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Centenario Gian Antonio Cibotto, una giornata in suo ricordo aspettando la prossima mostra dedicata

ROVIGO • “Gian Antonio Cibotto (1925 – 2017). Il gusto del racconto“ è la prossima mostra promossa dalla Fondazione Cariparo con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, a cura di Francesco Jori, da  una idea di Sergio Campagnolo. Rovigo, Palazzo Roncale / 5 dicembre 2025 – 28 gennaio 2026

L'8 maggio nella ricorrenza del Centenario della sua nascita, a Cibotto è stata dedicata una giornata di ricordo a Palazzo Roncale con l’intervento del curatore, il giornalista e scrittore Francesco Jori, e di Giancarlo Marinelli direttore di Arteven. Con un affollato Incontro Commemorativo, nell’occasione. il professor Gilberto Muraro, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, prima promotrice delle Celebrazioni dello scrittore e intellettuale polesano, ha annunciato la grande mostra che gli sarà dedicata in Palazzo Roncale, a partire dal 5 dicembre 2025 fino al 29 giugno 2026. “Antonio Cibotto (1925 – 2017). Il gusto del racconto”, questo il titolo dell’esposizione, è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, a cura di Francesco Jori. Da una idea di Sergio Campagnolo.

“La mostra su Cibotto sarà una fucina culturale”.

Al Roncale, un intero anno di iniziative, con la determinante collaborazione del territorio.

 

 

La mostra rodigina si propone di offrire ai visitatori un itinerario che rivisiterà il lungo percorso di Toni, a partire dagli esordi che lo videro, giovanissimo, impegnato da volontario nei soccorsi alle popolazioni colpite dalla devastante alluvione del Po del 1951: esperienza da cui poi sarebbe nato il suo primo capolavoro, “Cronache dell’alluvione”. Da lì una sequenza che lo vedrà impegnato nel giornalismo, nella critica letteraria e teatrale, nella ricca produzione libraria, nella promozione di eventi di rilievo nazionale come il Premio Campiello. Il tutto sullo sfondo della sua Rovigo (incluso il contesto familiare, di alto profilo nella città dell’epoca), cui lo legava un rapporto di amore-odio, e della sua casa in cui custodiva la mitica biblioteca di ben 37mila volumi, tra cui opere con dedica di firme prestigiose.

 

Ma la novità annunciata dal Presidente Muraro è anche un’altra, ed è di metodo.

Come già positivamente sperimentato in occasione della mostra ancora in corso su “Cristina Roccati. La donna che osò studiare fisica” (che è al Roncale sino al prossimo 29 giugno), la Fondazione conferma l’obiettivo di fare di questa propria sede non solo una sede espositiva ma una fucina di iniziative culturali organiche, di volta in volta incentrate sul tema della mostra temporanea. Prima, durante e dopo la mostra, con uno sviluppo temporale di un intero anno (nel caso di Cibotto, dall’8 maggio sino al 29 giugno del prossimo anno) prenderà vita un “progetto culturale organico, collegato alla mostra programmata, con l’obiettivo di coinvolgere pubblici più ampi”.

“Alla programmazione tematica sarà infatti chiamato nuovamente a partecipare il territorio, attraverso attività proposte da istituzioni e associazioni. Un esperimento, dall’esito felice, che abbiamo avviato con la mostra attualmente in corso”.

“Roncale conferma così – afferma il Presidente Muraro – la sua vocazione di sede di esposizioni ma anche di attività ad esse parallele che mirino a far conoscere e valorizzare esperienze, eccellenze e personaggi che hanno segnato la storia del Polesine.”  Facendo così di ogni mostra l’occasione per dar vita ad un laboratorio, ad una fucina di idee, a stimolanti momenti di confronto con le forze vive – associazioni e istituzioni – del territorio.


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