomeni quali l’innalzamento del mare, le alluvioni, le ondate di calore e il dissesto idrogeologici, tramite un approccio partecipativo, integrato e multisettoriale per la resilienza urbana.

 

L’incontro polesano ha preso in esame un contesto territoriale fortemente connotato e con peculiarità precise, che fa anche i conti con subsidenza, rischio di innalzamento del mare e cuneo salino: di tutti questi aspetti i vari gruppi di lavoro hanno tenuto conto nel redigere le mappe che sono state poi condivise nel momento di dibattito e restituzione finale, in cui sono emerse altre variabili quali lo spopolamento, l’emergenza granchio blu, la presenza di specie animali invasive come le nutrie ma anche la necessità di regolare il corso dei dei fiumi, in un territorio che nell’acqua ha la sua principale fonte di ricchezza (maggior area umida d’Italia e riserva Mab Unesco).

“I laboratori urbani promossi da Iuav nell’ambito del progetto Miracle - cosi il professor Musco - sono lo strumento operativo per costruire soluzioni di gestione del rischio su città e territori in varie parti d’Italia lungo la costa adriatica e in quella tirrenica. Come università accompagnamo processi di innovazione nel governo del territorio”


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